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Temperatura: 1.6°C
Umidità relativa: 92%
Pressione: 997.6mB
Il commento meteo-climatico al mese di OTTOBRE 2009   Inserito il› 27/06/2010 13.55.10
Aggiornato il› 27/06/2010 22.09.55

Il commento al mese di OTTOBRE 2009


LE TEMPERATURE

 
 
Ottobre 2009 è stato caratterizzato da temperature generalmente nella norma su quasi tutta la Lombardia, unica area dove si sono registrati valori più caldi della norma è stato il Bresciano e la sua fascia prealpina.   Le precipitazioni, benché ovunque deficitarie, sono risultate nel complesso normali, solo sulla Bassa Pianura dal Pavese al Mantovano le condizioni sono state secche o molto secche.   
La tabella sottostante ci permette di gettare un rapido sguardo sull’andamento termico di gran parte della regione grazie alla disponibilità della serie storica di ben 7 località, sparse su diverse aree del territorio lombardo.

 
Località
Zona Geografica
scarto temperature dalla media
rango percentile
Varese-C.G.P.
Prealpi Occidentali
+0.5°C (1967-2009)
66° (nella norma)
Como-M.te Olimpino
Prealpi Occidentali
+0.1°C (1989-2009)
45° (nella norma)
Milano-S.Leonardo
Media pianura Ovest
-0.2°C (1983-2009)
38° (nella norma)
Spessa Po (PV)
Bassa pianura Ovest
-0.3°C (1985-2009)
50° (nella norma)
Olmo al Brembo (BG)
Prealpi centrali
-0.1°C (1977-2009)
50° (nella norma)
Brescia-Ronchi
Alta pianura Est
+0.8°C (1979-2009)
77° (caldo)
Ghedi (BS)
Media pianura Est
+0.6°C (1951-2009)
68° (nella norma)
 
Come descritto nell’introduzione solo il Bresciano e la sua fascia prealpina hanno risentito di condizioni termiche superiori alla media con uno scarto positivo di +0.8°C rispetto alla norma pluriennale. Il Varesotto, il Canton Ticino (CH), l’area del Lario, la Valtellina e la pianura orientale hanno presentato un andamento termico leggermente più caldo della media, ma normale, con scarti compresi tra +0.1/0.6°C.  Scarti frazionalmente negativi rispetto alla media (inferiori ad –0.5°C) si sono registrati solo nelle valli Orobiche, nel Milanese, nel Pavese e sulla pianura occidentale.

Ottobre ha presentato una 1ª molto mite. Infatti, dopo qualche giorno caratterizzato dall’influsso di correnti fresche da NW, dal giorno 4 l’anticiclone sub-tropicale si è progressivamente instaurato sull’Italia e sul Mediterraneo, mantenendo tempo stabile e caldo fino al termine della decade.   Con la 2ª decade si è decisamente cambiato registro a causa del protendersi dell’anticiclone atlantico verso l’Islanda ed il Circolo Polare. Ciò ha pilotato impulsi di aria artico-marittima verso i Balcani (più interessati) e l’Italia. La contrapposizione tra l’anticiclone sulle Isole Britanniche ed una vasto vortice sull’Europa orientale ha favorito, a più riprese, l’ingresso di aria fredda dalla Porta della Bora. Si sono registrati così in Lombardia temperature minime molto vicine ai record stagionali degli ultimi 30 anni. La terza decade ha visto una prima fase influenzata dai sistemi perturbati, legati ad una profonda saccatura estesa dall’Irlanda alle Baleari.  Dal giorno 24 il definitivo allontanamento del vortice ciclonico sull’Italia e la contemporanea espansione dell’anticiclone atlantico sull’Europa e sul Mediterraneo hanno riportato stabilità atmosferica e condizioni termiche più consone al periodo.

Dal punto di vista termico abbiamo avuto 1gg estivo, cioè con valori al di sopra dei 25°C e 6gg con notti fredde, cioè con minime inferiori a 5°C. Normalmente a Milano-S.Leonardo (1983-2008) si ha una media di 0.4±1gg estivi ed una media di 2±3 notti fredde. Da queste brevi note statistiche è evidente la complessiva normalità del mese di Ottobre 2009, determinata dal brusco raffreddamento della seconda decade.   Nel 1997 si ebbe il maggior numero di giorni estivi (4gg).   Il record delle notti fredde spetta al 1992 (8gg), mentre gli anni 1997, 2003 e 2007 si sono segnalati per alcune giornate di gelo, cioè con minime sotto zero.   Ottobre non mostra alcuna tendenza apprezzabile per quanto riguarda l’andamento in funzione del tempo di questi estremi termici, sebbene sia palese una fase più fredda nel corso degli anni 1990:


ANNI 1980     Media GIORNI ESTIVI    0.5gg.       Media NOTTI FREDDE     2.5gg.
ANNI 1990     Media GIORNI ESTIVI    0.4gg.       Media NOTTI FREDDE     2.8gg.
 ANNI 2000     Media GIORNI ESTIVI    0.4gg.       Media NOTTI FREDDE     2.0gg. 
 
 
 Fig.1 - Anomalia della temperatura a livello del suolo per il mese di OTTOBRE rispetto alla media climatica 1968-1997
 Elaborazione CPC-NOAA
 
 
 
---1---

 Fig.2 - Mese di Ottobre 2009: carta delle isoterme dei valori MINIMI di temperatura- Elaborazione di B.Grillini Fonte rete meteorologica regionale CML
 
Breve Commento (a cura di G.Aceti)
La carta climatica della distribuzione delle temperature minime di Ottobre mostra valori normali rispetto alla situazione climatica media mensile; sono sempre in risalto le piccole e grandi isole di calore urbane. Milano (segnatamente il centro ed i quartieri posti nella parte N-orientale della città) e Lecco primeggiano, con temperature medie di oltre 12°C.

---1a---

  Fig.2a - Mese di Ottobre 2009: dettaglio delle isoterme dei valori MINIMI di temperatura nell'area metropolitana milanese-
Elaborazione di B.Grillini Fonte rete meteorologica regionale CML

  
Altri valori piuttosto miti, cioè superiori ai 11°C, sono appannaggio delle zone lacustri del Verbano, del Lario e del Garda, di altre aree urbane (Brescia e Verona) e dell’hinterland Milanese. In questo mese, ancor più di quanto accaduto nel 2008, le aree lacustri hanno presentato isoterme superiori rispetto alle località padane; ciò è verosimilmente imputabile alle prolungate fasi anticicloniche e con cielo sereno. Tale situazione, piuttosto insolita per il mese di Ottobre, ha mantenuto attivo da un lato l’effetto mitigante delle brezze lacustri a regime diurno e dall’altro ha favorito l’insorgere delle prime inversioni termiche in pianura.
 
Le zone più fresche, con temperature al di sotto di 8°C, sono appannaggio di tutte le principali valli prealpine ed alpine dal Ticino (CH) alla Valle dell’Adige, che per la loro conformazione geomorfologica presentano un forte irraggiamento notturno. A queste aree si aggiungono la fascia pedemontana e le brughiere del Varesotto e Comasco, la media valle del Fiume Ticino tra le province di Milano e Varese. Le prime inversioni termiche mattinali hanno inciso, come segnalato in precedenza, sul comportamento termico di alcune aree della bassa pianura, segnatamente su parte della Lomellina e dell’Oltrepò Pavese. Le zone più fresche in assoluto, con valori al di sotto dei 6°C sono risultate la Riviera (TI-CH), la Valganna-Valmarchirolo, la Valle Sabbia e le valli Giudicarie
.

 
---2---

Fig.3 - Mese di Ottobre 2009: carta delle isoterme dei valori MASSIMI di temperatura - Elaborazione di B.Grillini Fonte rete meteorologica regionale CML
 
Breve Commento (a cura di G.Aceti):
Il campo termico dei valori massimi risulta attorno alla media rispetto alle condizioni climatiche attese per il mese di Ottobre, e ci rivela un andamento ancora tipico della stagione calda, con isoterme crescenti sul territorio lombardo lungo la direttrice NW-->SE, imputabile quasi esclusivamente alle differenze di altimetria, vista la scarsa attività ciclonica e le ridotte durata delle fasi perturbate.
 

L’effetto mitigatore nei valori minimi delle aree lacustri non si ripresenta nei valori diurni, così che tali aree presentano valori termici in linea con le zone confinanti, che risentono meno dell’effetto mitigatore diurno delle brezze; le aree lacustri del Verbano, del Ceresio e del Lario sono risultate più fresche delle sponde del Sebino e del Garda.

La zona con i valori termici più elevati si colloca sulla fascia orientale della Lombardia ed ancor più sui territori confinanti; vedi l’area urbana e l’hinterland di Verona da una parte e la pianura Modenese dall’altra con isoterme superiori a 20°C.
   Buona parte della pianura orientale, oltre a porzioni della pianura Novarese, dell’Abbiatense e della Lomellina, più altre aree minori nel Pavese e nel Bergamasco presentano isoterme elevate, con valori medi superiori a 19°C.    Valori massimi più contenuti caratterizzano le Valli Alpine e Prealpine; Le più fresche in assoluto, con valori medi inferiori a 17°C, risultano la Valli Maggia e la Verzasca (TI-CH), l’Olgiatese (CO), parte della Val Brembana, della Val Seriana e della Val Cavallina (BG), la Val Sabbia (BS) e la bassa Valtellina (SO).   
 
 

LE PRECIPITAZIONI

 
Località
Zona Geografica
scarto precipitazioni dalla media
rango percentile
Varese-C.G.P.
Prealpi Occidentali
 -90 mm (1965-2009)
  28° (nella norma)
Como-M.te Olimpino
Prealpi Occidentali
-63 mm (1989-2009)
     25° (nella norma)
Milano-S.Leonardo
Media pianura Ovest
-34 mm (1979-2009)
     45° (nella norma)
Spessa Po (PV)
Bassa pianura Ovest
-61 mm (1987-2009)
     5° (molto secco)
Olmo al Brembo (BG)
Prealpi centrali
-146 mm (1977-2009)
     25° (nella norma)
Brescia-Ronchi
Alta pianura Est
-51 mm (1981-2008)
  32° (nella norma)
Ghedi (BS)
Media pianura Est
-75 mm (1975-2009)
  12° (secco)
 
La soprastante tabella ci permette alcune valutazioni dal punto di vista pluviometrico. Si sono registrati accumuli di pioggia complessivamente deficitari su tutta la regione lombarda.  In particolare sulla bassa pianura l’andamento climatico è risultato secco se non addirittura molto secco, come a Spessa che ha vissuto il 2° Ottobre meno piovoso della serie storica (1987-2009).   Il massimo divario, sebbene con accumuli pur sempre normali lo si è registrato nelle Prealpi centro-occidentali (dal Varesotto alle Orobie), la Valtellina ed il Canton Ticino (CH) con scarti compresi tra 70-140mm.   Le aree con accumuli pluviometrici relativamente secchi ma vicini alla piena normalità sono state il Milanese ed il Bresciano con un deficit compreso tra 30-50mm.

A MI-S.Leonardo (1979-2008) in Ottobre si sono avuti 3gg piovosi (media 9±5gg), con solo due annate con meno episodi di maltempo nel 1986 (1gg) e nel 1989 (2gg).   Abbiamo, inoltre, registrato 1gg con temporale (media 1±1gg), fatto del tutto normale in Ottobre.  In questo caso siamo molto distanti dall'annata record in fatto di temporali, il 1988 (5gg).   Questi dati statistici attestano la scarsa attività ciclonica sulla nostra regione in questo mese di Ottobre, concentrata in due soli episodi: al termine della 1ªdecade ed all’inizio della 3ªdecade.

 

 

Fig.4 e 5 - Accumulo totale delle precipitazioni di OTTOBRE e loro ammontare (in percentuale)
rispetto alla media pluriennale (1968-1997) - elaborazione CPC-NOAA
 
 
---3---

Fig.6 - Mese di Ottobre 2009: carta delle isoiete - Elaborazione di B.Grillini Fonte rete meteorologica regionale CML
 
 
Breve commento (a cura di G.Aceti):
La carta delle isoiete regionali evidenzia accumuli lievemente deficitari su  tutta la regione lombarda. Va comunque detto che, a seguito dei limitati passaggi perturbati del mese, la maggior parte della Lombardia ha registrato accumuli omogenei compresi tra 50-100mm.

Il massimo principale delle precipitazioni è collocato sulla pianura occidentale bresciana; tale accumulo è ricollegabile alle intense precipitazioni rigeneranti del giorno 10, che hanno prodotto localmente condizioni alluvionali con numerosi allagamenti.   Altri massimi secondari, con accumuli comunque in norma per il periodo (tra 100-150mm) sono sparsi a macchia di leopardo tu tutto il territorio, ed abbracciano l’araa pedemontana Novarese (le colline tra Sesia e Ticino), il Luganese (TI-CH), l’Olgiatese, l’Abbiatense, parte della Brianza Lecchese, la Valle Imagna, il medio corso dell’Adda e la pedemontana ad Ovest della città di Bergamo, l’alta Val Seriana e parte delle Orobie e sul versante appenninico le aree dell’Alto Pavese e piacentino. Vista l’omogeneità degli accumuli e le caratteristiche quasi estive del principale passaggio perturbato, non è identificabile una level guide del flusso umido perturbato, anche se i maggiori accumuli sulle Prealpi ed in generale sulla fascia centro-occidentale della pianura fanno propendere per una sua componente sud-occidentale in risalita dal Mar Ligure.

L’area di minimo precipitativo, con precipitazioni comprese tra 25-50 mm, abbraccia in modo irregolare la bassa pianura, l’area orientale della regione e, come di frequente in questi casi, la media e alta Valtellina e la Val Camonica, che restano sottovento rispetto allo sbarramento delle Orobie, che si frappone longitudinalmente alla risalita del flusso perturbato principale.


 
 
Le serie storiche relative all’andamento termico e pluviometrico di OTTOBRE in 7 località lombarde
 
 Cliccare sul nome della Stazione meteo per visualizzare i grafici delle temperature e delle precipitazioni
 
 
Breve commento serie storiche di temperatura
Analizzando le serie storiche della temperatura si evidenzia che:
Nessuna località presenta una tendenza significativa alla diminuzione della temperatura con l'andar del tempo.
Milano e Spessa presentano un andamento termico costante nel corso della serie storica.
Varese, Como, Olmo al Brembo, Brescia e Ghedi presentano una tendenza significativa all'aumento della temperatura con l'andar del tempo.  

Breve commento serie storiche di precipitazione
Analizzando le serie storiche delle precipitazioni si evidenzia che:

Como, Brescia, Milano e Spessa presentano una tendenza significativa alla riduzione delle precipitazioni col passar degli anni.
Varese, Olmo al Brembo e Ghedi non presentano alcuna variazione significativa delle precipitazioni nel corso della serie storica.
Nessuna località presenta una tendenza significativa all'aumento delle precipitazioni col passar degli anni.
 

L'evoluzione meteorologica in cifre


1ª Decade
Decade con valori termici molto al di sopra della norma sia per le temperature minime, che per le massime.
--> media temperature minime: +3.1°C dalla media (molto calda)
--> media temperature massime: +3.1°C dalla media (molto calda)
--> precipitazioni complessive a Milano: -8mm dalla media (nella norma)
La TMX (g.1) di 25.6°C è la 5ª più calda della serie storica.

  • giorno 1 : L’anticiclone sul medio Atlantico abbraccia l’Europa occidentale mentre una saccatura di matrice artico-marittima su Francia e Germania si muove verso SE. Il richiamo S-occidentale precede il passaggio del fronte Oltralpe e porta nuvolosità variabile sulla Lombardia. Temperature ancora piuttosto elevate soprattutto sulla fascia meridionale della regione, anche a causa dell'effetto favonico generato dalle correnti in discesa dall’Appennino. In pianura temperature minime mediamente comprese tra 13-16°C e valori massimi oscillanti tra 23-26°C. Le temperature massime più significative: Pontevico (BS) 27.6°C, Asola (MN) e Cremona 27.5°C, Codogno (LO), S.Giovanni Lupatoto (VR) e San Prospero (MO) 27.4°C, Castelletto di Branduzzo e Mezzana Bigli (PV) 27.2°C.
  • giorno 2 : Pressione in diminuzione sulla nostra regione; le correnti umide da SW che accompagnano il passaggio Oltralpe di un debole sistema frontale portano una certa variabilità con rovesci ed accumuli modesti sui settori centro-orientali. Solo localmente sul Bresciano e nel confinante Trentino cadono fino a 10 mm di pioggia (vedi S.Felice del Benaco e Trento). 
  • giorno 3 : Sulla Lombardia pressione di nuovo in aumento, sia al suolo che in quota; l’allontanamento del debole fronte transitato Oltralpe porta gli ultimi isolati piovaschi sparsi; dal pomeriggio tempo per lo più stabile e soleggiato. Temperature in lieve flessione con minime in pianura mediamente comprese tra 12-14°C e massime tra 21-23 °C.  
  • giorno 4 : Promontorio anticiclonico di origine N-Africana sul Mediterraneo e sulla regione lombarda, legato ad un flusso di correnti occidentali in quota. Nubi basse sui settori meridionali. Fresco al mattino con temperature in diminuzione di un paio di gradi nei valori minimi.
  • giorno 5 : Tempo anticiclonico e flusso di correnti occidentali in quota; addensamenti di nubi basse sulla pianura, anche persistenti, ma con al più deboli pioviggini senza accumulo. Lo zero termico si porta oltre 4000m di quota (+9,6°C ad 850hPa).   In pianura temperature minime in leggero aumento e temperature massime mediamente comprese tra 20-23°C.
  • giorno 6 : Promontorio anticiclonico sull’Italia in un flusso di correnti da WSW in quota; addensamenti di nubi basse sulla pianura, anche persistenti, ma senza precipitazioni significative. Le temperature massime diminuiscono mediamente di un paio di gradi.
  • giorno 7 : Situazione barica stabile con dominio anticiclonico. Le temperature tornano a salire, con lo zero termico che raggiunge nelle ore centrali del giorno i 4000m di quota (+10,0°C ad 850 hpa). Le temperature risultano in aumento. In pianura i valori minimi oscillano tra 12-14°C sulla fascia settentrionale, fino ai 16-18°C della fascia meridionale mentre per i valori massimi si oscilla tra 22-24°C sulla fascia settentrionale e 25-27°C della fascia meridionale. Le temperature massime più significative: San Prospero (MO) 28.2°C, Asola, Piubega e Poggio Rusco (MN) 27.6°C, Casalmaggiore (CR) 27,3°C, Codogno (LO) e Pontevico (BS) 27.2°C
  • giorno 8 : Inizia i lento indebolimento del promontorio anticiclonico di origine N-Africana sull’Italia con flusso di correnti S-occidentali verso l'arco alpino. Temperature stazionarie. Le temperature massime più significative: Cremona 28.9°C, San Prospero (MO) 28.2°C, Codogno (LO) 27.9°C, Asola (MN) 27.7°C.
  • giorno 9 : Un vortice depressionario in Atlantico avanza verso Est e spinge una saccatura sull’Italia occidentale. Le temperature massime sono in diminuzione (al di sotto dei 20°C su buona parte della Lombardia Centrale ed Occidentale).   Date le condizioni climatiche, venutesi a creare nei giorni precedenti, il fronte porta precipitazioni diffuse ed un passaggio temporalesco di tipo prettamente estivo, con fenomeni localmente intensi. Gli accumuli più significativi: Cabbio (TI-CH) 84 mm, Minusio (TI-CH) 76 mm, Tronzano  (VA) 70 mm, Sedriano (MI) 68 mm, Maccagno (VA) 66 mm, Corbetta (MI) e Borgomanero (NO) 64 mm, Mezzovico (TI-CH) 60 mm, Olgiate Comasco (CO) 57 mm.
  • giorno 10 : La saccatura progredisce ulteriormente verso Est; nella notte e fino al mattino temporali e rovesci, localmente forti in particolare sul Bresciano. Le temperature minime si portano mediamente in pianura tra 12-16°C mentre nei valori massimi stazionano tra 20-23°C. Gli accumuli più significativi: Brandico (BS) 155 mm, Barbariga (BS) 74 mm, BRESCIA-Mompiano (BS) e Pontevico (BS) 50 mm, Trigolo (CR) 35 mm, Bevera di Sirtori (LC) 30 mm.

2ª Decade
Decade con valori termici al di sotto della norma per le temperature massime, estremamente freddi per le minime.
--> media temperature minime: -3.8°C dalla media (estremamente fredda)
--> media temperature massime: -1.7°C dalla media (fredda)
--> precipitazioni complessive a Milano: -48mm dalla media (nella norma)
Le TMN (gg.15-18 e 20) di 2.2°C, 2.9°C, 4.1°C e 4.2°C sono rispettivamente dalla 2 alla 5ª più fredde della serie storica.


  • giorno 11 : Le correnti in quota, a seguito del transito della saccatura, cominciano a disporsi da NW; attenuazione della nuvolosità ed assenza di fenomeni. Nebbie piuttosto diffuse su media e bassa pianura. Le temperature minime si mostrano in calo ed in pianura sulle province N-occidentali e sulla Valtellina, si portano localmente sotto 10°C. Stazionarie le temperature massime.
  • giorno 12 : L'anticiclone centrato sulle Isole Britanniche, esteso dalla penisola Iberica alla Scandinavia, in concomitanza coll’ampia circolazione ciclonica sull'Europa centro-orientale, inizia a far affluire verso la regione Padano-alpina intense correnti settentrionali fredde e secche. Episodi favonici sulla parte centro-occidentale della Lombardia e sul Ticino (CH). Deboli temporali si innescano su Bassa Pianura, Veneto e dorsale appenninica al momento dell’entrata dell’aria fredda a causa del brusco sollevamento della massa d'aria umida e mite, che ristagnava da alcuni giorni. Vento burrascoso in montagna: nella stazione orobica dell'Alpe Arera si misurano raffiche fino a 124 km/h. Vento intenso anche sulla fascia Pedemontana, specie allo sbocco dei bacini lacustri, con punte di 88 km/h a Como e 77 km/h a Lecco; anche sul Milanese si registrano raffiche comprese tra 60-80 km/h. Prima neve sulle Alpi di confine - vedi Livigno (SO) con 4cm
  • giorno 13 : Continua l’intenso flusso di correnti settentrionali fredde e secche, sia al suolo che in quota, frutto della disposizione barica che vede da un lato l'anticiclone sulle Isole Britanniche e dall'altro un'ampia circolazione depressionaria sull'Europa centro-orientale. Tempo limpido e soleggiato sulla tutta la regione lombarda con veloci passaggi nuvolosi. Episodi favonici su fascia settentrionale ed occidentale della Lombardia. Le temperature cominciano a calare, con valori minimi in pianura mediamente compresi tra 7-12°C, più basse nelle zone riparate dai venti di föhn e su Lombardia Meridionale; le temperature massime risultano comprese tra i 17-20°C.  In alta Valtellina il picco del freddo con -2.9°C a Livigno (SO), mentre scende sotto zero buona parte delle stazioni in quota oltre 1500m di quota.   
  • giorno 14 : Situazione barica stazionaria: afflusso di aria fredda dai quadranti settentrionali verso la regione Padano-alpina, con episodi favonici per lo più sulle aree centro-occidentali. Giornata limpida e soleggiata. Lo zero termico si porta attorno a 1600m di quota nelle ore centrali del giorno (+1,2°C ad 850hPa). Le temperature sono in ulteriore diminuzione ed in pianura risultano quasi ovunque al di sotto dei 10°C nei valori minimi (fino a 2-4°C nelle zone meridionali ed in quelle meno esposte ai venti di föhn) ed attorno a 14-16°C nei valori massimi. In quota si registrano le prime giornate di ghiaccio - vedi Livigno (SO) con temperatura massima di –1.2°C
  • giorno 15 : Continua il flusso freddo settentrionale che, in quota, si orienta progressivamente da NE. Ha così termine su buona parte della Lombardia l'influsso favonico. Temperature in significativa diminuzione sia per l’aumento dell’umidità che per un ulteriore raffreddamento della massa d’aria sulla conca Padana (lo zero termico si porta nelle ore centrali del giorno attorno a 1100m di quota, con –2,3°C ad 850hPa). In pianura le temperature si portano attorno a 2-4°C nei valori minimi (si registra localmente il primo giorno di gelo della stagione) ed attorno a 13-14°C nei valori massimi. Le temperature minime di maggior rilievo: Livigno (SO) –12.1°C, Monte Guglielmo (BS) –6.9°C, Pizzo Arera (BG) –6.4°C, Piani di Bobbio (LC) e Saone (TN) –4.1°C, Nara-Cancorì (TI-CH) –3.9°C, Monte Baldo (VR) –3.5°C, Cunardo (VA) –2.7°C.  
  • giorno 16 : Graduale indebolimento dell’area depressionaria sull’Europa centro-orientale e conseguente attenuazione delle correnti in quota, che rimangono comunque N-orientali; velature anche estese per frequenti passaggi di nubi medio-alte. Le temperature risultano in calo in pianura nei valori minimi, con valori compresi tra 0-3°C, mentre sono stazionarie nei valori massimi. 
  • giorno 17 : L’anticiclone sulla Gran Bretagna ruota il proprio asse e punta verso NNE; sul suo bordo orientale una nuova massa di aria fredda di origine artico-marittima scende verso l’Italia ed irrompe dalle Alpi. Nuova breve fase favonica su Lombardia settentrionale ed occidentale e deboli nevicate sulle Alpi di confine oltre 1500m di quota. Temperature in aumento con minime in pianura tra 1-5°C e massime tra 12-16°C.  
  • giorno 18 : L’alta pressione in quota sull’Europa Centro-Occidentale si affievolisce; comincia ad  esaurirsi il flusso di correnti settentrionali in quota. Le temperature calano lievemente nei valori minimi (si registrano di nuovo valori negativi nelle minime anche in pianura) mentre salgono leggermente i valori massimi. 
  • giorno 19 : Si esaurisce l’afflusso di aria fredda da NE; lo zero termico torna, nelle ore centrali del giorno, poco oltre i 1200m di quota (-1,3°C ad 850hPa). Il cielo si presenta in prevalenza sereno o poco nuvoloso. Le temperature risultano in leggera diminuzione sia nei valori minimi che nei valori massimi. Le temperature minime di maggior rilievo: Livigno (SO) –11.4°C, Passo Croce Domini (BS) -5.6°C, Colere-Rif.Albani (BG) -5.3°C, Piani di Bobbio (LC) -3.2°C, Cunardo (VA) –3.0°C, Nara-Cancorì (TI-CH) –2.9°C.
  • giorno 20 : Una depressione atlantica scivola tra l’beria e Francia ed inizia ad avvicinarsi al N-Italia; Si innesca un richiamo di correnti meridionali verso la barriera alpina con nubi in aumento e prime pioviggini sparse; temperature ancora relativamente basse, con minime in pianura comprese tra 0-4°C e massime tra 10-12°C.

3ª Decade
Decade con
valori termici normali con temperature leggermente più fredde della media per le minime e più calde per le massime.
--> media temperature minime: -0.6°C dalla media (nella norma)
--> media temperature massime: +0.8°C dalla media (nella norma)
--> precipitazioni complessive a Milano: +22mm dalla media (piovosa)

  • giorno 21 : L’ampio sistema depressionario atlantico, attraversata la Francia, inizia ad interessare il N-Italia; cielo che si copre, lasciando spazio in giornata a piogge diffuse tra moderate e forti. Per la regione lombarda si tratta delle prime vere piogge di tipo autunnale. Cadono in media 20-40mm di pioggia sulla fascia centro-occidentale della Lombardia, mentre sulla fascia orientale, interessata solo sul finire della giornata, si accumulano circa 5-15mm. Particolarmente abbondanti le piogge sull’Appennino Pavese: Zerba (PC) 97mm, Brallo di Pregola-Colleri (PV) 78mm. Lo zero termico si situa attorno a 2300m con neve mediamente oltre 2000m di quota. Le temperature in pianura sono comprese tra 6-7°C nei valori minimi e tra 9-11°C nei valori massimi. 
  • giorno 22 : L’ampio sistema depressionario atlantico transita sulla Lombardia ed in serata si allontana verso Est; piogge diffuse moderate o forti con alcuni temporali. Le temperature segnano un leggero aumento sia nei valori minimi che nei massimi. Cadono mediamente 15-30mm di pioggia su tutta la regione. Gli accumuli più significativi: Colere-Rif. Albani (BG) 65mm, Valbondione-Rif. Curò (BG) 60mm, Montecampione (BS) 53mm, Cremeno (LC) 48mm, Cabbio (TI-CH) 47mm, Bellagio (CO) 46mm, Cunardo (VA) 44mm, Campo Tartano (SO) e Monte Baldo (VR) 40mm.
  • giorno 23 : Il transito di una depressione sul Mediterraneo occidentale porta una temporanea fase perturbata su Lombardia centro-orientale con deboli precipitazioni (accumuli entro 5-10mm). Tempo più stabile su Lombardia occidentale, con formazione di nebbie sparse un po’ su tutte le province. Le temperature in pianura risultano stazionarie nei valori minimi compresi tra 6-9°C, in leggero aumento nei valori massimi con punte tra 12-14°C.
  • giorno 24 : La depressione si allontana sul Mediterraneo, apportando le ultime deboli piogge sul Mantovano e sull'Emilia; pressione in aumento con cielo in prevalenza soleggiato sul resto della Lombardia. Sensibile rialzo termico nei valori massimi, anche per locali episodi di föhn. Le temperature massime in pianura si spingono fino a 17-20°C. Al mattino nebbie diffuse su Lombardia centro-meridionale ed in particolare tra l'Alessandrino ed il Lodigiano.
  • giorno 25 : Torna ad espandersi sulla regione Padano-alpina un campo di alta pressione di matrice N-africana. Il tempo risulta stabile e soleggiato con temperature miti. Lo zero termico si porta attorno ai 3400m di quota (ad 850hPa si registrano +9,6°C). Valori termici pressoché stazionari. Locali nebbie solo sul Mantovano.
  • giorno 26 : La regione lombarda si trova sul margine orientale del campo di alta pressione, presente sull’Europa centro-occidentale. La fascia alpina e prealpina gode di giornate serene, mentre sui settori centrali e soprattutto meridionali della Regione si registrano nebbie piuttosto diffuse, segnatamente su Milanese, Pavese e Lodigiano.
  • giorno 27 : L'alta pressione conquista anche il N-Italia che viene a trovarsi sotto il braccio discendente della cupola anticiclonica strutturata a tutte le quote ne consegue l'arrivo di masse d'aria secca e mite. Ciò determina condizioni stabili ed assolate sulla fascia alpina e prealpina, mentre il Milanese e tutte le province meridionali, a causa della forte inversione termica, sono alle prese con foschie dense e nebbie. Più localmente si ha la formazione di qualche banco di nuvolosità bassa. Temperature stazionarie con valori molto miti in montagna.
  • giorno 28 : Alta pressione, strutturata a tutte le quote, sull’Italia e sulla conca Padano-alpina; La fascia alpina, prealpina e buona parte dell’alta pianura continuano a godere di giornate serene, mentre parte dei settori della media e bassa pianura presentano cieli più velati con nebbie e foschie, presenti per lo più nella notte fino al mattino e dal tardo pomeriggio. Forte inversione termica. Lieve calo delle temperature massime che, in pianura, si riportano attorno a 16-18°C.
  • giorno 29 : Alta pressione stabile sulla nostra regione con cielo prevalentemente sereno su monti e medio-alta Lombardia e cieli velati, nebbie e foschie sulla bassa pianura. Inversione termica con temperature stazionarie.
  • giorno 30 : Alta pressione in parziale indebolimento sulla regione Padano-alpina per via del passaggio di un debole fronte ad Est dell’Italia; condizioni sempre stabili con cielo sereno su monti e medio-alta Lombardia e cieli velati per nebbie e foschie sulla bassa pianura. Solo rari episodi di pioviggine con accumulo pressoché nullo sul Bresciano. Temperature in lieve diminuzione (lo zero termico si porta attorno a 3100m di quota con +6,0°C a 850hPa). Minime in pianura comprese tra 4-7°C sulla bassa pianura e tra 6-9°C su media ed alta pianura; massime ovunque comprese tra 15-17°C.  In quota tornano valori minimi negativi - vedi S Caterina Valfurva (SO) -3.1°C e Livigno (SO) -2.0°C.
  • giorno 31 : Graduale cedimento del campo anticiclonico, segnatamente in quota; debole “rientro da Est” nei bassi strati con passaggi nuvolosi e isolati piovaschi su Bergamasco e Bresciano. In pianura temperature in diminuzione con valori minimi compresi tra 5-9°C e massimi oscillanti tra 11-15°C. Le temperature minime più significative: S.Caterina Valfurva (SO) -4.9°C, Livigno (SO) -4.2°C, Madesimo (SO) -0.4°C, Pizzo Arera (BG) -0.3°C.

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