Maggio 2006 è caratterizzato da scarse prp con distribuzione molto irregolare sull’intero territorio lombardo. I fenomeni assumono caratteristiche temporalesche tipiche del periodo estivo. Esse si generano in un flusso perturbato con correnti mediamente da Ovest, se non da NW, e sebbene gli eventi precipitativi siano numerosi, si rivelano poco generosi in fatto di pioggia. L’unica eccezione è costituita dal Bresciano, che grazie a forti temporali registra accumuli localmente discreti. Nessuna traccia di sistemi perturbati collegati a profonde saccature in avanzamento dall’Iberia e dal Mare di Alboran e caratterizzate da un intenso flusso S-Occidentale. ** 1ª Decade** Presenza di un HP sull’Europa Orientale, che argina a lungo i deboli tentativi della LP iberica di influenzare più direttamente il N-Italia. Ne consegue il passaggio di modeste linee frontali con precipitazioni sparse anche temporalesche su rilievi ed alta pianura. Anche la Bassa Padana non resta a guardare, ma gli accumuli sono irrisori. Sul finire della decade trasferimento dell’HP sulla Scandinavia ed arrivo di un’onda ciclonica più attiva. Questa raggiunge, però, la Lombardia con caratteristiche di goccia fredda e malgrado investa l’intera regione gli effetti principali hanno luogo sulla Lombardia Est: 65mm di pioggia (g.9) a Bedizzole – (BS). **2ª Decade** Si apre all’insegna di un’instabilità residua, legata al transito della goccia fredda, mentre l’HP non consolida il suo influsso. Fino al g.14 si assiste, quindi, al passaggio di nuove linee temporalesche, ma con fenomeni ‘a macchia di leopardo’ tanto che alla fine gli accumuli sono quasi ovunque deficitari. Dal g.15 affermazione dell’HP sub-tropicale sull’Italia con prp assenti. Esse si riaffacciano solo a fine della decade in forma di rovesci lungo il settore montano e pedemontano per un lieve cedimento della struttura anticiclonica. **3ª Decade** Si apre con un ulteriore indebolimento dell’HP ed il passaggio di una debole onda perturbata. I fenomeni si concentrano lungo le Prealpi ed all’Est. Questa fase con instabilità crescente culmina il g.24 con un forte temporale nell’area di Brescia (BS Castello 35mm). In seguito intervallo anticiclonico. E’ la volta dell’HP atlantico che si allunga fino al N-Italia, portando la prima calura estiva. L’anticiclone, poi, si protende verso Scozia ed Islanda, aprendo la strada alla discesa di un fronte freddo verso la regione Padano-alpina. Il suo arrivo è contrassegnato da TS grandinigeni (g.29) con chicchi grossi come noci (diametro 3-4cm) in area metropolitana ed in Brianza. L’irruzione fredda prosegue anche negli ultimi due giorni del mese con föhn su Lombardia Ovest (Garbagnate Mil. – Max Raf a 77km/h) ed instabilità su Lombardia Est: piogge o rovesci ad Est della linea dell’Adda. Da segnalare le prp nevose su rilievi orobici e bresciani, giunte inusualmente fino a 1000-1200m ed in modo molto effimero a quote inferiori durante gli scrosci più intensi. ** Le serie storiche relative alle precipitazioni di Maggio in tre stazioni lombarde: 1) La stazione di Varese-CGP ha fatto registrare un accumulo mensile di pioggia pari a 58,9mm contro una media sull’intera serie storica (1965-2006) di 177,6mm (bilancio -118,7mm à 33% della prp media mensile). Le precipitazioni mensili mostrano una tendenza alla diminuzione. Statisticamente si evidenzia una riduzione pari a –2,5mm ogni 10 anni. Questa tendenza non è per nulla significativa ed, infatti, come evidenziato dalla media mobile su base 5 -- linea nera in grassetto -- la piovosità denota un andamento sinusoidale attorno ai valori medi attuali. Dal tracciato si intravede una periodicità delle precipitazioni all’incirca ventennale con due minimi negli anni 70 e 90 e due massimi negli anni 80 ed inaspettatamente anche dal 2000. Se analizziamo la serie storica dei valori in base ad una loro distribuzione logaritmica, riscontriamo che solo due dati possiedono un tempo di ritorno ragguardevole: Il Maggio più piovoso 520,4mm nel 2002 à tempo di ritorno 600 anni Il 2°Maggio più piovoso 407,0mm nel 1984 à tempo di ritorno 200 anni Ricordiamo che la piovosità delle annate, in cui si sono accumulati più di 300mm, risulta avere un tempo di ritorno dell’ordine di 70-75anni. 2) La stazione di Milano-S.Leonardo ha fatto registrare un accumulo mensile di pioggia pari a 48,0mm contro una media sull’intera serie storica (1979-2006) di 113,8mm (bilancio -65,8mm à 42% della prp media mensile). Le prp mensili mostrano una tendenza alla riduzione. Statisticamente si evidenzia un calo di –16,9mm ogni 10 anni. Questa tendenza, come per Varese, non è in alcun modo significativa dal punto di vista statistico. Ciò è evidenziato molto chiaramente dalla media mobile su base 5 -- linea nera in grassetto -- che presenta un andamento del tutto speculare rispetto alla stazione prealpina con una piovosità che oscilla attorno ai valori medi attuali. Anche per Milano si intravede una periodicità all’incirca ventennale con un minimo durante gli anni 90 e due massimi, rispettivamente negli anni 80 e 2000. Se analizziamo la serie storica dei valori in base ad una loro distribuzione logaritmica, riscontriamo che solo i valori di picco hanno una buona significatività dal punto di vista del tempo di ritorno. Il Maggio più piovoso 300,1mm nel 2002 à tempo di ritorno 200 anni Il 2°Maggio più piovoso 284,4mm nel 1984 à tempo di ritorno 150 anni La piovosità del Maggio 1985 con oltre 200mm ha un tempo di ritorno di soli 40anni. 3) La stazione di Spessa (PV) ha fatto registrare un accumulo mensile pari a 9,4mm contro una media sull’intera serie storica (1987-2006) di 60,0mm (bilancio -50,6mm = 16% della prp media mensile). Segnaliamo subito che il mese di Maggio del 2006 per Spessa risulta essere il meno piovoso di tutta la serie storica. Le prp mensili mostrano una tendenza alla riduzione. Statisticamente si evidenzia una diminuzione pari a –16,1mm ogni 10 anni. A Spessa il trend all’insegna della riduzione delle prp è almeno in parte significativo. Infatti, la media mobile su base 5 -- linea nera in grassetto -- si colloca da almeno 7-8 anni attorno o leggermente al di sotto del valore medio, contrariamente alla situazione della fase più umida di fine anni 80 ed inizio anni 90. Anche per Spessa è possibile riscontrare una periodicità nell’andamento delle precipitazioni, che sulla base della serie storica disponibile ipotizziamo all’incirca decennale. Se analizziamo la serie storica dei valori in base ad una loro distribuzione logaritmica, riscontriamo che solo il valore di picco ha una buona significatività dal punto di vista del tempo di ritorno. Il Maggio più piovoso 176,0mm nel 1995 à tempo di ritorno 110 anni mentre il 2°Maggio più piovoso 118,0mm nel 1988 posside un tempo di ritorno nell’ordine dei 30anni. Un rapido sguardo all'intero periodo primaverile:
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