*** LE TEMPERATURE ***
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** Carta delle isoterme dei valori MINIMI di temperatura per il mese di MAGGIO 2008
su elaborazione B.Grillini - Fonte rete meteorologica regionale CML
Breve Commento: Il campo termico dei valori minimi risulta più elevato rispetto alla situazione climatica media mensile. La carta climatica di Maggio mette il persistere dell’effetto isola di calore nell’area urbana di Milano, a cui appartiene la zona con temperature minime più elevate: valori oltre 15°C. Abbiamo poi una vasta area di pianura suddivisa grosso modo in tre settori con valori decisamente miti (tra 14-15°C), corrispondenti all’hinterland milanese, alla pianura centrale con ai vertici le città di Brescia-Treviglio-Codogno ed al settore Gardesano-veneto. Le aree lacustri in questa fase si distinguono per valori più caldi rispetto alla vallate circostanti, ma si differenziano nettamente dai grandi centri urbani della pianura.
I territori rurali come sempre presentano come sempre le medie termiche più basse. Tra le zone più rigide spiccano le valli del Varesotto (Valganna-Valmarchirolo) e la media Valle del Fiume Ticino con valori medi inferiori a 10°C. Minime piuttosto fresche sono appannaggio di tutte le valli alpine e prealpine dal Ticino (CH) al Lago di Garda e della fascia collinare appenninica dall’Alessandrino all’Emilia orientale.
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** Carta delle isoterme dei valori MASSIMI di temperatura per il mese di MAGGIO 2008
su elaborazione B.Grillini - Fonte rete meteorologica regionale CML
Breve Commento: Il campo termico dei valori massimi risulta lievemente più fresco rispetto alla media climatica del mese di Maggio. La distribuzione delle temperature ci rivela un netto incremento delle differenze termiche tra le varie aree climatiche della Lombardia, determinato dalle notevoli differenze di copertura nuvolosa e di accumuli pluviometrici tra l’Est e l’Ovest della regione.
Valori piuttosto caldi (24-26°C) sono appannaggio della media e bassa pianura orientale con un core che nella pianura bresciana. L’area con valori elevati si estende poi in modo piuttosto sinuoso verso la pedemontana del Bresciano, l’Emilia ed il resto della pianura lombarda. L’area metropolitana milanese anche in questo mese non risulta essere la zona più calda della Lombardia.
Nella fascia alpina e prealpina si trovano le aree più fresche in particolare in Valle Maggia, nelle aree lacustri e collinari insubriche, in Valle Seriana e Brembana e per il Bresciano in Valsabbia. Le zone più fresche in assoluto (valori inferiori a 20°C) coinvolgono il Luganese, le valli del Varesotto e la Valle Maggia con massime inferiori a 20°C.
Le serie storiche relative all’andamento termico di MAGGIO in 6 località lombarde:
* Olmo al Brembo (BG) *
La stazione ha registrato una temperatura media mensile di 15,16°C contro una media sull’intera serie storica (1977-2008) di 13,32°C ( scarto +1,84°C)
La retta di regressione evidenzia una pendenza pari a +1,73°C ogni 10 anni e, quindi, un marcato trend crescente della temperatura. Tale tendenza è significativa, come evidenziato dal tracciato della media mobile -- linea nera in grassetto. Infatti, la temperatura media mostra un netto punto di rottura all’inizio degli anni 1990.
Se analizziamo la serie storica in base ad una distribuzione normale (gaussiana) dei valori, riscontriamo i seguenti tempi di ritorno:
- il Maggio più freddo 8,94°C nel 1984 >>> tempo di ritorno 40 anni (non confermabile per esiguità della serie storica)
- il 2°Maggio più freddo 9,56°C nel 1991 >>> tempo di ritorno 22 anni
- il Maggio più mite 16,97°C nel 2000 >>> tempo di ritorno 20 anni
- il 2°Maggio più mite 16,90°C nel 2003 >>> tempo di ritorno 18 anni
* Varese-CGP *
La stazione ha registrato una temperatura media mensile di 17,4°C
contro una media sull’intera serie storica (1967-2008) di 16,38°C ( scarto +1,02°C )
Statisticamente si evidenzia un marcato trend all’aumento della temperatura con pendenza della retta di regressione pari a +0,78°C ogni 10 anni. Tale trend è significativo, come evidenziato dalla media mobile -- linea nera in grassetto. Infatti, si denota un punto di rottura nella serie alla fine degli anni 1980.
Se analizziamo la serie storica in base ad una distribuzione normale (gaussiana) dei valori, riscontriamo i seguenti tempi di ritorno:
- il Maggio più freddo 11,3°C nel 1984 >>> tempo di ritorno 450 anni (non confermabile per esiguità della serie storica)
- il Maggio più mite 19,8°C nel 2003 >>> tempo di ritorno 36 anni
- il 2°Maggio più freddo 13,5°C nel 1978 e 1980 >>> tempo di ritorno 19 anni
- il 2°Maggio più mite 19,2°C nel 1986 >>> tempo di ritorno 17 anni
** Su gentile concessione del Prof. Salvatore Furia - Centro Geofisico Prealpino di Varese
* Milano-S.Leonardo *
La stazione ha registrato una temperatura media mensile di 18,43°C contro un valore medio sull’intera serie storica (1984-2008) di 18,20°C (scarto +0,23°C)
La retta di regressione evidenzia un forte trend crescente della temperatura pari a +1,14°C ogni 10 anni. Tale trend, come evidenziato dalla media mobile -- linea nera in grassetto -- non è significativo. Infatti la temperatura oscilla attorno ai valori medi pluriennali ed il trend è fortemente influenzato dal Maggio 1984. E’ possibile ipotizzare l’esistenza di un punto di rottura all’inizio degli anni 1990, ma la sua presenza è incerta a causa della prossimità di tale punto all’anno d'origine della serie storica.
Se analizziamo la serie storica in base ad una distribuzione normale (gaussiana) dei valori, riscontriamo i seguenti tempi di ritorno:
- il Maggio più freddo 12,40°C nel 1984 >>> tempo di ritorno 1410 anni (non confermabili per esiguità della serie storica)
- il 2°Maggio più freddo 14,92°C nel 1991 >>> tempo di ritorno 32 anni
- il Maggio più mite 20,44°C nel 2000 >>> tempo di ritorno 10 anni
- il 2°Maggio più mite 20,33°C nel 2003 >>> tempo di ritorno 9 anni
* Spessa (PV) *
La stazione ha registrato una temperatura media mensile di 17,94°C contro un valore medio sull’intera serie storica (1986-2008) di 18,42°C ( scarto -0,48°C)
La retta di regressione evidenzia un moderato trend crescente della temperatura pari a +0,33°C ogni 10 anni. Tale trend non è significativo, come evidenziato dalla media mobile -- linea nera in grassetto. Essa mostra, infatti, una costante oscillazione della temperatura attorno ai valori medi pluriennali.
Se analizziamo la serie storica in base ad una distribuzione normale (gaussiana) dei valori, riscontriamo i seguenti tempi di ritorno:
- il Maggio più freddo 11,00°C nel 1991 >>> tempo di ritorno 117 anni (non confermabile per esiguità della serie storica)
- il 2°Maggio più freddo 11,35°C nel 1987 >>> tempo di ritorno 45 anni
- il Maggio più mite 20,31°C nel 1992 >>> tempo di ritorno 14 anni
- il 2°Maggio più mite 20,03°C nel 2003 >>> tempo di ritorno 9 anni
* Ghedi (BS) *
La stazione ha registrato una temperatura media mensile di 18,53°C contro un valore medio sull’intera serie storica (1952-2008) di 17,17°C (scarto +1,36°C)
Statisticamente si evidenzia un moderato trend crescente nell’andamento della temperatura con pendenza della retta di regressione pari a +0,39°C ogni 10 anni. Tale tendenza, come evidenziato dalla media mobile -- linea nera in grassetto, è significativa, presentando la serie storica un netto punto di rottura a metà degli anni 1980.
Se analizziamo la serie storica in base ad una distribuzione normale (gaussiana) dei valori, riscontriamo i seguenti tempi di ritorno:
- il Maggio più freddo 13,73°C nel 1984 >>> tempo di ritorno 78 anni
- il 2°Maggio più freddo 14,30°C nel 1957 >>> tempo di ritorno 32 anni
- il Maggio più mite 19,97°C nel 2000 e 2003 >>> tempo di ritorno 29 anni
- il 2°Maggio più mite 19,83°C nel 2007 >>> tempo di ritorno 24 anni
** Grazie alla preziosa collaborazione di S.Masneri - Fonte Aeronautica Militare
* Brescia-Ronchi *
La stazione ha registrato una temperatura media mensile di 16,79°C contro un valore medio sull’intera serie storica (1979-2008) di 16,17°C (scarto +0,62°C)
Statisticamente si evidenzia un moderato trend crescente nell’andamento della temperatura con pendenza della retta di regressione pari a +0,87°C ogni 10 anni. Tale tendenza, come evidenziato dalla media mobile -- linea nera in grassetto, è significativa, presentando la serie storica un punto di rottura alla metà degli anni 1990.
Se analizziamo la serie storica in base ad una distribuzione normale (gaussiana) dei valori, riscontriamo i seguenti tempi di ritorno:
- il Maggio più freddo 16,73°C nel 1991 >>> tempo di ritorno 113 anni (non confermabile per esiguità della serie storica)
- il 2°Maggio più freddo 14,30°C nel 1984 >>> tempo di ritorno 63 anni
- il Maggio più mite 19,23°C nel 2003 >>> tempo di ritorno 22 anni
- il 2°Maggio più mite 18,58°C nel 2001 >>> tempo di ritorno 11 anni
** Grazie alla preziosa collaborazione di F.Cavalli - Fonte Oss. meteo di Brescia Ronchi
*** LE PRECIPITAZIONI ***
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** Carta delle ISOIETE per il mese di MAGGIO 2008
su elaborazione B.Grillini - Fonte rete meteorologica regionale CML
Breve commento: La carta delle isoiete regionali presenta una distribuzione con un deciso surplus di precipitazioni rispetto alle condizioni medie del mese di Maggio, ad eccezione della pianura orientale. Si nota una certa corrispondenza tra il campo delle temperature massime e quello delle precipitazioni, cioè le aree più calde risultano nel contempo anche le meno piovose.
La parte del Leone per le precipitazioni la fanno come sempre le Prealpi. Il massimo principale nell’area prealpina si trova in corrispondenza del flusso guida (level guide) dei sistemi nuvolosi in risalita dal Mar Ligure. Tale flusso umido valica l’Appennino in corrisponda della Valle Scrivia, creando così un massimo precipitativo che si estende dall’Ovest Milanese fino alla Val Verzasca da un lato ed alla Vale Brembana dall’altro. Il suo core abbraccia l’area montana e pedemontana del Varesotto e del Sottoceneri con punte tra 350-450mm mensili.
Le aree di minimo delle precipitazioni interessano la Bassa Padana dall’Alessandrino fino alla pianura Veneta con un core tra le Province di Mantova e Verona. In tale zona gli scarsi accumuli registrati sono, quindi, diretta conseguenza di una modesta incidenza dei fenomeni di stau e di un netto predominio in tali aree delle precipitazioni di natura convettiva. Di grande rilevanza l’area con precipitazioni ridotte che attraverso l’incisione della Valle Camonica risale fino all’Alta Valtellina. E’ da indagare una possibile correlazione tra le grandi centrale elettriche lungo il corso del Po ed i maggiori accumuli pluviometrici dell’estrema punta orientale del Mantovano.
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** Carta delle ISOIETE dei massimi giornalieri di precipitazione per il mese di MAGGIO 2008
su elaborazione B.Grillini - Fonte rete meteorologica regionale CML
Breve commento: La carta regionale delle isoiete dei massimi giornalieri di precipitazione ricalcano in larga misura la precedente, ma si nota che i massimi sono ora nel bergamasco e tra l'Alto Varesotto ed il Luganese, a testimonianza di episodi più intensi specie nel Bergamasco, dove l'area in questione ha vissuto allagamenti e straripamenti di corsi d'acqua minori. Viceversa il Comasco ed il Lecchese dimostrano di aver ricevuto precipitazioni abbondanti, diluite però in più episodi. Torniamo ad evidenziare il netto stacco tra le curve pluviometriche dell'estrema punta orientale del Mantovano, rispetto al resto della suddetta provincia.
Le serie storiche relative all’andamento pluviometrico di MAGGIO in 6 località lombarde:
* Olmo al Brembo (BG) *
La stazione ha registrato un accumulo mensile di pioggia pari a 286,0mm contro una media sull’intera serie storica (1977-2008) di 234,1mm
Bilancio +51,9mm >>> 122% della precipitazione media stagionale.
La retta di regressione delle precipitazioni mostra una moderata tendenza alla riduzione pari a –46,1mm ogni 10 anni. Questa tendenza è significativa dal punto di vista statistico, come evidenziato dalla media mobile (linea nera in grassetto), che evidenza un netto punto di rottura all’inizio degli anni 1990.
Se analizziamo la serie storica in base ad una distribuzione log-normale dei valori, riscontriamo i seguenti tempi di ritorno:
- il Maggio più piovoso 585mm nel 1984 >>> tempo di ritorno 234 anni (non confermabile per la brevità della serie storica)
- Accumuli di pioggia superiori a 482mm hanno un tempo di ritorno di almeno 100 anni
- Accumuli di pioggia superiori a 399mm hanno un tempo di ritorno di almeno 50 anni
- Accumuli di pioggia superiori a 337mm hanno un tempo di ritorno di almeno 30 anni
* Varese-CGP *
La stazione ha registrato un accumulo mensile di pioggia pari a 363,9mm contro una media sull’intera serie storica (1965-2008) di 184,2mm. Bilancio +179,7mm >>> 198% della precipitazione media mensile. Il Maggio 2008 è il terzo più piovoso della serie storica.
Statisticamente si ricava una lievissima tendenza all’aumento delle precipitazioni, evidenziato dalla pendenza della retta di regressione pari a +4,1mm ogni 10 anni. Questa tendenza non è significativa. Infatti, la media mobile -- linea nera in grassetto – continua ad oscillare attorno al valore medio pluriennale.
Se analizziamo la serie storica in base ad una distribuzione log-normale dei valori, riscontriamo i seguenti tempi di ritorno:
- il Maggio più piovoso 520,4mm nel 2002 >>> tempo di ritorno 579 anni (non confermabile per brevità della serie storica)
- Accumuli di pioggia superiori a 440mm hanno un tempo di ritorno di almeno 250 anni
- Accumuli di pioggia superiori a 351mm hanno un tempo di ritorno di almeno 100 anni
- Accumuli di pioggia superiori a 285mm hanno un tempo di ritorno di almeno 50 anni
- Accumuli di pioggia superiori a 236mm hanno un tempo di ritorno di almeno 30 anni
** Su gentile concessione del Prof. Salvatore Furia - Centro Geofisico Prealpino di Varese
* Milano-S.Leonardo *
La stazione ha registrato un accumulo mensile di pioggia pari a 157,4mm contro una media sull’intera serie storica (1980-2008) di 116,8mm Bilancio +40,6mm >>> 135% della precipitazione media mensile.
La retta di regressione delle precipitazioni evidenzia un lieve trend decrescente delle precipitazioni con una pendenza pari a –7,9mm ogni 10 anni. Questa tendenza non è significativa dal punto di vista statistico. Infatti, la media mobile -- linea nera in grassetto – continua ad oscillare attorno al valore medio pluriennale.
Se analizziamo la serie storica in base ad una distribuzione log-normale dei valori, riscontriamo i seguenti tempi di ritorno:
- il Maggio più piovoso 300,1mm nel 2002 >>> tempo di ritorno 199 anni (non confermabile a causa della brevità della serie storica)
- Accumuli di pioggia superiori a 256mm hanno un tempo di ritorno di almeno 100 anni
- Accumuli di pioggia superiori a 211mm hanno un tempo di ritorno di almeno 50 anni
- Accumuli di pioggia superiori a 179mm hanno un tempo di ritorno di almeno 30 anni
* Spessa (PV) *
La stazione ha registrato un accumulo mensile pari a 93,2mm contro una media sull’intera serie storica (1987-2008) di 63,1mm Bilancio +30,1mm >>> 148% della precipitazione media mensile
Statisticamente si registra una lievissima riduzione delle precipitazioni, evidenziata da una pendenza della retta di regressione pari a –4,3mm ogni 10 anni. Tale tendenza, come evidenziato dalla media mobile (linea nera in grassetto), è significativa in virtù di una lenta e costante diminuzione della piovosità negli ultimi due decenni.
Se analizziamo la serie storica in base ad una distribuzione log-normale dei valori, riscontriamo i seguenti tempi di ritorno:
- il Maggio più piovoso 176,0mm nel 1995 >>> tempo di ritorno 114 anni (non confermabile per brevità della serie storica)
- Accumuli di pioggia superiori a 170mm hanno un tempo di ritorno di almeno 100 anni
- Accumuli di pioggia superiori a 139mm hanno un tempo di ritorno di almeno 50 anni
- Accumuli di pioggia superiori a 117mm hanno un tempo di ritorno di almeno 30 anni
* Ghedi (BS) *
La stazione ha registrato un accumulo mensile pari a 74,1mm contro una media sull’intera serie storica (1975-2008) di 88,1mm Bilancio -14,0mm >>> 84% della precipitazione media mensile).
La retta di regressione delle precipitazioni mostra una lieve tendenza alla diminuzione, evidenziata da una pendenza pari a -7,5mm ogni 10 anni. Questa tendenza è significativa. Infatti, la media mobile -- linea nera in grassetto –- evidenzia una lenta e costante diminuzione della pluviometria negli ultimi tre decenni.
Se analizziamo la serie storica in base ad una distribuzione logaritmica dei valori, riscontriamo i seguenti tempi di ritorno:
- il Maggio più piovoso 209,8mm nel 1984 >>> tempo di ritorno 186 anni (non confermabile per brevità della serie storica)
- Accumuli di pioggia superiori a 181mm hanno un tempo di ritorno di almeno 100 anni
- Accumuli di pioggia superiori a 149mm hanno un tempo di ritorno di almeno 50 anni
- Accumuli di pioggia superiori a 125mm hanno un tempo di ritorno di almeno 30 anni
** Grazie alla preziosa collaborazione di S.Masneri - Fonte Aeronautica Militare
* Brescia-Ronchi *
La stazione ha registrato un accumulo mensile pari a 115,9mm contro una media sull’intera serie storica (1981-2008) di 103,3mm Bilancio +12,6mm >>> 112% della precipitazione media mensile)
La retta di regressione delle precipitazioni mostra una moderata tendenza alla diminuzione, evidenziata da una pendenza pari a –19,7mm ogni 10 anni. Questa tendenza è significativa. Infatti, la media mobile -- linea nera in grassetto –- evidenzia un punto di rottura nella serie storica all’inizio degli anni 1990.
Se analizziamo la serie storica in base ad una distribuzione logaritmica dei valori, riscontriamo i seguenti tempi di ritorno:
- il Maggio più piovoso 239,3mm nel 1984 >>> tempo di ritorno 201 anni (non confermabile per brevità della serie storica)
- Accumuli di pioggia superiori a 206mm hanno un tempo di ritorno di almeno 100 anni
- Accumuli di pioggia superiori a 174mm hanno un tempo di ritorno di almeno 50 anni
- Accumuli di pioggia superiori a 149mm hanno un tempo di ritorno di almeno 30 anni
** Grazie alla preziosa collaborazione di F.Cavalli - Fonte Oss.meteo di Brescia Ronchi
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