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.: Domenica 24 novembre 2024
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S. Rossetto - Staff CML |
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Editoriale che descrive la nevicata avvenuta in gran parte della regione tra il 2 ed il 4 Gennaio 2008, la prima dell'anno. Una nevicata che, rispetto alle attese che prospettavano accumuli abbondanti e diffusi in molte aree, ha in parte deluso le aspettative, facendo registrare quantitativi importanti solo su alcune province della medio-bassa pianura, Milano (specie con le sue periferie ed il suo hinterland) compresa. Venerdì 4 Gennaio 2008, ore 20 Buona serata a tutti e ben ritrovati per un nuovo aggiornamento della Primapagina. Dopo diversi giorni di attesa alla fine la neve è giunta su diverse zone della regione, anche se non in maniera così diffusa ed abbondante come si pensava nei giorni scorsi. I modelli previsionali infatti non hanno mantenuto le aspettative soprattutto in termini di accumuli, traendo in inganno praticamente tutti i previsori o quasi, e la distribuzione della neve è risultata alquanto irregolare, "a macchia di leopardo", insomma.
Ieri in particolare le precipitazioni previste sono risultate nettamente inferiori alle attese e così, nonostante le condizioni di partenza fossero più che ideali per una bella nevicata ovunque, sono limitate aree (specie quelle centro-meridionali) hanno potuto godere di accumuli importanti, resi ancor più corposi dalle precipitazioni della notte ed in parte della mattinata. Le zone che hanno ricevuto più neve in totale ale basse quote sono risultate quindi il Pavese, la Lomellina, il Lodigiano ed il Milanese meridionale con punte addirittura sono a 15-25 cm (più di 30 nel vicino Alessandrino!) dove la neve ha mantenuto per ore caratteristiche di moderata/forte intensità, creando anche qualche disagio. Davvero splendida e suggestiva la fioccata in tali aree! A seguire proprio l'area Milanese, con ben 10-20 cm caduti nell'hinterland (specie la parte sud), 10-15 in periferia e nella parte orientale della provincia, 5-10 in centro. Ottimi quantitativi anche che nella bassa Bergamasca, nel Cremasco e nell'oltrepò Pavese, sempre con 10-20 cm. Infine le zone pedemontane e Prealpine (5-10 cm) dal Varesotto al Bresciano occidentale oltre che nel Cremonese; ancor meno neve sulle estreme zone sud-orientali ed al confine col Piemonte.
Da sottolineare che nella notte, mentre dalla media pianura in giù le precipitazioni risultavano copiose e persistenti, dalle Prealpi all'alta pianura esse sono state inibite a causa di una particolare ventilazione settentrionale che ha pure innalzato le temperature, situazione piuttosto anomala in realtà. Un evento dunque che in metà regione ha lasciato il segno, Milano compresa specie con le sue periferie, ma nell'altra è risultato più che modesto. Un pò di buona neve anche in montagna, specie dai 500 metri di quota, ma senza quantitativi particolarmente abbondanti, almeno per ora. Da segnalare che nel corso della mattinata la neve si è gradualmente trasformata in pioggia, tranne su alcune zone del Pavese e della bassa pianura ove ha insistito maggiormente come spesso capita in situazioni del genere.
Le temperature come previsto, dopo il freddo intenso della giornata di ieri (con numerose giornate "di ghiaccio" registrate, ovvero con Tmax<0°C) sono gradualmente aumentate ovunque. Molta pioggia infine è caduta quest'oggi sulle zone occidentali, con valori pluviometrici che localmente hanno anche superato i 20 mm.
Per quanto riguarda il tempo dei prossimi giorni, sono ancora attese precipitazioni sparse intermittenti specie sino al fine settimana, seguite da un probabile miglioramento. Non mancheranno le occasioni per nuove nevicate sui rilievi, per la felicità degli operatori turistici: al di là della neve al piano infatti, c'è da segnalare finalmente una tendenza al ritorno di precipitazioni piuttosto continue, dopo diverse settimane caratterizzate da tempo al più secco. Per il ritorno del freddo invernale d.o.c. probabilmente bisognerà aspettare un pò, ma almeno il tempo è tornato ad essere dinamico. Buon proseguimento e a presto. Simone Rossetto- Staff CML
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