novembre
2002
-
EVENTI METEO STORICI -
L'alluvione
del Novembre 2002 in Brianza
a
cura di Luca Colzani - Oss. meteo di Perticato di Mariano Comense ( CO )
con
la collaborazione di Adriano Plati - Oss. meteo di Barzio ( LC )
In
caso non apparissero tutte, premere il tasto RELOAD o F5
Premessa:
i dati inseriti in questo articolo sono relativi alla stazione di Perticato di
Mariano Comense ( CO ), gestita da Luca Colzani, mentre i dati relativi alle
Prealpi sono stati gentilmente concessi da Adriano Plati, dell’osservatorio
meteo di Barzio ( LC ).
per ulteriori informazioni sull'alluvione a Barzio ed in Valsassina visita
il reportage di Adriano Plati: clicca qui !
L'evento
( il racconto di Luca Colzani ).
Il
mese di Novembre 2002 verrà ricordato negli annali della meteorologia
lombarda come il più piovoso della recente storia meteorologica.
Ogni sorta di record in quel mese
maledetto è stato battuto, dal quantitativo di pioggia totale al numero
di giorni consecutivi con precipitazioni.
Dopo
una prima decade del mese in cui cadono solamente 0,3 mm, a partire dalla sera
del giorno 12 il tempo si guasta in maniera decisa.
Una serie di perturbazioni
provenienti dal nord Africa scarica sulla nostra regione ( ed in
particolare sulla parte nord ), oltre che una buona dose di sabbia,
un quantitativo di pioggia che fino al giorno 23 ammonta a ben 227,8
mm a Perticato. Il quantitativo invece sulle Prealpi ( oss. meteo di
Barzio ) fino al giorno 23 supera già abbondantemente i 400 mm
attestandosi a ben 459,5 mm.
La
situazione dei fiumi e dei laghi è comunque sotto controllo anche
se in alcuni punti si iniziano ad avere i primi disagi.
In Val Sassina ,nella zona del Colle
di Balisio, si inizia a formare un grande lago che già nel mese di
Maggio 2002, in occasione di un'altra e pesante ondata di maltempo, aveva fatto
la sua comparsa.
Il
giorno 24 però, un nuovo sistema perturbato, molto più organizzato,
raggiunge la nostra regione ed in 24 ore cadono altri 56,2 mm di pioggia.
Sulle Prealpi a Barzio cadono 64,0 mm.
La Protezione Civile è in allerta,
le previsioni annunciano altre 48 ore con piogge pesanti, i fiumi
iniziano a destare qualche preoccupazione.
Il giorno successivo cadono ben 73.3
mm a Perticato, con un’intensità che in alcuni momenti raggiunge i 30
mm/h. Queste intensità durante un temporale sono più che normali, ma non
lo sono certo per una perturbazione di fine novembre.
L’osservatorio di Barzio invece
rileva una quantità di pioggia pari a 99,0 mm.
La temperatura è alta, le massime
superano i 10°C, il limite della neve conseguentemente supera i
2000 metri contribuendo all’ingrossamento dei fiumi e dei torrenti.
Alla
sera, mi reco al ponte di Agliate ( MI ), da sempre il mio punto di
osservazione delle piene del Lambro, il fiume che, scorrendo da nord a
sud, divide in due la Brianza.
I Vigili del Fuoco sono gia
presenti sul posto ma il ponte è ancora transitabile.
Piove a dirotto, è prevista una piena
per le prime ore del giorno successivo, tutte le case a ridosso del fiume
vengono evacuate, le porte e le finestre vengono “blindate” con muri
improvvisati, si cerca di salvare il salvabile.
Nella notte tra il 25 e il 26 Novembre
si susseguono rovesci fortissimi, piove costantemente a 10 mm/h, il
pluviometro indica 75,4 mm a Perticato mentre sulle Prealpi questi
quantitativi raddoppiano, lassù
si sfonda il muro dei 130 mm. In 24 ore cadono altri 138,5 mm.
La
mattina del 26 mi armo di macchina fotografica e giacca a vento impermeabile.
Mi reco immediatamente ancora ad Agliate
adesso raggiungibile solo a piedi.
I ponti sul Lambro vengono chiusi,
il fiume è nella sua massima piena, tutte le case ai suoi
lati sono completamente inondate.
La parte bassa del paese è sommersa,
in vita mia non avevo mai assistito ad un evento del genere.
Preso dalla voglia di fotografare e
testimoniare quello che stava succedendo mi reco alle Fornaci di Briosco ( MI
), sotto un rovescio con intensità stimo sui 60 mm/h.
In questa località mentre il Lambro
si limita ad inondare i campi e i boschi adiacenti alle case, si ha l’inondazione
del Torrente Bevera.
Anche qui stesso scenario, intere
famiglie evacuate, cantine e primi piani delle abitazioni
completamente allagati. Con il passare delle ore fortunatamente i rovesci
diminuiscono di intensità e ad ovest si intravedono delle provvidenziali schiarite.
Il livello del Lambro inizia a calare
di un paio di centimetri all’ora: il peggio è passato.
Nella notte a cavallo tra il 26 e
il 27 cadono ancora 16,3 mm ( 26,5 mm a Barzio ), ma la mattina del 27
finalmente un timido sole fa capolino tra le nubi.
Restano
ora i danni e le ferite aperte da questa tremenda alluvione.
La Brianza, nelle zone adiacenti i
fiumi e i laghi è messa in ginocchio.
Il 27 compio un giro panoramico delle zone
colpite.
Mi reco innanzitutto ad Agliate
dove il fiume è rientrato già negli argini e gli abitanti stanno già ripulendo
le loro case e le vie del paese.
Mi trasferisco poi più a nord. Visito
l’abitato di Baggero, frazione di Merone dove il Lambro ha esondato
nei pressi di un albergo e di alcune cascine.
Più a nord, il Lambro ha allagato
alcuni stabilimenti e alcune tessiture. Tra me e me penso che questa è la
vendetta del fiume contro chi lo inquina scaricando abusivamente materiali
tossici e nocivi ( il Lambro è infatti tristemente noto come uno dei fiumi più
inquinati d’Italia ). Mi sposto ancora più
a nord e precisamente a Pusiano. Qui il Lago di Pusiano ha allagato
incredibilmente tutta la parte bassa del paese. La chiesa, alcuni
ristoranti, gelaterie, negozi di ogni genere, tutti sotto un metro e mezzo di
acqua !
Addirittura in paese si gira con la
barca, alcune famiglie cercano di salvare il salvabile trasportando i
materiali sulle barche, scene davvero inusuali e comunque molto significative.
A
testimoniare tutto quello che ho visto e ho raccontato sono presenti in questo
reportage alcune foto scattate il 25 il 26 e il 27 Novembre:
foto 1 - 26 Novembre 2002: l'esondazione del
fiume Lambro ad Agliate, frazione di Carate Brianza ( MI )
foto 2 - sempre il Lambro, ad Agliate
foto 3 - le immagini si commentano da sole...
foto 4 - continua a piovere intensamente...
foto 5 - 27 Novembre 2002: l'esondazione del
Lambro nella frazione Fornaci di Briosco ( MI )
foto 6 - i campi allagati nella frazione Fornaci
di Briosco ( MI )
foto 7 - notate l'altezza dell'acqua...
foto 8 - paesaggio davvero irreale...
foto 9 - cascina di Baggero, frazione di Merone (
CO ), allagata sempre dal fiume Lambro
foto 10 - sempre a Baggero, il ristorante
"Corazziere" completamente allagato
foto 11 - il lago di Pusiano esondato a Pusiano (
CO ). Sulla destra, una tipica imbarcazione Lariana, la "Lucia"...
foto 12 - sempre Pusiano ( CO )
foto 13 - paesaggio intorno Pusiano
foto 14 - per Pusiano si tratta di un'esondazione
da record
foto 15 - una chiesa
foto 16 - piazzetta
foto 17 - il Lambro esonda a Merone ( CO )
foto 18 - Il Lambro, sempre a Merone ( CO )
La
gente si chiede:dobbiamo aspettarci altre alluvioni di questo tipo?
Una
cosa è certa, il nostro clima si sta estremizzando sempre di più, si alternano
lunghi periodi di siccità a lunghi periodi con tempo perturbato e quindi
secondo mio modesto parere ci dovremo sempre più abituare a questo tipo di
eventi catastrofici.
Luca Colzani.
A
cura di Luca Colzani - Centro Meteo Lombardo -
Osservatorio meteo di Perticato di Mariano Comese ( CO )
Impaginazione
a cura di Simone Rossetto
Copyright
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