Giugno 2006 è caratterizzato da scarse precipitazioni con distribuzione molto irregolare sull’intero territorio lombardo. La fascia alpina e prealpina è stata bagnata anche da temporali di calore, generati da locali infiltrazioni di aria fresca dai quadranti settentrionali e ciò ha contribuito a ridurre il deficit idrico mensile molto pesante su gran parte della regione. ** 1ª Decade** La presenza di un HP sul N-Europa lascia aperta la porta alla discesa di impulsi freschi dal Baltico e dalla Mittel-Europa verso la regione Padano-alpina e l’Adriatico. Ne consegue il transito di deboli linee d’instabilità sulla regione lombarda -- con fenomeni che colpiscono a macchia di leopardo. Rovesci o brevi temporali fanno la loro comparsa qua e là quasi a cadenza quotidiana, mentre gli episodi temporaleschi principali (accompagnati da grandine) si registrano durante la serata del g.5 su Bresciano e Mantovano (40mm nell’area urbana di Brescia ed oltre 20mm a Mantova) e nella serata del g.6 su Milanese, Pavese e di nuovo sul Bresciano (25mm a Corsico-MI, 18mm a Voghera-PV e Brescia). **2ª Decade** L’HP si afferma progressivamente sulla regione alpina, mentre si spegne l’instabilità residua, legata allo scorrimento fresco da NE. La decade trascorre poi con condizioni decisamente secche grazie al dominio dell’anticiclone africano. Le uniche precipitazioni hanno carattere molto locale e si generano soprattutto a causa dello spostamento dell’asse del promontorio dell’HP sub-tropicale ad Est dell’Italia con progressiva umidificazione sul Mediterraneo del flusso di correnti S-Occidentali, risalenti verso la regione alpina. **3ª Decade** La decade è ancora caratterizzata dal dominio dell’HP sub-tropicale che, però, presenta due in due fasi un lieve cedimento sulla regione Padano-alpina. Qualche temporale di calore scoppia lungo il settore montano (Orobie, Valtellina, Alto Bresciano) nei gg.22-23 con il passaggio della parte caudale dei sistemi nuvolosi oceanici su Svizzera ed Austria. Un prima onda ciclonica attenuata sopraggiunge nella serata del g.24 e mantiene instabilità anche nella giornata successiva. I fenomeni coinvolgono tutta la regione, ma le prp più abbondanti si hanno a Bellizona-(CH) 30mm, in Lomellina/Alessandrino (15-30mm tra Ottobiano, Pieve del Cairo e Pontecurone) ed il g.25 su Valtellina e fascia prealpina con 10-20mm. Il ritorno dell’HP non riesce ad impedire nuovi forti scrosci temporaleschi nei gg. 26-28 dapprima solo su Ticino e Alto Varesotto (nubifragio con grandine nel Luganese à picco di 71mm a Massagno) e successivamente lungo tutta la fascia montana e pedemontana. Col g.29 sopraggiunge il secondo cavo d’onda con nuovi episodi temporaleschi diffusi più intensi su Bresciano e Lombardia Est a causa dell’ingresso mattutino del nucleo freddo in quota. ** Le serie storiche relative alle precipitazioni di Giugno in tre stazioni lombarde: 1) La stazione di Varese-CGP ha fatto registrare un accumulo mensile di pioggia pari a 12,3mm contro una media sull’intera serie storica (1965-2006) di 141,5mm (bilancio -129,2mm à 9% della prp media mensile). Segnaliamo subito che il mese di Giugno del 2006 per Varese risulta essere il più secco di tutta la serie storica. Le precipitazioni mensili mostrano una tendenza alla diminuzione. Statisticamente si evidenzia una riduzione pari a -4,4mm ogni 10 anni. Questa tendenza è solo in parte significativa ed, infatti, come evidenziato dalla media mobile su base 5 -- linea nera in grassetto -- la piovosità denota un andamento oscillante attorno al valore medio mensile. Da rimarcare, però, la forte riduzione delle precipitazioni in Giugno a partire dall’anno 2000 con nessun valore sopra media. Tale periodo comprende altresì i due picchi minimi di precipitazione per Giugno: il 2006 ed il 2004. Dal tracciato si scorge una periodicità delle precipitazioni all’incirca undecennale molto probabilmente ricollegabile alle variazioni dell’attività solare. Se analizziamo la serie storica in base ad una distribuzione logaritmica dei valori, riscontriamo che solo due dati possiedono un tempo di ritorno ragguardevole: Il Giugno più piovoso 343,4mm nel 1992 à tempo di ritorno 200-250 anni Il 2°Giugno più piovoso 304,6mm nel 1997 à tempo di ritorno 150 anni Ricordiamo che la piovosità delle annate, in cui si sono accumulati 250-300mm, risulta avere un tempo di ritorno tra 75-125anni. 2) La stazione di Milano-S.Leonardo ha fatto registrare un accumulo mensile di pioggia pari a 32,3mm contro una media sull’intera serie storica (1979-2006) di 74,2mm (bilancio –41,9mm à 43% della prp media mensile). Le precipitazioni mensili mostrano una lieve tendenza alla riduzione. Statisticamente si evidenzia un calo di -2,9mm ogni 10 anni. Questa tendenza, come per Varese, non è in alcun modo significativa dal punto di vista statistico. Ciò è evidenziato molto chiaramente dalla media mobile su base 5 -- linea nera in grassetto -- che presenta un andamento irregolare attorno ai valori medi con un picco alla fine degli anni 90, generato dalla forte piovisità del 1997. Anche per Milano si intravede una periodicità all’incirca undecennale, benchè tale riscontro diventi più labile in questo inizio del XXI secolo. Se analizziamo la serie storica in base ad una distribuzione logaritmica dei valori, riscontriamo che solo due dati hanno una buona significatività dal punto di vista del tempo di ritorno. Il Giugno più piovoso 230,8mm nel 1997 à tempo di ritorno 325-350 anni Il 2°Giugno più piovoso 162,2mm nel 1988 à tempo di ritorno 75 anni La piovosità del Maggio 1996 con oltre 130mm ha un tempo di ritorno di soli 40anni. 3) La stazione di Spessa (PV) ha fatto registrare un accumulo mensile pari a 8,4mm contro una media sull’intera serie storica (1987-2006) di 52,0mm (bilancio -43,6mm = 16% della prp media mensile). Segnaliamo subito che il mese di Maggio del 2006 per Spessa risulta essere il più secco di tutta la serie storica. Le precipitazioni mensili mostrano una netta tendenza alla riduzione. Statisticamente si evidenzia una diminuzione pari a -25,2mm ogni 10 anni. A Spessa il trend all’insegna della riduzione delle precipitazioni è in parte significativo. Infatti, la media mobile su base 5 -- linea nera in grassetto -- si colloca da almeno 5 anni ben al di sotto del valore medio e dal 1999 non si è più registrata alcuna annata con precipitazioni superiori alla media mensile. Per Spessa non è possibile riscontrare una periodicità nell’andamento delle precipitazioni. Come per Milano si denota un picco alla fine degli anni 90, generato dalla forte piovosità del 1997. Se analizziamo la serie storica in base ad una distribuzione logaritmica dei valori, riscontriamo che solo un dato ha una buona significatività dal punto di vista del tempo di ritorno. Il Giugno più piovoso 184,5mm nel 1997 à tempo di ritorno 250 anni mentre il 2°Giugno più piovoso 103,0mm nel 1988 posside un tempo di ritorno nell’ordine dei 30anni.
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