La fase attuale dell'Inverno è ancora improntata a significativi scambi meridiani nel comparto Euro-Atlantico.
Il vortice Polare, che negli scorsi giorni avevo subito un certo ricompattamento, con AO in risalita, è sul punto di nuovi profondi disturbi, sia per cause stratosferiche che per cause troposferiche.
Ecco il grafico delle anomalie di geopotenziale alle diverse superfici isobariche, dove si può notare la fase di AO+ in troposfera nel periodo attorno al 15-20 gennaio e le anomalie negative (colore blu) anche in stratosfera successive al "cooling" di inizio gennaio.
A partire dal 20 gennaio sono iniziati i riscaldamenti in alta stratosfera (per ora di tipo minor) con propagazione delle anomalie di gpt anche nei piani più bassi.
Per quanto riguarda la troposfera, è iniziata in questi giorni una prima avvezione di origine artico-marittima. Nei prossimi giorni il vortice polare subirà un triplice attacco: la pulsazione Aleutinica già in atto da qualche giorno con evidente contributo troposferico, una potente rimonta dinamica in Siberia, e una elevazione Azzorriana in Atlantico, frutto della particolare disposzione delle sst atlantiche e della MJO in buona magnitudo in fase 7
Ecco una previsione a 240 ore in bassa stratofera su base NCEP
Il doppio forcing Atlantico ed Aleutinico tendono a far traslare verso SW il lobo principale canadese e tutto il sistema tende ad una rotazione oraria, con conseguente retrogressione antizonale del lobo siberiano verso l'Europa.
In troposfera il risultato è la formazione di un nuovo potente anticiclone Russo-Siberiano che creerà i presupposti per una forte avvezione continentale retrograda verso l'Europa nel periodo 4-8 febbraio. Ecco una determinazione di GFS nel long range utile per capire l'impianto generale, senza entrare nei particolari.
Per quanto riguarda la direzione della "colata" continentale, essa dipende soprattutto dalla tenuta dell'HP in Atlantico.
In base alla attuale situazione delle sst atlantiche, ancora caratterizzate da un tripolo favorevole ad una NAO negativa, ritengo che la direzione della retrogressione dovrebbe seguire una traiettoria ancora piuttosto settentrionale (sopra le Alpi), anche se gli indici AO e NAO, non così negativi (proiezioni su base ensamble NCEP) come in Dicembre/inzio gennaio, depongono per una traiettoria un po' più meridionale, con pieno coinvolgimento della nostre regioni settentrionali.
Ritengo inoltre possibile (ovviamente ipotesi ancora a bassa attendibilità) una successiva interferenza atlantica e/o ciclogenesi mediterranea favorevole a nevicate in pianura su alcune regioni del centro-nord Italia nel periodo 7-10 febbraio.
Ci aggiorneremo nei prossimi giorni.
Roby