Come avvenuto all’inizio del mese il getto polare riprenderà ad ondulare vistosamente con la probabile genesi di un nuovo strappo del flusso delle correnti oceaniche a cavallo delle coste occidentali europee intorno al 20 del mese.
Ma partiamo per gradi, prima il transito di una saccatura...
La barica europea in queste ore si appresta ad ospitare il passaggio di una saccatura atlantica che con la sua parte più meridionale andrà ad interessare soprattutto la parte medio alta della regione nella notte tra Giovedì e Venerdì.
La mappa di previsione di “GME” a 500hPa evidenzia molto bene la saccatura atlantica facente perno alla depressione situata tra la Gran Bretagna e la Scandinavia.
Dall'immagine satellitare è possibile osservare il richiamo caldo in bassa troposfera ( WBC - warm conveyor belt - ) operato dalla saccatura davanti al fronte freddo, caratterizzato, da quella linea di nubi sulla Francia in cui vanno inserendosi anche delle celle temporalesche.
In particolare, l’instabilità comincerà dal pomeriggio a lavorare inizialmente sui monti per poi dalla sera propagarsi alle pianure, e dalla sinottica prevista, pare non si debba sviluppare la solita linea secca sulla bassa Lombardia occidentale, pertanto, sarà concreta la possibilità per avere temporali di un certo rilievo fin sull’alessandrino.
In conclusione l’instabilità è quindi prevista in crescendo e raggiungerà l’apice durante il passaggio del fronte freddo che dai modelli è previsto transitare tra le 00Z e le 06Z di Venerdì.
Nuovo strappo del getto polare a cavallo della terza decade? ...
Mentre la regione sarà alle prese con l’instabilità generata dal passaggio della saccatura, in aperto Atlantico l’interazione della fascia subtropicale con quella polare darà vita ad un nuovo motore depressionario, che, trasportato velocemente dalle intense correnti oceaniche e alimentato da aria polare marittima si porterà fin nei pressi della Gran Bretagna, sulla quale, rallenterà vistosamente per una nuova ampia ondulazione del getto polare che è prevista avvenire sulle coste occidentali europee.
Possiamo riassumere con una mappa di previsione di "GFS" a 300hPa quanto appena detto.
Sarà l ’evoluzione di questa onda di Rossby, che avrà per protagonisti principali il giovane motore depressionario e l’anticiclone delle Azzorre, a determinare le caratteristiche della terza decade del mese.
Purtroppo il bandolo della matassa si sviluppa proprio da questo punto, perchè dai modelli non è ancora pervenuta una voce unanime sull’evoluzione di questa dinamica, di fatto, al momento si va dalla posizione estrema in termini di caldo fino a quella in cui, invece, si corre il rischio per lo sviluppo di eventi alluvionali per le zone soggette a stau.
Tre sono le ipotesi principali sul tavolo di previsione:
I ) La saccatura evolve in una depressione autonoma che di moto retrogrado si porta verso la penisola iberica.
II ) La saccatura evolve in una depressione autonoma nei pressi del settentrione italiano.
III ) La saccatura transita su parte dell’Italia senza essere isolata dal getto polare.
Da queste tre ipotesi si dipartono poi tutte le varie sfumature, ma l’importante, è individuare la linea principale, perché sarà da quella che alla fine si tracceranno le caratteristiche significative della terza decade.
Lasciando perdere le singole emissioni dei modelli, che continuano a cambiare di emissione in emissione, cerchiamo di dare una previsione probabilistica sulle tre ipotesi date.
Un punto fondamentale è capire come si comporterà l’anticiclone delle Azzorre, ossia, aiuterà la formazione del blocco oceanico o cercherà di impedire il verificarsi di tale schema?
Una certezza a riguardo di ciò non è possibile darla, ma una lettura in chiave probabilistica si. Per questo facciamo aiutare dall’indice NAO ( North Atlantic Oscillation ) :
Come è possibile osservare dopo il 16 d’Agosto tutti i cluster sono previsti in salita, ovvero, è previsto un aumento della differenza di pressione in Oceano Atlantico corrispondente ad un irrobustimento delle grande strutture bariche su quelle zone, per cui, probabilisticamente parlando bisogna ritenere che l’anticiclone delle Azzorre si elevi favorendo la genesi e il mantenimento del blocco oceanico.
Chiediamo una mano anche al modello “ENSEMBLE”.
I cluster propendono diverse ipotesi, in particolare, quella del modello modello "GFS" appoggia nell'emissione 00Z l'ipotesi (III), altri appoggiano la (II), mentre la media propende per l'ipotesi (I).
Di seguito il pannello "ENSEMBLE" costantemente aggiornato:
In conclusione, considerando l'insieme delle ultime emissioni di tutti i modelli e quanto detto sull'indice NAO, ritengo, che l'ipotesi (III) sia da scartare, e quindi, che saranno la (I) o la (II) a determinare la terza decade del mese.
Se dovessi dare delle percentuali darei la (I) al 70% e le (II) al 30%, tuttavia, in ogni caso, date le caratteristiche intrinsiche della configurazione attesa non resta che aspettarsi una terza decade dalle tinte forti.
Fonti consultate: