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.: Venerdì 22 novembre 2024
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B. Grillini, M. Dei Cas |
2016 |
TEMPO PIU' DINAMICO, CON TEMPERATURE IN CALO E QUALCHE PRECIPITAZIONE Grandi manovre sullo scacchiere europeo hanno condotto già a nei giorni a cavallo tra il vecchio ed il nuovo anno ad una decisa instabilizzazione del vortice polare ed una poderosa colata di aria artica che però ha interessato solo l'Europa dell'Est, e che comunque ha finalmente aperto le porte alle correnti atlantiche sull'Europa Centro-Occidentale. La prima decade di gennaio è stata quindi caratterizzata dal passaggio di ben sette perturbazioni atlantiche intervallate da fugaci intervalli di alta pressione: il tipico flusso semizionale caratterizzato da alternanza di fasi piovose e soleggiate, in un contesto complessivamente mite. Le temperature in quota (come si nota dal grafico sottostante) si sono finalmente riportate su valori consoni a quelli del periodo, con le oscillazioni tipiche che scandiscono i passaggi perturbati. La neve è finalmente tornata sulle Alpi, seppure in modo molto parsimonioso e con carattere spicattamente altimetrico; in pianura neve mista a pioggia piuttosto coreografica concomitante il passaggio delle prime due perturbazioni dell'anno, poi inesorabile innalzamento del limite delle nevicate. Più caratteristico invece quanto accaduto invece nel corso della seconda decade, che ha visto l'unica irruzione fredda degna di nota in tutto l'inverno! Una vera e propria colata di aria artica continentale ha interessato ancora l'Europa dell'Est, ma questa volta ha lambito l'Italia, portando una vera e propria fase invernale limitatamente alle regioni del medio/basso Adriatico. Sulla Lombardia l'irruzione fredda si è manifestata sottoforma di forti venti di Föhn, ed è risultata più sensibile in una prima fase sulle Alpi; poi il freddo si è sedimentato nei bassi strati con diffuse gelate in pianura e consolidamento del tipico cuscino di aria fredda, che purtroppo non è stato "sfruttato" da alcun passaggio perturbato. La terza decade del mese ha infatti rivisto un perentorio ritorno dell'alta pressione subtropicale che ha letteralmente cancellato l'unico episodio freddo degno di nota dell'inverno, con una fase spiccatamente più mite proprio in corrispondenza dei "Giorni della Merla". Le piogge e soprattutto la neve è tornata a latitare sulle Alpi, con forti disagi nelle nostre stazioni sciistiche, solo in parte colmate come vedremo dal ben più genereso mese di Febbraio. | |
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