Come accennato nella fine della scorsa tendenza siamo di fronte ad un cambio configurativo importante, importante perché sintomo di una possibile svolta verso una stagione che finora non è ancora entrata in scena, o di cui ne abbiamo visto solo timidi segnali grazie alla sua parte astronomica, mentre quella barica ha pesato gravemente alterando nel complesso quello che comunemente dovrebbe essere la stagione in essere.
A dimostrazione di quanto appena detto ecco dopo un Dicembre bollente una carta di Gennaio che parla da sola:
…arrivati quasi al punto di svolta, è importante adesso capire l’evoluzione che prenderà il tempo nei prossimi giorni, cioè cercare di individuare la possibile dinamica del cambio configurativo(che non è detto sia solo temporaneo).
Con le mappe di previsione a disposizione al momento è però difficile dare una lettura di previsione sincera e mirata, non per questo, però, non possibile fare ipotesi più accreditate di altre.
Prendiamo alcune mappe di previsione elaborate da alcuni centri di calcolo:
pannello cluster ensemble - emissione 12z del 17 Gennaio per il 23 Gennaio -
il modello inglese ukmo - sempre per la stessa data -
infine la previsione del prestigioso modello europeo ecmwf
...una bella confusione, vero?...
Quando si parla di previsione di tempo, spesso, si sente dire che queste sono più affidabili con il bello che con il brutto tempo, ma c’è un fondo di verità su quanto affermato?
Per capire meglio supponiamo di prendere due sistemi, rispettivamente uno stabile e uno instabile.
Nel fare una previsione di entrambi, ossia, capire la loro evoluzione nel tempo, si avrà una difficoltà maggiore per il secondo che per il primo, e ciò per la natura intrinseca dei due sistemi.
Immaginiamo, quindi, di avere due barchette di carta e di poterle porre in un corso d’acqua in due situazioni differenti, rispettivamente, 1) in uno calmo e 2) in uno dove la corrente è più forte e il flusso più tortuoso.
Ora se vogliamo determinare la posizione della barchetta in dato istante t futuro partendo da uno stato t=0 iniziale conosciuto, si avrà sarà sicuramente più difficoltà nel farlo nella situazione 2) (provate a pensarlo solo intuitivamente), perchè, ci si troverà in presenza di un sistema soggetto a più forze, e quindi di un sistema di più difficile lettura e previsione; allo stesso modo funziona con le previsioni meteorologiche quando si parla di condizioni cicloniche o peggioramento del tempo(condizione instabile) e di condizioni di bel tempo o anticicloniche(condizione stabile)
L'analisi temporale di un sistema instabile è perciò di più difficile lettura di quella di un sistema stabile, qual può essere per esempio un anticiclone; nel caso in questione, la dinamica evolutiva di un possibile peggioramento del tempo per i prossimi giorni, per cause dinamiche e orografiche, risulta veramente ostico da inquadrare.
Quello che ci si aspetta...
L’insieme di emissioni del modello americano vedono un minimo barico importante, in seno ad un’onda di Rossby, interessare il settentrione Italiano verso il 23 del mese.
Modestamente, pur non rinnegando un'evoluzione di questo stile, darei invece maggiori chance ad un'evoluzione stile "ukmo", che tra l'altro anche il modello "ensemble" prende in considerazione in alcuni cluster, e questo è ben visibile dal primo pannello postato.
Quello che non ci si aspetta...
Nel caso si avverasse una situazione come quella prospettata dal modello inglese, allora, penso che siano possibili due diverse strade, molto diverse...
La prima che vede la goccia fredda andare a sud/ovest senza interessare l'Italia, o vede farlo in modo marginale con il ritorno dell'anticiclone, si va ai primi di Febbraio.
La seconda, invece, vede prima l'afflusso freddo nord/est che va ad alimentare la goccia fredda retrograda ad occidente dell'Italia, e di seguito, l'arrivo da sw di una depressione con neve al nord per scorrimento di aria calda su aria più fredda(fronte caldo).
Personalmente ritengo che fra le due soluzioni quella meno accreditata diverrà invece quella reale.
Pertanto rimango dell'idea che il modello inglese stia approssimando meglio il medio termine, e se andrà in porto sarà per molti una sorpresa in quanto poco aspettata.
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