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.: Venerdì 22 novembre 2024
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B. Grillini, G. Aceti |
2016 |
VARIABILE, MITE E PIOVOSO
Dopo che gli ultimi tre mesi sono risultati miti e tra i più asciutti degli ultimi decenni sulla nostra regione, febbraio 2016 ha mostrato maggiore variabilità e dinamicità e livello meteorologico, con diversi episodi perturbati che hanno portato precipitazioni piuttosto abbondanti un po’ su tutto il territorio, in un contesto sempre mite invece a livello termico. Dal punto di vista precipitativo, il mese ha quindi visto precipitazioni piuttosto abbondanti su tutta la regione. A livello di temperature si sono registrate anche nel mese in questione temperature ben superiori alle medie del periodo. Eloquente in tal senso il grafico sottostante che, evidenziando gli scambi di calore in bassa troposfera (ad 850 hpa) mostra come, durante il mese, si siano osservate 2 importanti irruzioni calde (con scarti arrivati in entrambi i casi oltre i +10 °C da quanto normalmente atteso) mentre buona parte del resto del mese ha visto oscillazioni contenute attorno alle medie del periodo o poco superiori. Lo scarto medio rispetto al trentennio 1981/2010 risulta di di +1,8 °C. Più in dettaglio, febbraio è esordito all’insegna del bel tempo, con temperature decisamente miti in montagna e in collina a seguito dell’influenza di un robusto anticiclone di matrice sub-tropicale sul nostro territorio; in pianura invece clima più fresco a seguito dell’inversione termica, con alcune nebbie. Già dal giorno 3 però il tempo mutava: fredde correnti da nord-ovest impattavano lungo i crinali alpini portando rovesci e temporali sparsi, seguiti da intensi venti di föhn. La seconda parte della decade ha invece visto l’influenza sul nostro territorio di una profonda depressione centrata tra Islanda e Isole Britanniche, che ha sospinto umide correnti atlantiche sull’Italia con l’ingresso di 2 piovose perturbazioni che hanno interessato la nostra regione. La seconda decade ha esordito sul nostro territorio sempre all’insegna del tempo a tratti perturbato , per via di una vasta area depressionaria sul Mediterraneo con il minimo di pressione principale posizionato sulla Sardegna; la configurazione sinottica di questo periodo ha favorito precipitazioni principalmente sulle province meridionali ed orientali della regione. La decade si conclude col ritorno di tempo stabile e mite a seguito di una ripresa delle velocità zonali nell'area nord Atlantica, che ha spinto nuovamente l'Anticiclone delle Azzorre sul nostro territorio, fino al transito di un caldo promontorio nord africano. La terza decade ha visto per buona parte del periodo tempo grigio e uggioso, prima per l’influenza di un'area depressionaria posizionata tra Francia e Penisola Iberica, e poi per un debole vortice di bassa pressione che ha interessato principalmente l'Italia centrale, e che ha portato pochi fenomeni sul nostro territorio. Il mese infine si conclude all’insegna del maltempo, con la nostra regione che veniva interessata da un vero e proprio
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