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.: Lunedì 25 novembre 2024
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B. Grillini, G. Aceti |
2015 |
FEBBRAIO 2015: TEMPERATURE IN NORMA E PRECIPITAZIONI SIGNIFICATIVE Febbraio 2015 si è presentato sul nostro territorio con temperature che hanno oscillato attorno ai valori medi attesi per il mese in questione; dal punto di vista precipitativo, il mese ha visto precipitazioni significative su buona parte del territorio, con alcuni episodi nevosi sia al piano che in montagna. In termini generali, il mese ha fatto registrare temperature attorno ai valori medi attesi per il periodo, pur se non si sono registrate irruzioni fredde particolarmente significative; eloquente in tal senso il grafico sottostante che, evidenziando gli scambi di calore in bassa troposfera (ad 850 hpa), mostra come durante il mese, dopo una iniziale fase significativamente sotto media ed una successiva fase significativamente sopramedia, tutta la seconda metà del mese ha visto i valori termici oscillare attorno ai valori medi per febbraio. Più in dettaglio, il mese è iniziato all’insegna del bel tempo sul nostro territorio. Infatti, a livello sinottico, l’Europa era interessata da una profonda ed estesa struttura depressionaria con perno sul mare del Nord e con correnti orientate dai quadranti nord-occidentali; il nostro territorio risultava così protetto dall'arco alpino, che offre una "barriera" alle correnti nord-occidentali; correnti che sono così giunte sulla Lombardia relativamente asciutte e stabili. Dal giorno 3 al giorno 7 invece, l'ingresso di una profonda saccatura colma di aria molto fredda in quota proveniente dalla Groenlandia orientava le correnti sul nostro territorio da meridione. La spira perturbata ad essa collegata ha avvolto gran parte dell'Italia e del nostro territorio; in Lombardia le precipitazioni più copiose (nevose fino al piano) si sono concentrate tra le province di Brescia, Cremona e Mantova, con accumuli anche superiori ai 100 mm. La decade terminava col bel tempo dato l'ingresso di correnti settentrionali più asciutte e dal successivo strutturarsi di una struttura anticiclonica. La seconda decade è iniziata all’insegna del bel tempo data la presenza di una struttura anticiclonica ad Omega centrata prima sul Regno Unito e che si è poi estesa verso oriente, arrivando ad abbracciare gran parte dell'Europa centro-meridionale. Tra il giorno 13 ed il giorno 16 del mese, l'arrivo di una perturbazione atlantica dalle isole britanniche ha portato un diffuso e significativo peggioramento del tempo sul nostro territorio, con la neve che è tornata ad imbiancare fino a quote collinari e, localmente, anche a quote di pianura, principalmente su Varesotto, Comasco, Lecchese e bassa-media Valtellina. Negli ultimi giorni della decade il tempo è tornato a ristabilirsi sulla nostra regione grazie all'espansione dell’ alta pressione delle Azzorre verso est che, a fine decade, si estendeva tra la penisola Iberica e la Russia, interessava gran parte del territorio Europeo e quindi la nostra regione. La terza decade è stata contraddistinta, sul nostro territorio, da due fasi ben distinte. Una prima fase, ad inizio decade, che ha visto l'alta pressione cedere il passo ad una profonda saccatura atlantica, che ha portato un significativo guasto del tempo sulla Lombardia con piogge abbondanti e nevicate copiose oltre i 600-700 m. di quota (a quote poco inferiori solo sull’estremo nord-ovest regione e sulla Valtellina). Dal giorno 23, e fino alla fine del mese, il tempo sul nostro territorio è invece risultato spiccatamente atlantico, pur senza precipitazioni degne di nota, con un'alternanza continua tra fasi soleggiate e fasi nuvolose dovute al passaggio di alcune perturbazioni, che hanno colpito principalmente i paesi dell'Europa centrale sfiorando solo marginalmente la nostra regione, interessata spesso da venti di föhn. | Febbraio 2015 - Temperatura ad 850 hPa e confronto vs media trentennale 1981-2010. FONTE: www.weather.uwyo.edu - Elaborazione di Bruno Grillini. N.B. Il grafico mette in evidenza gli scambi di calore in bassa troposfera, con ripercussioni poi sulla temperatura media al suolo nel corso del mese. | TEMPERATURE Febbraio 2014 è stato caratterizzato da temperature globalmente attorno alla media stagionali ; riferite alle medie del trentennio 1961-90 (medie trentennali riferite ai principali aeroporti Lombardi e ai dati di Meteosvizzera per la regione Elvetica). Lo scarto è risultato leggermente negativo sui rilievi (generalmente entro -1 °C), e questo in linea con quanto emerso in quota in libera atmosfera (temperature medie ad 850 hpa che mostrano valori termici, rispetto alle medie di riferimento, leggermente sotto media), mentre al piano lo scarto diviene leggermente positivo (entro +1 °C). Questo verosimilmente perché al piano le freddi correnti settentrionali che piuttosto frequentemente hanno interessato il nostro territorio nel mese di febbraio sono rimaste “fredde ed umide” in quota e sui rilievi (soprattutto quelli più settentrionali) mentre tali correnti si sono spesso presentate sotto forma di föhn (e quindi più miti) al piano. | Febbraio 2015 - Anomalia delle temperature minime e massime rispetto al trentennio 1961-'90. FONTE: dati del Servizio Meteorologico AM e di Meteosvizzera. Elaborazione di Bruno Grillini. | La carta climatica della distribuzione delle temperature minime di Febbraio evidenzia valori non lontani da quanto atteso per il periodo su tutta la regione, con uno scarto leggermente positivo, compreso tra 0 e + 1 °C, sulla fascia di pianura mentre risulta leggermente negativo, entro i -0,5 °C, sui rilievi Alpini. La distribuzione delle isoterme vede il fresco mattutino con una componente altimetrica, con valori più freschi quindi in collina e nelle vallate Alpine e Prealpine. Sono poi presenti sia una componente ovest -> est, con valori più freschi sull’ovest della regione in lento e progressivo rialzo progredendo verso est, che nord->sud, con quindi i valori che, in pianura, risultano normalmente più bassi sulla bassa pianura (segnatamente nella fascia centrale, in questo caso anche grazie alle temperature registrate per alcuni giorni dopo l’abbondante nevicata su tali aree occorsa a metà della prima decade; infatti, il suolo abbondantemente innevato ha favorito un irraggiamento significativo notturno e quindi, per alcuni giorni, temperature minime molto basse). Le zone più miti, con valori medi oltre i 3 °C, li ritroviamo su buona parte delle aree rivierasche lacustri e su alcune aree urbane di alcuni capoluoghi provinciali (Milano e Brescia); valori localmente più elevati, oltre i 4 °C, li ritroviamo su piccole aree lacustri del lago di Garda e nell’area urbana Milanese. Le temperature più fresche (con temperature comprese tra -1/-2 °C) le troviamo su aree dell’Alta pianura occidentale, su parte della vallate Alpine e Prealpine (compresa la media e alta Valtellina) e su buona parte della bassa pianura centrale. Su piccole aree di tali territori le isoterme mensili risultano comprese tra -2/-3 °C. | Febbraio 2015 - Media delle temperature minime in Lombardia su base delle stazioni della rete CML - Elaborazione di Bruno Grillini. | Il campo termico dei valori massimi del mese di Febbraio ci mostra, in linea con i valori minimi, condizioni climatiche attorno a quanto normalmente osservato nel periodo in questione su tutta la regione, con uno scarto leggermente positivo, compreso tra 0 e + 1 °C, sulla fascia di pianura lombarda mentre risulta leggermente negativo (entro i -1,0 °C) sui rilievi Alpini e sulla pianura Piacentina. La distribuzione delle temperature mostra un gradiente sud -> nord, con valori in lenta ascesa progredendo dalla fascia di medio-bassa pianura (segnatamente centro-occidentale) verso l’alta pianura. Il tutto è spiegabile dal fatto che, seppure meno che in anni passati, nei periodi di alta pressione al piano sono talvolta comparse nebbie o nubi basse mentre, progredendo verso i rilievi, l’alta pressione favoriva più frequentemente bel tempo e clima mite. Gli estremi più miti (con isoterme oltre i 9 °C) li ritroviamo su buona parte della fascia di pianura occidentale ed orientale, oltre che su buona parte della fascia pedemontana oltre che attorno alle principali aree lacustri (su piccole aree di queste ultime i valori medi superano i 10 °C). Le aree un po’più fresche (con isoterme attorno a 7-8 °C) li ritroviamo su parte delle vallate prealpine e su parte della medio-bassa pianura (sull’estrema fascia occidentale e meridionale del Pavese le isoterme risultano comprese tra 6/7 °C).
| Febbraio 2015 - Media delle temperature massime in Lombardia su base delle stazioni della rete CML - Elaborazione di Bruno Grillini. | PRECIPITAZIONI La carta delle isoiete regionali mostra un quadro precipitativo che evidenzia, su tutto il territorio ad eccezione dell’estrema fascia sud-occidentale del Pavese e di buona parte dei rilievi Prealpini e soprattutto Alpini, accumuli mensili piuttosto significativi per il mese in quesitone, e che hanno oscillato tra i 100 ed i 200 mm, frutto delle 9 perturbazioni che ci hanno interessato nel corso di febbraio. Da segnalare poi come parte delle precipitazioni sia avvenuta, anche al piano, sotto forma di neve. Gli accumuli più significativi, con accumuli mensili compresi tra 150 e 200 mm, li ritroviamo sull’angolo nord-occidentale del territorio (Varesotto e Comasco occidentale), su buona parte della bassa pianura e su piccole aree di Bergamasco e Bresciano. Su una piccola area nella parte centrale della provincia Varesina e su un’area a cavallo tra Cremonese, Mantovano e del confinante Parmense gli accumuli mensili superano i 200 mm. L’area con minori precipitazioni, con accumuli al di sotto dei 25 mm mensili (e su una piccola area anche inferiori ai 10 mm/mensili) interessa buona parte dell’Alta Valtellina. | Febbraio 2015 - Accumuli complessivi di precipitazioni registrate in Lombardia su base delle stazioni dalla rete CML - Elaborazione di Bruno Grillini. | La carta della neve cumulata a livello regionale evidenzia accumuli nevosi piuttosto significativi su buona parte dei rilievi Prealpini ed Alpini (Valchiavenna in modo particolare) per la normale componente altimetrica; i dati in nostro possesso risultano però parzialmente incompleti e non è stato così possibile rilevare la neve cumulata nel corso del mese per una parte dei rilievi Prealpini centro-orientali e dell’Appennino. Accumuli più modesti sulle zone pianeggianti, più significativi sulla pianura Varesina (dove le precipitazioni sono risultate nevose anche negli episodi della seconda e, almeno in parte, della terza decade del mese) e su buona parte della medio-bassa pianura centro-orientale (qui grazie alle abbondanti precipitazioni nell’episodio occorso a metà della prima decade che ha portato 20-50 cm di neve). Gli accumuli più significativi, con oltre 100 cm di neve cumulata nel mese, hanno interessato località oltre i 1000 m di quota in Valchiavenna e su una striscia delle Prealpi Comasche nel Triangolo Lariano. In montagna comunque su buona parte dei rilievi Prealpini sono caduti tra 50 e 100 cm di neve . Su buona parte della pianura, gli accumuli nevosi risultano compresi tra 10/20 cm di neve; accumuli mensili inferiori ai 10 cm li troviamo su buona parte della pianura Pavese e Milanese, su buona parte delle rive lacustri regionali (per via della solita azione mitigatrice dei laghi), sulla parte pianeggiante della Valtellina e della Val Camonica ed infine sulla fascia più orientale della pianura Bresciana e Mantovana; sull’area Gardesana e sull’estrema fascia orientale Mantovana non si sono registrati accumuli nevosi. | Febbraio 2015 - Accumuli complessivi di neve registrate in Lombardia su base delle stazioni dalla rete CML - Elaborazione di Bruno Grillini. N.B. – I dati in nostro possesso risultano però parzialmente incompleti e non è stato così possibile rilevare la neve cumulata nel corso del mese per una parte dei rilievi Prealpini centro-orientali e dell’Appennino. |
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