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.: Venerdì 22 novembre 2024
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B. Grillini, G. Aceti |
2017 |
PRIMAVERILE Aprile 2017 è risultato un mese “dicotomico” mostrando 2 fasi nettamente contrapposte, sia in termini di temperature che in termini di precipitazioni. Mese caldo e piuttosto asciutto nella prima metà; piuttosto freddo e piovoso negli altri 15 giorni, segnatamente negli ultimi giorni di aprile. A fine mese le precipitazioni, anche abbondanti, e il freddo hanno riportato la neve in montagna, anche a quote basse, e si è così osservata al 30 aprile una copertura nevosa su tutti i rilievi ben superiore rispetto a quanto osservato nella stagione invernale. A livello pluviometrico, il mese ha visto precipitazioni globali non particolarmente abbondanti sulla fascia pianeggiante; piogge un po’ più significative, pur se al di sotto di quanto atteso per il mese di aprile (tra i più piovosi dell’anno) sulla fascia pedemontana e sui rilievi Alpini e Prealpini. A livello termico, si sono registrati valori medi di temperature superiori alle medie del periodo. Come già anticipato all’inizio però, il valore medio per il mese di aprile risulta poco significativo dato che il clima è risultato molto mite e con valori ben oltre le medie del periodo nella prima metà del mese (con scarti fino a 6/8 °C dai valori di riferimento) mentre la seconda metà del mese ha visto i valori tornare in norma e risultare spesso sotto-media, con picchi fino a 5/7°C al di sotto di quanto normalmente atteso. Eloquente in tal senso il grafico sottostante, che evidenzia gli scambi di calore in bassa troposfera (ad 850 hpa); lo scarto medio mensile rispetto al trentennio 1981/2010 risulta globalmente di +1,3 °C. Più in dettaglio, il mese inizia all’insegna di una certa variabilità pur in un contesto prevalente di bel tempo; giornate quindi per lo più serene o poco nuvolose, contraddistinte di tanto in tanto da alcuni brevi rovesci e temporali sparsi; il tutto a seguito della marginale influenza di una "goccia fredda" sul Mediterraneo centro-occidentale che ha richiamato blande correnti instabili sulla nostra regione. La seconda parte della decade trascorre invece all’insegna del tempo per lo più stabile e soleggiato a seguito dell’influenza anche sulla Lombardia di un campo di alta pressione, presente su buona parte dell'Europa centro-occidentale; solo il giorno 10 si registra un leggero e temporaneo cedimento dell’alta pressione a seguito dell’avvicinarsi di una struttura depressionaria al centro Europa, con qualche rovescio o temporale lungo l’area alpina, prealpina e di alta pianura. La seconda decade si apre, a livello sinottico, con una parziale rimonta anticiclonica sull’Europa occidentale; condizioni quindi di stabilità al centro-nord Italia e sulla Lombardia, con solo rare, brevi e isolate precipitazioni sui rilievi. Solo a metà mese, tra il sabato Santo e la giornata di Pasqua, la coda di una perturbazione raggiunge la Lombardia e porta precipitazioni anche temporalesche un po’ più organizzate dai settori prealpini verso le pianure, pur se con accumuli piuttosto modesti. Gli ultimi giorni della decade vedono invece un radicale cambio del quadro sinottico su scala Europea. Una
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