All'inizio della seconda decade del mese il flusso zonale è andato nuovamente ondulandosi ponendo le basi per il transito di un'onda ciclonica che, sull'Italia settentrionale, è avvenuta sottoforma di un passaggio temporalesco piuttosto disorganizzato nella giornata di Martedì 15/05/07;
contriaramente però a quanto previsto il blocco verrà a costruirsi dopo il passaggio dell'ondulazione e non nel suo tratto ascendente.
Tale cavo d'onda che ci ha interessato va a chiudere la famiglia d'ondulazioni cicloniche che ha interessato l'Europa all'inizio della seconda decade del mese, dopo la quale farà seguito, come appena detto, una nuova fase di blocking che ora con l’aiuto dei modelli di previsione andremo ad analizzare.
I respiri della fase di blocking…
Partiamo da una mappa di previsione elaborata da GFS sul flusso delle correnti a 300hPa per il 18/05/2007.
Come si vede l’ondulazione della jet stream polare in area Mediterranea tradisce già l’assetto di blocco delle correnti oceaniche.
Ora spostiamoci più in basso fino alla quota di 500hPa.
Per Venerdì ritroviamo l’ondulazione ciclonica che ha interessato l'Italia settentrionale ormai sull’Europa orientale, mentre a occidente dell’asse del blocking c’è il “gioco forza” della grossa depressione stazionante sull'alto Oceano Atlantico, che nel tentativo di erodere la struttura di blocco otterrà invece l'effetto opposto.
Si osservi, come con una tale sinottica sia probabile il verificarsi di effetti favonici associati all’entrata della prima pulsazione calda di matrice continentale subtropicale. Dai modelli tale pulsazione appare collocarsi attorno al 18/19 del mese.
Proiettati verso una fine del mese molto calda, forse storica…
Un piccolo tentativo di boicottaggio della struttura di blocking appare a cavallo tra la seconda e terza decade del mese.
L’esperienza però insegna che lo smantellamento di queste dinamiche circolatorie molto difficilmente avviene ai primi tentativi.
In particolare, dalla mappa sopra è possibile osservare come l’alta pressione delle Azzorre operi in forma di “taglia e cuci”, ossia, consentendo lo scambio di masse d'aria a carattere ciclonico solo per via meridiana (taglio del flusso zonale) e di celle anticicloniche solo attraverso i paralleli ( cucitura del flusso zonale), assicurando così, di fatto, un circolo vizioso atto a sostenere e a rinforzare la struttura in essere.
A supporto di tale ipotesi andiamo a vedere la previsione dell’AO index:
Come si può ben vedere tale indice è previsto in marcata discesa; ciò lascia indicare lo smorzamento del flusso zonale (quale quello che abbiamo avuto nella prima parte della seconda decade di Maggio) a favore di imponenti scambi meridiani sull’Oceano Atlantico.
Anche il quadro di previsione suggerito dai cluster del modello "ensemble" lascia intravedere probabilità di successo praticamente nulle.
Come di consueto serviamoci della classica previsone a spaghi per cercare di riassumere il quadro generale previsto.
cT: continentale subtropicale.
Di seguito il link al quadro degli spaghi costantemente aggiornato:
Una piccola ipotesi all'evoluzione che accompagnerà l'entrata del mese di Giugno...
Data la notevole distanza temporale non è facile dire quale configurazione barica potrà accompagnarci all'entrata del prossimo mese, quantomeno, si può azzardare qualche ipotesi; intuitivamente, come aspettativa ritengo possibile uno dei seguenti stadi configurativi:
1. Fase di stallo (perdurare della fase di blocking).
2. Onda di blocco che trasla a oriente e creazione in area Europea di un ibrido di Scand+ (importante anomalia altopressoria sul comparto scandinavo). In questo caso è auspicabile un’avanzamento verso oriente della fase ascendente del fronte polare con possibili intrusioni temporalesche segnatamente sull'Italia settentrionale occidentale.
In conclusione...
Per quanto detto, è lecito attendersi in area Mediterranea l’avvento di più pulsazioni continentali subtropicali, le quali, pompate dalla discesa del fronte polare in area oceanica a ridosso dell’Europa, andranno poi percorrendo la struttura dell’alta pressione di blocco in senso orario, rinforzandola, con il conseguente aumento dei valori termici che dai modelli di previsione appare possibile avvenire attraverso due principali fasi, con la fase più calda tra il 23/27 del mese.
Roberto Paparella
Fonti consultate: