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.: Domenica 24 novembre 2024
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Giuseppe Aceti & Massimo Mazzoleni |
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Il commento al mese di NOVEMBRE 2009 LE TEMPERATURE Novembre 2009 è stato caratterizzato da temperature generalmente al di sopra della norma su tutta la Lombardia ed in particolare sul Bresciano e sulla pianura orientale. Il mese è risultato in genere più piovoso della norma, facendo registrare un surplus pluviometrico su tutta la regione lombarda. Solo nel Varesotto, nel Canton Ticino, nel Bresciano, in Val Camonica de in Valtellina il mese ha avuto una pluviometria normale. La tabella sottostante ci permette di gettare un rapido sguardo sull’andamento termico di gran parte della regione grazie alla disponibilità della serie storica di ben 7 località, sparse su diverse aree del territorio lombardo.
Località | Zona Geografica
| scarto temperature dalla media
| rango percentile
| Varese-C.G.P. | Prealpi Occidentali
| +0.9°C (1967-2009)
| 83° (caldo) | Como-M.te Olimpino
| Prealpi Occidentali
| +0.9°C (1989-2009)
| 85° (caldo) | Milano-S.Leonardo
| Media pianura Ovest
| +1.2°C (1983-2009)
| 88° (caldo) | Spessa Po (PV)
| Bassa pianura Ovest
| +1.7°C (1985-2009)
| 87° (caldo) | Olmo al Brembo (BG)
| Prealpi centrali
| +0.8°C (1977-2009)
| 78° (caldo) | Brescia-Ronchi
| Alta pianura Est
| +2.0°C (1978-2009)
| 90° (caldo) | Ghedi (BS)
| Media pianura Est
| +2.0°C (1951-2009)
| 93° (molto caldo) | Come descritto nell’introduzione solo il Bresciano e la pianura orientale (Mantovano e Cremonese) hanno risentito di condizioni termiche molto miti con uno scarto positivo di +2.0°C rispetto alla norma pluriennale. Il resto della regione lombarda ha presentato un andamento termico più caldo della media con scarti dalla norma compresi tra +0.8/1.5°C. Novembre ha presentato una 1ª decade piuttosto fredda. Infatti, una vasta area ciclonica con fulcro sulle Isole Britanniche ed alimentata da correnti a tratti d’estrazione artico-marittima ha portato a più riprese saccature e sistemi frontali ad interessare la regione Padano-alpina con copiose precipitazioni. Nel corso della 2ª decade si è registrato il protendersi dell’anticiclone sub-tropicale verso l’Italia e la regione alpina con afflusso di aria calda soprattutto in quota. Si è così avuta una decade molto mite grazie anche alle estese coperture di nubi basse, che per alcuni giorni hanno quasi azzerato l’escursione termica giorno/notte. La 3ª decade, iniziata ancora sotto il segno dell’anticiclone sub-tropicale, ha visto prevalere a partire dal g.23 un flusso zonale mite ed umido di origine atlantica, che ha alternato passaggi di deboli perturbazioni a brevi rimonte anticicloniche. Una netta svolta la si è registrata solo dal g.28, quando una profonda saccatura si è sviluppata sul Golfo di Biscaglia. Tale figura ciclonica si è in seguito portata sul N-Italia, dando luogo ad intense precipitazioni specie sulla Lombardia centro-Occidentale. Dal punto di vista termico abbiamo avuto 2gg con temperatura massima >15°C, 0gg con valori massimi <5°C ed 1gg di gelo, cioè con minime inferiori a 0°C. Normalmente a Milano-S.Leonardo (1983-2008) si ha una media di 4±3gg con temperatura massima >15°C, una media di 1±2gg con valori massimi <5°C e 5±4gg di gelo. Il grafico delle temperature minime evidenzia l’anomalia che ha caratterizzato Novembre: una fase di circa 20 giorni, in cui le temperature minime sono risultate al di sopra della norma di 3/5°C.Fig.1 - Scarto rispetto alla media climatica giornaliera delle temperature minime per Novembre 2009 a MILANO-S.Leonardo - rete CML (serie 1983-2008) Hanno inciso poco, invece, eventuali valori anormali come evidenziato dalla analisi soprastante. Novembre evidenzia una tendenza all’aumento della presenza di temperature massime tiepide ed una riduzione dei giorni di gelo in funzione del tempo: ANNI 1980 Media GG.TMAX >15°C 2.4gg. Media GIORNI TMAX <5°C 2.0gg. Media GG. di GELO 6.1gg. ANNI 1990 Media GG.TMAX >15°C 3.5gg. Media GIORNI TMAX <5°C 0.8gg. Media GG. di GELO 5.0gg. ANNI 2000 Media GG.TMAX >15°C 6.6gg. Media GIORNI TMAX <5°C 0.9gg. Media GG. di GELO 3.3gg.
Fig.1 - Anomalia della temperatura a livello del suolo per il mese di NOVEMBRE rispetto alla media climatica 1968-1997 Elaborazione CPC-NOAA
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Fig.2 - Mese di Novembre 2009: carta delle isoterme dei valori MINIMI di temperatura- Elaborazione di B.Grillini Fonte rete meteorologica regionale CML Breve Commento (a cura di G.Aceti): La carta climatica della distribuzione delle temperature minime di Novembre mette in risalto un divario positivo di circa 1°C rispetto al Novembre 2008. Il cielo spesso nuvoloso ha limitato significativamente le inversioni termiche mattinali e così il comportamento termico di alcune aree della bassa pianura occidentale, a differenza di quanto già visto nel mese di Ottobre, non ha esaltato il loro potenziale di irraggiamento notturno rispetto alle aree più urbanizzate nelle immediate vicinanze. I valori più miti per questo mese (8-9°C) sono stati appannaggio di diverse aree urbane e di alcune aree lacustri. Tra queste spiccano le aree urbane di Milano, Lecco, Como, Brescia, Verona, Piacenza, e Mantova, mentre tra le aree lacustri, il cui effetto mitigatore comincia a farsi evidente con l’avanzare della stagione autunnale, troviamo l’area rivierasca occidentale del medio Lario, la sponda meridionale del Sebino e la sponda Sudorientale del Garda.
Le zone più fresche risultano, come sempre in questa stagione, alcune valli alpine e prealpine che per la loro conformazione geomorfologica (terreno sabbioso-ciotoloso) presentano un forte irraggiamento notturno. Spiccano le Valli ticinesi (CH) (soprattutto la Valle Maggia e la Riviera), le valli Varesine (Valganna e Valmarchirolo), tutta la Valtellina, l’estremità settentrionale della Valcamonica, le Giudicarie e l’incisione della valle dell’Adige in territorio trentino, con temperature medie tra 3/4°C; in alcune di queste stesse zone si registrano le temperature più fresche in assoluto, con valori tra 2/3°C. Un comportamento termico simile, con valori medi tra 3/4°C, lo si riscontra in alcune brughiere della zona pedemontana e dell’alta pianura varesina che si spinge fino all’incisione del Fiume Ticino.
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Fig.3 - Mese di Novembre 2009: carta delle isoterme dei valori MASSIMI di temperatura - Elaborazione di B.Grillini Fonte rete meteorologica regionale CML Breve Commento (a cura di G.Aceti):
Il campo termico dei valori massimi ci rivela una distribuzione termica con una differenza negativa di circa 1°C rispetto a quella del Novembre 2008. Il campo termico risulta piuttosto uniforme con le isoterme tra 10 e 13°C, che ricoprono la quasi totalità dell’area sotto indagine climatica, in virtù della scarsa insolazione diurna. Anche in quota, grazie allo zero termico spesso elevato ed alle numerose giornate di bel tempo in montagna, si sono registrate temperature massime significativamente elevate. Ancora una volta troviamo isoterme crescenti sul territorio lombardo lungo una direttrice NW-->SE, imputabile in parti eguali sia alle differenze di altimetria, che a quelle di pluviometria tra il Basso Mantovano e le province N-Occidentali. Nelle zone lacustri, con l’approssimarsi della stagione fredda, a valori minimi più elevati si è aggiunto un effetto analogo sui valori massimi; questo perché il lungo periodo con cielo nuvoloso ha limitato l’effetto mitigatore diurno delle brezze, in associazione al rilascio di calore dell’acqua dopo la stagione calda. Da sottolineare l’omogeneità dei valori termici rilevati sulle aree lacustri durante questo mese. La zona con i valori termici più elevati, temperature comprese tra 12/13°C, abbraccia tutti i bacini lacustri lombardi. Altre aree particolarmente miti risultano l’alta Vallassina (zona di Erba), una piccola porzione della media ed alta pianura occidentale (comprendente le città di Milano e di Monza) e buona parte della pianura orientale, che dal Bresciano, dal Mantovano e dal Cremonese si prolunga verso Est fino al Veneto ed all’Emilia. Nel Modenese si registrano le punte più elevate, oltre 13°C.
Massime più contenute, tra 10/11°C, caratterizzano solo piccole aree di alcune delle valli alpine e prealpine: la Valle Maggia (Ticino-CH), la Val Brembana e Seriana, la Val Cavallina, la Valle Sabbia e le Giudicarie. Un comportamento termico simile lo troviamo nel fondovalle Valtellinese (versante meridionale), ed in modo frammentario su una fascia che Brianza Lecchese si spinge da un lato fino alle colline tra il Cusio ed il Sesia e dall’altra fino alla Valle Olona nel Basso Varesotto. UN altro settore abbastanza fresco lo ritroviamo sulle colline oltre padane (dall’Alessandrino al Parmense), che precedono la catena appenninica. L’area più fredda in assoluto è situata nelle Valli Giudicarie del Trentino S-occidentale (unica sotto i 10°C) che, come altri valli Alpine e Prealpine, a causa della posizione incassata risente già di una ridotta presenza del sole sull’orizzonte. Località | Zona Geografica
| scarto precipitazioni dalla media
| rango percentile
| Varese-C.G.P. | Prealpi Occidentali
| +67 mm (1965-2009) | 73° (nella norma) | Como-M.te Olimpino
| Prealpi Occidentali
| +52 mm (1989-2009)
| 80° (piovoso) | Milano-S.Leonardo
| Media pianura Ovest
| +58 mm (1979-2009)
| 79° (piovoso) | Spessa Po (PV)
| Bassa pianura Ovest
| +81 mm (1987-2009) | 86° (piovoso) | Olmo al Brembo (BG)
| Prealpi centrali
| +99 mm (1977-2009)
| 78° (piovoso) | Brescia-Ronchi
| Alta pianura Est
| +35 mm (1981-2008) | 75° (nella norma) | Ghedi (BS)
| Media pianura Est
| +42 mm (1975-2009) | 85° (piovoso) | La soprastante tabella ci permette alcune valutazioni dal punto di vista pluviometrico. Si è complessivamente registrato un surplus di pioggia su tutta la regione lombarda. Su gran parte della regione il mese può essere classificato come piovoso. Per contro le Prealpi occidentali, leggi Varesotto e Canton Ticino (CH), il Valtellinese, la Valle Camonica ed il Bresciano hanno registrato precipitazioni complessivamente normali. La Lombardia centro-Occidentale ha registrato accumuli superiori alla norma da 50-100mm, mentre il surplus sulla Lombardia orientale è risultato inferiore ed è ovunque al di sotto dei 50mm.
A MI-S.Leonardo (1979-2008) in Novembre si sono avuti 15gg piovosi (media 9±4gg), con solo due annate con più episodi di maltempo nel 2002 (19gg) e nel 1996 (16gg). Abbiamo, inoltre, registrato 0gg con neve (media 0±1gg), fatto del tutto normale in Novembre, molto diverso fu il Novembre 1985 quando si ebbero addirittura 3gg nevosi. In 10gg abbiamo registrato la presenza della nebbia anche questo del tutto normale dato che la media 10±4gg. Questi brevi cenni statistici attestano la notevole attività ciclonica sulla nostra regione in questo mese di Novembre, concentrata in diversi episodi nella 1ª e nella 3ª decade. Fig.4 e 5 - Accumulo totale delle precipitazioni di NOVEMBRE e loro ammontare (in percentuale) rispetto alla media pluriennale (1968-1997) - elaborazione CPC-NOAA
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Fig.6 - Mese di Novembre 2009: carta delle isoiete - Elaborazione di B.Grillini Fonte rete meteorologica regionale CML Breve commento (a cura di G.Aceti):
La carta delle isoiete regionali presenta una distribuzione condizionata da un moderato surplus idrico segnatamente su alcune aree della fascia occidentale della regione e delle zone montuose, proprio come avvenuto nel Novembre 2008. La distribuzione delle precipitazioni è determinata da un flusso perturbato con blanda componente predominante da SSE. La level guide, in questo caso, rilascia il suo elevato apporto di umidità lungo i primi rilievi della Lombardia centro-occidentale e lungo gli altri contrafforti sopravvento a questo tipo di correnti (Bresciano e Pavese), pur portando precipitazioni significative un po’ ovunque.
Sono individuabili due aree di massimo: una prima estesa lungo le Alpi e le Prealpi che, con alcune eccezioni, si estende dal Lecchese (Valsassina) fino nel Bresciano (Val Trompia e Valle Camonica) ed una seconda in corrispondenza delle creste appenniniche tra Pavese e Piacentino (Valle Trebbia e Valle Staffora), con accumuli oltre 200-300mm. Massimi secondari si trovano sparsi a macchia di leopardo sulla Lombardia occidentale, e comprendono alcune aree della fascia pedemontana dal Novarese al Lecchese, alcune aree del Canton Ticino (CH) - vedi Sottoceneri e Bellinzonese, ed alcune zone dell’ovest milanese oltre al circondario della città di Pavia.
L’area di minimo delle precipitazioni interessa tutta la provincia centro-orientale di Mantova, sconfinando poi nel Basso Veneto e nel Modenese, con quantitativi di precipitazioni inferiori a 75mm. Un minimo secondario è identificabile, ancora una volta, sull’Alta Valtellina, con accumuli compresi tra 75-100mm.
Le serie storiche relative all’andamento termico e pluviometrico di NOVEMBRE in 7 località lombarde Cliccare sul nome della Stazione meteo per visualizzare i grafici delle temperature e delle precipitazioni Breve commento serie storiche di temperatura
Analizzando le serie storiche della temperatura si evidenzia che: Nessuna località presenta una tendenza significativa alla diminuzione della temperatura con l'andar del tempo. Varese, Ghedi e Olmo al Brembo presentano un andamento termico costante nel corso della serie storica. Como, Milano, Spessa e Brescia presentano una tendenza significativa all'aumento della temperatura con l'andar del tempo.
Breve commento serie storiche di precipitazione Analizzando le serie storiche delle precipitazioni si evidenzia che: Nessun località presenta una tendenza significativa alla riduzione delle precipitazioni col passar degli anni. Nessuna località presenta alcuna variazione significativa delle precipitazioni nel corso della serie storica. Varese, Como, Milano, Olmo al Brembo, Spessa, Brescia e Ghedi presentano una trend significativo all'aumento delle precipitazioni col passar degli anni. L'evoluzione meteorologica in cifre 1ª Decade Decade con valori termici al di sotto della norma in particolare per le temperature massime. --> media temperature minime: -1.4°C dalla media (nella norma) --> media temperature massime: -1.7°C dalla media (fredda) --> precipitazioni complessive a Milano: +63mm dalla media (molto piovosa)
- giorno 1 : L’area di alta pressione, presente su buona parte dell’Europa centro-occidentale, comincia ad indebolirsi per l’avvicinamento di una perturbazione di origine N-atlantica. Cielo nuvoloso su ovest Lombardia e maggiori schiarite ad Est; locali nebbie su media e bassa pianura. Quadro termico ancora mite soprattutto nei valori massimi, con valori in pianura compresi tra 13/15°C; le temperature minime oscillano in pianura tra 1/5°C all'Est e bassa pianura e tra 6/9°C su alta pianura e pedemontana occidentale.
- giorno 2 : L’ingresso della perturbazione di origine atlantica genera una profonda ciclogenesi sul Golfo di Genova: maltempo diffuso sulla nostra Regione associato ad un importante calo termico (le temperature massime calano mediamente di 4/5°C). Cadono mediamente su tutta la regione tra 20-50mm, più abbondanti sulla fascia centro-occidentale. L'ingresso di aria fresca N-atlantica porta ad un progressivo calo dello zero termico ed alle prime nevicate di stagione in montagna fin verso 1200-1300m di quota, con accumuli sulle Alpi fino a 15-20cm di neve fresca intorno a 1700-1800m di quota. Accumuli più significativi: Cassano d’Adda (MI) e Brusaporto (BG) 62 mm, Seregno (MB) 57 mm, Albese (CO) 53 mm, Barzago (LC) 52 mm.
- giorno 3 : L'allontanamento verso Est del minimo di pressione porta le ultime piogge entro la mattinata su Lombardia Est e aree limitrofe - accumuli più significativi S.Giovanni Lupatoto (VR) 11mm e Borgofranco (MN) 10mm - e favorisce una breve parentesi favonica in particolare su angolo occidentale della regione. Giornata progressivamente serena e luminosa, con temperature molto gradevoli: minime in pianura attorno a 1/5°C, massime comprese tra 13/16°C. Ulteriore calo termico in quota, con valori minimi bassi grazie al cielo sereno. Estremi di temperatura registrati: Trepalle (SO) –7,4°C, Livigno (SO) –5,8°C, S.Caterina Valfurva (SO) –5,3°C, Colere - Rif.Albani (BG) –3,7°C, Monte Guglielmo (BS) –3,0°C, Pizzo Arera (BG) –2,6°C, Ponte di Legno - Pezzo (BS) –2,4°C, Piani di Bobbio (LC) –1,2°C, Cunardo (VA) –0,5°C.
- giorno 4 : Lo scenario europeo continua ad essere dominato dalle correnti atlantiche; un'ampia conca depressionaria posizionata sull'Europa Occidentale (con perno sulla Gran Bretagna) continua ad inviare impulsi freschi ed instabili verso il bacino del Mediterraneo. Una debole perturbazione atlantica attraversa velocemente la Lombardia in mattinata, portando deboli precipitazioni sparse con accumuli piuttosto scarsi ed una nuova spolverata di neve in montagna oltre 1200-1400m di quota: Livigno (SO) 4cm. Clima fresco ma con temperature sostanzialmente in norma per il periodo: minime in pianura comprese tra 3/6°C e massime tra 9/12°C.
- giorno 5 : Situazione barica stazionaria. Giunge sulla nostra Regione una nuova perturbazione in un clima che, nel frattempo, si è fatto ancor più freddo (zero termico attorno a 1300m di quota nelle ore centrali del giorno, con -0,3°C ad 850hPa); quest'ultimo corpo nuvoloso porta precipitazioni diffuse su tutta la nostra Regione con un massimo sul Pavese - vedi Pavia 20mm. Da segnalare la ricomparsa della neve su Alpi, Prealpi e stavolta anche sull'Appennino Pavese fin verso 1000-1200m di quota, con accumuli generalmente contenuti entro 10 cm, ad es. Monte Guglielmo (BS) 8 cm. Temperature minime in diminuzione ed in pianura comprese tra 1/4°C e massime stazionarie.
- giorno 6 : La perturbazione entrata sulla nostra Regione produce i massimi effetti. Precipitazioni diffuse su tutto il territorio, con accumuli piuttosto omogenei e compresi tra 10-20mm, con punte più elevate su Bergamasco. Le temperature e lo zero termico risultano stazionari e la neve cade su Alpi, Prealpi e Appennino Pavese da 1000-1200m di quota; la coltre nevosa raggiunge 5-10 cm attorno a 1500m di quota per raggiungere punte fino a 50cm sui 2000m di quota. Accumuli più significativi: Zogno (BG) 33mm, Alzano Lombardo (BG) 30mm, Montecampione (BS) 26 mm, Campo Tartano (SO) 24 mm, Pavia 23 mm, Asola (MN) 21 mm.
- giorno 7 : Permane l’ampia area depressionaria sull’Europa Centrale; dopo un breve miglioramento del tempo in mattinata, con temperature minime in pianura tra 0/3°C e locali brinate. Nel corso della giornata sopraggiunge una nuova perturbazione, che causa un rapido peggioramento su tutta la regione. Accumuli più abbondanti su ovest regione (5-15 mm), e meno su Lombardia Est (1-5 mm). Nuove nevicate mediamente oltre 1300m di quota.
- giorno 8 : L’afflusso di aria artico-marittima dalla porta del Rodano determina la formazione di un minimo piuttosto profondo sul Tirreno settentrionale; la nostra Regione viene interessata dal ramo occluso della perturbazione con precipitazioni diffuse ed abbondanti e nuove nevicate sulle Alpi fin verso 800-1000m di quota. Cadono mediamente 20-30 mm su tutta le Regione e, per via del minimo sul Tirreno, gli accumuli più significativi si registrano su Pavese e Lodigiano (30-50 mm). Resta più riparata la Valtellina (0-10 mm). Temperature in diminuzione, con lo zero termico che si porta, nelle ore centrali del giorno, poco oltre 1300m di quota. I valori massimi in pianura sono mediamente compresi tra 7/9°C sulla parte occidentale della Regione, fino a 9/11°C sull’angolo orientale. Accumuli più significativi: Brallo di Pregola - Pregola (PV) 100 mm, Pavia 66 mm, Niviano (PC) 62 mm, Pontecurone (AL) 58 mm, Abbiategrasso (MI) 45 mm, S.Angelo Lodigiano (LO) 40 mm.
- giorno 9 : Ultime precipitazioni diffuse sulla nostra Regione ad esclusione della Valtellina, rimasta per lo più all’asciutto; precipitazioni che gradualmente cessano da Ovest con il lento allontanamento del minimo di pressione. Di fatto, ha termine il periodo perturbato ed instabile che ci ha interessato per diversi giorni. Temperature minime stazionarie mentre le massime aumentano di 2/3°C su tutta la regione, portandosi in pianura attorno a 10/12°C. Estremi di temperatura registrati nei valori minimi: Livigno (SO) –7,1°C, S.Caterina Valfurva (SO) –6,9°C. Nei valori massimi, giornata di ghiaccio oltre 1800m di quota - vedi Monte Guglielmo (BS) con massima ferma a –0,3°C.
- giorno 10 : Ultime precipitazioni in nottata su Est Lombardia, Veneto ed Emilia con accumuli di pochi millimetri ed allontanamento definitivo della perturbazione; lo sviluppo di un promontorio di alta pressione porta una giornata serena, limpida e luminosa su tutta la Lombardia. Temperature minime in diminuzione su ovest Regione, dove in pianura col cielo sereno si hanno mediamente 1/4°C, con locali brinate; temperature massime gradevoli, in pianura per lo più comprese tra 12/15°C.
2ª Decade Decade con valori termici al di sopra della norma sia per le temperature massime, che per le minime.--> media temperature minime: +2.7°C dalla media (mite) --> media temperature massime: +2.1°C dalla media (mite) --> precipitazioni complessive a Milano: -29mm dalla media (nella norma)
- giorno 11 : Un promontorio di alta pressione è in espansione sulla nostra Regione: giornata serena, limpida e luminosa. Deboli gelate al mattino, localmente anche in pianura; stazionarie e gradevoli le temperature massime. Estremi di temperatura registrati nei valori minimi: Livigno (SO) –10,1°C, S.Caterina Valfurva (SO) –9,6°C, Colere - Rif.Albani (BG) –4,7°C, Passo Croce Domini (BS) –4,6°C, Cunardo (VA) –2,4°C, Piani di Bobbio (LC) –2,1°C.
- giorno 12 : Si consolida l’Alta pressione e già si evidenzia un cuneo di alta pressione che dal N-Africa si affaccia verso l’Europa occidentale e l’Italia e che caratterizzerà il tempo per diversi giorni. Le temperature risultano in aumento e lo zero termico si riporta, nelle ore centrali del giorno oltre 2700m di quota. Giornata serena su tutta la Regione. Temperature ancora stazionarie, con alcune gelate fino in pianura nella notte. Estremi di temperatura registrati nei valori minimi: Livigno (SO) –10,3°C, S.Caterina Valfurva (SO) –9,9°C, Passo Croce Domini (BS) –4,7°C, Colere - Rif.Albani (BG) –3,8°C, Malpensa (VA) –3,0°C, Pellio Intelvi (CO) –1,7°C.
- giorno 13 : La robusta campana di Alta pressione di matrice sub-tropicale si posiziona ad Est della Lombardia; si instaura così un flusso di correnti S-occidentali calde ed umide a prevalente componente anticiclonica che provoca, soprattutto in pianura, estese formazioni di nubi basse accompagnate da locali pioviggini, senza accumuli significativi, e da foschia. Sulle Alpi il clima diviene mite e soleggiato e si assiste alla veloce fusione della neve caduta nei giorni precedenti.
- giorno 14 : Situazione barica stazionaria; sulla nostra Regione cielo coperto per nubi basse accompagnate da piogge e pioviggini diffuse in pianura, con accumuli contenuti entro 2-3mm. Cielo più sereno sulle Alpi. A livello termico si assiste ad un aumento dei valori minimi (in pianura mediamente compresi tra 7/9°C) ed una lieve flessione dei valori massimi (in pianura mediamente compresi tra 9/11°C), con scarsa escursione termica.
- giorno 15 : Situazione barica stazionaria; in pianura, piogge e pioviggini diffuse con accumuli contenuti entro 3-4mm. Cielo poco nuvoloso sulle Alpi. Ulteriore lieve aumento dei valori minimi e massimi con scarsa escursione termica.
- giorno 16 : L’ampio promontorio anticiclonico sul N-Africa continua a determinare sulla Lombardia un flusso di correnti in quota S-occidentali. In giornata si assiste all’ingresso di un modesto impulso umido marittimo, penetrato in Pianura Padana seguendo il letto delle correnti S-occidentali che delimita il margine della campana anticiclonica. Pioviggine diffusa con accumuli entro 1-2mm. Temperature in ulteriore lieve aumento; lo zero termico si porta fin verso 4000m nelle ore centrali del giorno, con temperature molto miti per il periodo soprattutto in quota.
- giorno 17 : Situazione sinottica sostanzialmente stazionaria. Nebbie e foschie piuttosto frequenti prevalentemente su Alta pianura e zone pedemontane dal Comasco al Bergamasco. Temperature in lieve aumento: minime in pianura comprese tra 9/11°C mentre le massime sono comprese tra 12/14°C, fino ad oltre 16°C sul fondovalle Valtellinese.
- giorno 18 : Situazione sinottica stazionaria: il promontorio anticiclonico sub-tropicale è esteso dal N-Africa fino sull’Europa Centrale. Cielo grigio su buona parte della pianura. Temperature stazionarie. Sull’Alta Valtellina, il leggero calo dello zero termico associato al particolare microclima riporta le temperature minime sotto zero oltre 1800m circa - vedi S.Caterina Valfurva (SO) –2,3°C.
- giorno 19 : Promontorio anticiclonico stazionario. Cielo grigio in pianura con nebbie sparse, segnatamente su media - alta pianura e zone pedemontane. Temperature stazionarie. Gelate oltre 1800m di quota sull’Alta Valtellina grazie al particolare microclima - vedi S.Caterina Valfurva (SO) -5.1°C e Livigno (SO) -3.0°C. Altre località in quota meno riparate ed incassate segnalano valori ben superiori - ad es. a 2000m di Pizzo Arera (BG) la temperatura non scende al di sotto +6,3°C.
- giorno 20 : Promontorio anticiclonico sub-tropicale sull’Europa centro-meridionale. Qualche banco di nebbia solo su Milanese e Pavese. Cielo grigio in pianura. Temperature stazionarie.
3ª Decade Decade con valori termici al di sopra della norma per le temperature massime, molto al di sopra della norma per le minime.--> media temperature minime: +4.8°C dalla media (molto mite) --> media temperature massime: +1.6°C dalla media (mite) --> precipitazioni complessive a Milano: +24mm dalla media (piovosa)
- giorno 21 : Situazione sinottica stazionaria. Qualche banco di nebbia su Lombardia Ovest, ancora una volta soprattutto sull’alta pianura e sulla fascia pedemontana per uno strato nebbioso posizionato attorno a 400m di quota. Temperature stazionarie, ancora molto elevate in quota.
- giorno 22 : L'alta pressione presente sull'Italia da diversi giorni si indebolisce a causa di una debole perturbazione che attraversa la regione alpina e che porta alcune piogge o pioviggini sulla parte meridionale e centro-orientale della Lombardia. Accumuli poco rilevanti (entro 2-3mm). Tale perturbazione pone fine alla fase calda, con diminuzione generalizzata delle temperature che tornano mediamente sotto +10°C in pianura nei valori massimi. Calo termico anche in quota con lo zero termico che si porta attorno a 2100m nelle ore centrali del giorno.
- giorno 23 : Si allontana definitivamente la debole perturbazione giunta ieri, portando ancora qualche pioggia o pioviggine segnatamente sulla fascia orientale con accumuli contenuti (entro 2-3 mm); la presenza in quota di un flusso di correnti occidentali favorisce condizioni prevalentemente soleggiate sulla fascia alpina e prealpina, mentre sul resto della pianura cielo grigio, foschie e nebbie piuttosto diffuse in particolare su alta pianura e pedemontana occidentale. Temperature minime in pianura comprese tra 5/8°C, mentre le massime oscillano tra 9/13°C. In quota si torna sotto zero diffusamente nei valori minimi oltre 1800m di quota.
- giorno 24 : Si riaffaccia sulla nostra regione un'area anticiclonica da ovest. In quota la situazione si stabilizza, con tempo abbastanza soleggiato, mentre alle basse quote prevalgono di nuovo cieli grigi, nebbie e foschie. Temperature stazionarie.
- giorno 25 : Area anticiclonica sulla nostra Regione, sia in quota che al suolo. In montagna tempo abbastanza soleggiato mentre alle basse quote prosegue la fase con estese coperture di nubi basse, nebbie e foschie. Locali episodi di pioggia o pioviggine. Temperature stazionarie.
- giorno 26 : Una blanda perturbazione atlantica attraversa la regione Padano-alpina, portando ovunque molte nubi e cieli coperti. Precipitazioni per lo più deboli; si accumulano pochi millimetri all'Ovest, fino a 10-15mm all'Est - vedi Pozzolengo (BS) 19 mm. Si rivede la neve in quota oltre 1800-2000m, pur senza accumulo. Scarsa escursione termica con temperature minime in pianura mediamente attorno a 7°C e massime stazionarie attorno a 9°C.
- giorno 27 : Le correnti in quota si dispongono progressivamente da SW, attivate da una profonda depressione che avanza dal vicino Atlantico. Cielo per lo più nuvoloso, con alcune deboli piogge o pioviggini sparse, ma senza accumuli significativi (entro 2-3 mm). Spolverata di neve oltre 1600-1700m di quota. Le temperature risultano stazionarie nei valori minimi ed in leggero aumento nei valori massimi.
- giorno 28 : A seguito dell’avvicinamento della vasta struttura depressionaria atlantica, correnti da SW interessano il N-Italia; cielo grigio con nebbie su Pavese e Milanese, mentre sul Mantovano ed in Emilia si registrano deboli piogge. Temperature minime in lieve diminuzione, massime stazionarie.
- giorno 29 : L’avvicinamento della profonda saccatura atlantica, con perno tra Francia e Spagna, convoglia intense correnti meridionali cariche di umidità verso le Alpi. Abbondanti precipitazioni, soprattutto sul centro-ovest e sulle zone montuose, e neve abbondante in montagna anche a quote medie. Cadono mediamente 40-60 mm su Nord-Ovest (province di Varese, Como e Canton Ticino); accumuli che decrescono spostandosi verso Est, fino a 5-20 mm dell’angolo S-orientale (Cremonese e Mantovano). Temperature minime in pianura comprese tra 6-8°C e massime oscillanti tra 8-10°C, più alte sull’angolo S-orientale, meno riparato rispetto ai venti meridionali (sul Mantovano circa 13°C). Neve abbondante da 1300-1500m di quota. Accumuli più significativi: Zerba (PC) 97 mm, Cremeno (LC) e Cabbio (TI-CH) 90 mm, Brallo di Pregola - Pregola (PV) 76 mm, Cadorago (CO) 73 mm, Carnago (VA) e Invorio Inferiore (NO) 67 mm, Montecampione (BS) 66 mm.
- giorno 30 : Il transito del vasto e profondo sistema depressionario di origine Atlantica determina un rinforzo delle correnti meridionali sul N-Italia con raffiche fino a 127 km/h, registrati al Pizzo Arera(BG). Forti precipitazioni sulla Lombardia, a carattere nevoso oltre 1500-1700m di quota, a quote anche inferiori su Alta Valtellina (più riparata rispetto alle correnti meridionali). A livello termico, sul Mantovano la colonnina si spinge fino a 17°C; al contrario l’estremo NW e l’Oltrepò Pavese, per buona parte riparati dai venti di Ostro e Scirocco vedono temperature massime oscillanti attorno a 9/11°C. Cadono mediamente altri 50-80 mm su NW (province di Varese, Como, Lecco e Canton Ticino) per poi diminuire spostandosi verso est, fino ai 5-15 mm dell’angolo S-orientale (Cremonese e Mantovano); accumuli molto significativi su tutta la Valtellina e, più in generale, su Alpi e Prealpi per l’effetto di sbarramento. Accumuli più rilevanti: Roncobello (BG) 225 mm, Montecampione (BS) 207 mm, Barzio (LC) 184 mm, Cremeno (LC) 166 mm, Campo Tartano (SO) 149 mm, Massimeno (TN) 125 mm, Cunardo (VA) 119 mm, Brallo di Pregola - Colleri (PV) 116 mm, Sondrio (SO) 108 mm, Bellagio (CO) 107 mm, Civo (SO) 103 mm, Bignasco (TI-CH) 102 mm, Valbondione - Rif.Curò (BG) 101 mm. Accumuli nevosi più significativi: Madesimo (SO) 85 cm, Fraciscio (SO) 65 cm, Nara-Cancorì (TI-CH) 59 cm, Livigno (SO) 50 cm, Oga (SO) 45cm, S.Caterina Valfurva (SO) 40 cm, Bormio (SO) 30 cm, Valbondione - Rif.Curò (BG) 26 cm.
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