Luca Dal Bello / Livio Perego
LA SERIE CLIMATICA ULTRACENTENARIA
DI NOVARA (1875 – 2022)
Vista di Novara verso la cupola di San Gaudenzio, il 4 dicembre 2020, al termine di una nevicata da 9 cm
STATO DELLA SERIE
PREMESSA
Novara ha una buona tradizione di osservazioni meteorologiche. A differenza di luoghi che possono fregiarsi di una “centennial observing station”, nella città gaudenziana si sono avvicendati diversi osservatori, i quali si sono talora sovrapposti per certi periodi.
La mia ricerca è il frutto di un lavoro di raccolta dati sistematica, durata un intero biennio, e condotta con la consultazione di numerose fonti, di seguito specificate. Ringrazio personalmente la Società Meteorologica Italiana, e in particolare il dott. Daniele Cat Berro per la gentile assistenza.
I dati sono stati tutti ordinati cronologicamente, digitalizzati su un foglio di calcolo, e sono disponibili a partire dall'anno 1875 ai giorni nostri, in modo completo dal 1 gennaio 1891.
La serie di Novara risulta significativa anche per l’area lombarda di pianura più occidentale, per le evidenti affinità topoclimatiche, e spero di fare cosa gradita nel mettere a disposizione del Centro Meteorologico Lombardo i grafici risultanti dalle elaborazioni della banca-dati in mio possesso. Nel presente contributo sono dunque riportati gli andamenti ultrasecolari di: temperature medie annue, temperature medie stagionali, precipitazioni annue, accumulo nivometrico dell’anno idrologico.
NB: A causa della differenza di altezza dei sensori degli osservatori che si sono avvicendati, la serie potrebbe contenere lievi disomogeneità nei dati puntuali di temperatura, in particolare attorno agli anni Sessanta e Settanta del Novecento. Le temperature medie annue, al contrario, presentano un'evoluzione del tutto compatibile con altre serie meteoclimatiche di lungo termine, anch'esse ultrasecolari e già omogenee (Milano, Torino, Vercelli, Domodossola ecc.).
Precipitazioni e nivometria, invece, sono completamente affidabili, poiché tali parametri sono sempre stati rilevati con continuità all’interno dell’isola urbana, e sono scarsamente vincolati a differenze di altezze modeste rispetto al suolo, contrariamente a quanto accade a quote di montagna.