21 maggio 1993
- EVENTI METEO STORICI -
La straordinaria grandinata del 21/5/93 a Melzo
a cura di Luca Boscani - Oss. meteo di Caleppio di Settala ( MI )
In caso non apparissero tutte, premere il tasto RELOAD o F5
Introduzione.
Viene ora pubblicato uno splendido racconto del nostro collaboratore Luca Boscani ( Oss. meteo Caleppio di Settala - MI ), che, attraverso anche immagini dell'epoca ( scattate da lui stesso ) e ricostruzioni grafiche tramite mappe e satellite, ripercorre in maniera dettagliata e passionale la straordinaria grandinata che colpì Melzo, ad est di Milano, il 21 Maggio del 1993. Un racconto davvero pieno di emozioni e ricordi e che vi farà rivivere quel lontano giorno di tanti anni fa.
Il racconto.
"
Era una mattina qualunque di primavera inoltrata. Ancora studente universitario
( ma quasi alla fine! ), mi ero appartato nella mia stanza-pensatoio per
apprestarmi a rivisitare i libri del prossimo esame. C’era il sole, che
filtrava dalle persiane e si proiettava sul muro bianco e un pò sporco. Grande
risalto alla polvere del mio amato piccolo studio !
Sono sempre stato un po’
paranoico ( ma chi non lo è stato qualche volta? ) negli studi: rigorosamente
in piedi per ore girando da un muro all’altro con le mie scartoffie in mano a
ripetere ( ai muri ) quanto appena letto, cercando quella chimera di nome
SINTESI… e di ricordare, quanto possibile! Nella mia paranoia ho sempre voluto
la radio accesa a volume impercettibile, appoggiata a caso anche da dove poteva
cadere ( e lo ha fatto, a volte, poveretta! ). Quella sembianza d’ombra di
musica mi ha sempre aiutato a prendere la giusta “cadenza” durante la
memorizzazione dei testi. Ma, da buon appassionato meteo, allora sprovvisto
delle moderne utility multimediali e affidato alle trasmissioni televisive, ho
sempre posizionato per prima cosa la banda radio su MW a fondo scala per sentire
le ( eventuali ) interferenze di qualche temporale nascosto dalla luce del
giorno. E immaginate il mio stupore nel sentire, proprio quando stavo
abbandonando il pensiero, quel concerto di fischi, quel gracchiare continuo e
cadenzato… corri fuori e guardati in giro… sereno. Sereno, ma da dove
arrivano quelle interferenze, allora? No, non è possibile… là, verso sud,
oltre il capannone si vede qualcosa… un cielo strano, limpido e blu come si
vede spesso sulla costa, a due passi dal mare. Appena il tempo di percepire
quella lieve anomalia che, da quell’angolo di cielo sbucano nubi veloci, di
tipo cumuliforme, da sud a nord in una corsa veloce.
Due ore dopo il cielo a
sud è davvero minaccioso, le interferenze continuano intense mentre il vento
non spira mai con la decisione propria di certi temporali a forte elettricità.
Alle 10 circa piove con elevata attività elettrica ma il temporale sembra
proseguire sui binari di una certa normalità, non fosse stata l’intensa
attività elettrica percepita via radio qualche ora prima e ancora in atto.
Ecco “il futuro che non
c’era”, che avrei voluto avere ma che spesso toglie l’emozione
dell’imprevisto: una saccatura in quota “spingeva” da NW:
La corrispondenza alla quota di 850hpa è evidente:
Ecco le immagini sat (
ahimé non chiarissime ma è stato il meglio che potessi reperire in rete ), con
in evidenza le grosse celle pedemontane al N dovute alla “tracimazione”
padana di aria fredda ( alle 13 UTC, a temporale finito ):
E qualche ora dopo la
“lingua” perturbata al NE:
La fortuna volle che mi
trovassi letteralmente in mano la macchina fotografica ben carica di rullino, ed
ecco le immagini, direi entusiasmanti del progredire della grandinata che
avvenne a più riprese, come se si dovesse “ricaricare” ogni tanto.
L’esordio…
Notare la grandezza dei chicchi, che cresceva sempre più. Il rumore cominciava a farsi molto forte:
Impressionante il culmine
quando i chicchi venivano letteralmente “scagliati” al suolo:
La strada s’imbianca come
sotto una fitta nevicata. Tutto si ferma, cristallizzato. Solo il rumore
assordante dei chicchi.
Notare il “tracciato”
dei chicchi sullo sfondo del palazzo… vi assicuro che erano davvero grossi !
Dopo circa venti minuti d’inferno ( o di paradiso? ) al suolo si presenta questo spettacolo ( qualche chicco cade ancora ):
I tetti sono bianchi e lo
rimarranno a lungo, anche perché la temperatura è crollata:
Povere piante!
E povero pluviometro, da
allora inutilizzabile ( rotto in più punti dalla violenza della grandine ):
Ricordo che in centro da
qualche parte passò una specie di spazzaneve, e che il rumore delle auto era
quello tanto amato della ruota su neve…
ed infine, ecco il mostro
allontanarsi a NE, con il suo carico di pioggia e grandine. Molte auto ebbero i
vetri rotti e la grandine si conservò nelle zone d’ombra fino a tarda sera.
Dissero che nella zona un
simile fenomeno non si verifica che ogni 30 anni. Nei paesi limitrofi, dove non
arrivò la grandine, si ebbero violenti groppi di vento.
Irreale la sera… qualche mucchietto bianco ancora accanto ai muri e una sensazione di freddo… l’inverno aveva fatto una piccola visita alla primavera? "
Luca Boscani.
A
cura di Luca Boscani - Centro Meteo Lombardo -
Osservatorio meteo di Caleppio di Settala ( MI )
Impaginazione a cura di Simone Rossetto
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