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.: Lunedì 25 novembre 2024
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B. Grillini, M. Dei Cas |
2013 |
OTTOBRE 2013: ABBASTANZA MITE, MA DECISAMENTE PIOVOSO Ottobre 2013 è stato un mese dal clima globalmente abbastanza mite, sia pure caratterizzato da un andamento bipolare del campo termico: una prima parte del mese caratterizzata da temperature al di sotto della media stagionale, a cui si sono succeduti oltre quindici giorni con valori costantemente al di sopra della media. Decisamente abbondante l'accumulo pluviometrico, a causa dell'assenza di quella figura stabilizzante di alta pressione che aveva caratterizzato le ultime recenti annate, quando per un periodo relativamente lungo si respirava l'aria della tipica ottobrata. Il minimo relativo di questa iniziale fase fredda è stato raggiunto a cavallo della seconda decade, con la prima irruzione di aria artica marittima della stagione che ha dato origine ad una profonda depressione associata a piogge diffuse tra l'area pedemontana e prealpina, e neve a quote insolitamente basse per il periodo. L'instabilità correlata alla presenza del vortice di aria fredda si è lentamente esaurita attorno alla metà del mese, dando spazio a correnti nord-occidentali asciutte e miti con effetti favonici ed aria straordinariamente limpida. La temporanea rimonta di un'onda di alta pressione di stampo subtropicale ha poi favorito una fugace ottobrata, con le uniche due-tre giornate di autentico bel tempo. La terza decade di Ottobre è stata invece caratterizzata da ripetuti episodi di maltempo autunnale, che ha visto come protagonista l'approfondirsi di un canale depressionario sul Mediterraneo centro-occidentale: l'arrivo di masse d'aria umide e potenzialmente instabili sospinte da intense correnti meridionali, ha favorito una pluviometria spiccatamente importante a ridosso delle Prealpi per azione di sbarramento orografico e più generalmente una fase di severo maltempo su tutto il centro-nord italiano, ed in particolare sulle coste tirreniche. Il mese si è chiuso infine con il dominio di un vivace afflusso occidentale semiondulato dall'Atlantico, con clima mite e spiccatamente variabile caratterizzato anche da qualche rapido passaggio temporalesco. | Ottobre 2013 - Temperatura ad 850 hPa e confronto vs media trentennale 1981-2010. FONTE: www.weather.uwyo.edu - Elaborazione di Bruno Grillini. N.B. Il grafico mette in evidenza gli scambi di calore in bassa troposfera, con ripercussioni poi sulla temperatura media al suolo nel corso del mese. | TEMPERATURE La presenza di numerose giornate con cielo coperto o molto nuvoloso ha contribuito ad attenuare l'escursione termica media su tutta la Regione. Di conseguenza le temperature medie dell'Ottobre 2013 sono di 1/2°C superiori alla media riferita alle ultime annate, mentre gli estremi massimi sono vicini alla media o leggermente al di sotto. L'andamento delle temperature minime - in questo mese che rappresenta una fase di transizione tra il semestre caldo e quello freddo - si presenta ancora con i connotati estivi: il freddo ha una distribuzione altimetrica, con le temperature che calano (in media 10/12 °C) risalendo dall'alta pianura all'area collinare della Brianza e nelle vallate del Varesotto. Nel Catino Padano non si osserva ancora quel raffreddamento notturno da irraggiamento, tipico delle nottate invernali. Le prime inversioni termiche iniziano a farsi sentire nei solchi vallivi incassati nell'orografia alpina: tipico l'esempio della media Valtellina - dove a prescindere dall'altimetria i termometri toccano gli 8/9 °C - ed in generale in Valchiavenna, nel Sopraceneri, nelle vallate del Bergamasco ed in Valcamonica. | Ottobre 2013 - Media delle temperature minime in Lombardia su base delle stazioni della rete CML - Elaborazione di Bruno Grillini. | Dai connotati tardo-estivi anche l'andamento delle temperature massime: più fresca l'area pedemontana collinare e le vallate prealpine con estremi medi compresi tra 15 e 17°C. Più calda in generale la Pianura Padana, con graduale crescita lungo la direttrice nord-ovest/sude-est fino a toccare valori che superano i 19°C nelle zone limitrofe dell'Emilia. Per meglio spiegare questo scarto termico si potebbe ipotizzare il contributo di una nuvolosità più consistente a ridosso delle Prealpi in situazioni di Stau nel caso di correnti provenienti dai quadranti orientali o meridionali: in queste situazioni la bassa pianura gode di qualche occhiata in più di sole, tale da favorire una più pronta ripresa delle temperature pomeridiane. | Ottobre 2013 - Media delle temperature massime in Lombardia su base delle stazioni della rete CML - Elaborazione di Bruno Grillini. | PRECIPITAZIONI Ottobre 2013 è risultato un mese particolarmente piovoso su tutta la Lombardia, a causa del succedersi di eventi perturbati fatta eccezione alla prima settimana del mese. Le piogge si sono concentrate in particolare nell'area prealpina: dall'Alto Varesotto, ai Monti del Garda con punte di oltre 400 mm mensili in Alta Valcamonica ed in generale valori compresi tra i 300-400 mm su tutta l'area orobica ed in Valchiavenna. Questa tipica distribuzione delle isoiete in autunno non ci sorprende affatto: in questo mese, come pure in Novembre, sono frequenti infatti le situazioni perturbate caratterizzate da un afflusso meridionale sostenuto che trasporta quantità di vapore ed energia a ridosso delle Prealpi. Lungo i primi contrafforti montuosi le correnti trovano uno sbarramento (Stau) e le precipitazioni divengono particolarmente abbondanti e persistenti, con accumuli che in poche ore possono raggiungere valori davvero ragguardevoli. Questo è quanto accaduto ad esempio nel corso della terza decade del mese, con l'istarurarsi di un canale depressionario sul Mediterraneo centro-occidentale. Da segnalare poi precipitazioni oltre la norma (in media 200 mm) sulle Alpi, ed in particolare in Alta Valtellina: questo per il contributo importante del vortice depressionario alimentato dalla prima irruzione artico-marittima della stagione, con un processo di occlusione fredda in lenta evoluzione e la conseguente residua instabilità che si è protratta per alcuni giorni a seguire. La Pianura Padana ha registrato una piovosità relativamente più scarsa, ma sempre elevata rispetto alla media con valori distribuiti tra i 50-150 mm. La forbice è in questo caso piuttosto ampia e soprattutto possiamo osservare una "distribuzione a bande" nella mappa sottostante: questo per il contributo importante di quelle linee temporalesche innescatesi nel Catino Padano a causa della convergenza di masse d'aria più umida ed instabile, con impulsi più asciutti in caduta dai rilievi. | Ottobre 2013 - Accumuli complessivi di precipitazioni registrate in Lombardia su base delle stazioni dalla rete CML - Elaborazione di Bruno Grillini |
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