Domenica 13 Luglio 2008, ore 11:00 - edizione straordinaria
Buona Domenica a tutti dallo staff CML e ben ritrovati sul nostro sito per questa edizione straordinaria della "Primapagina”, scritta appositamente a causa della forte ondata di maltempo che sta interessando i settori centro-settentrionali della regione.
Temporali di forte intensità infatti si sono abbattuti anche questa notte su alcune zone della nostra Regione, spiccatamente su Alpi, Prealpi ed Alta Pianura, Milano compresa. E nei giorni scorsi parecchie aree, specie quelle settentrionali, erano già state interessate da fenomeni sparsi, anche di forte intensità!
I forti colpi di vento e la grandine sono stati dunque i protagonisti di queste ultime 36 ore, creando localmente danni ingenti non solo all’agricoltura, ma anche a strade e abitazioni. A partire da ieri pomeriggio sono stati numerosi gli interventi dei vigili del fuoco e della protezione civile per fare fronte ad allagamenti e allo sgombro di alberi sradicati dal forte vento.
I fenomeni più intensi, come tipico in queste situazioni, si sono ovviamente concentrati in zone circoscritte e limitate a seconda della direzione di spostamento delle celle temporalesche “più cattive”, che però nell’arco della giornata di ieri si sono abbattute a momenti alterni in diverse località della fascia pedemontana. Molto difficoltoso come sempre in questi casi per l’esperto prevedere con esattezza la localizzazione e la tempistica dei fenomeni più violenti.
Una prima grandinata devastante ha flagellato nel primo pomeriggio di venerdì 11 luglio il basso comasco, con epicentro tra Cadorago e Guanzate. Danni anche nel varesotto, capoluogo compreso, e nell'alto Novarese, poi in Brianza. Poco dopo il tramonto una imponente cella temporalesca si è formata a Nord di Milano, espandendosi verso la Pedemontana: il corridoio brianzolo della grandine ha toccato il canturino e l’erbese accompagnata da forti raffiche di vento di outflow. Il temporale si è poi spostato verso NordEst scemando gradualemente di intesità: i rovesci di pioggia hanno interessato il lecchese, la Valsassina e la Valtellina.
La mattinata di ieri – sabato 12 luglio - relativamente calma ed irregolarmente nuvolosa ha dato spazio a qualche raggio di sole, che ha nuovamente incrementato l’energia al suolo disponibile a nuovi sviluppi temporaleschi. Poco dopo mezzogiorno sulla pianura novarese è iniziato l’innesco di una supercella che nel movimento verso NordEst si è rigenerata per diverse ore. Una nuova pesante grandinata si è abbattuta ancora sul corridoio tra il canturino e l’erbese e nuovi danni sono stati registrati ancora una volta nel varesotto e nel comasco, oltre che nel vicino Canton Ticino ed in Valtellina, martoriate ancora una volta da pesanti precipitazioni, specie nel sottoceneri.
La precipitazione questa volta si è combinata con un forte vento: un vero e proprio downburst si è abbattuto come uno scoppio dalla supercella verso il suolo con raffiche violente. A titolo di esempio mentre la stazione meteo di Alzate Brianza (CO) registrava verso le 14 l’eccezionale picco di 90 km/h, ad Erba una violenta raffica ha scoperchiato il tetto dell’hangar dell’elicoccorso.
Danni diffusi su buona parte della Brianza ai quali è stata attribuito l’improprio effetto di una tromba d’aria, evento quanto mai raro che, tengo ricordare, ha una dinamica del tutto differente, essendo quella caratterizzata da una violenta circolazione rotatoria che raggiunge il suolo. Il temporale ha poi raggiunto la provincia di Bergamo con intensità in graduale calo e rari casi di grandine.
Dopo un'apparente calma di poche ore, verso sera il radar si è ripopolato di una serie di nuove supercelle “uncinate” innescatesi sul Basso Piemonte. I temporali nel seguire la traiettoria tracciata dai forti venti in quota da SudOvest hanno interessato questa volta anche l’Alta Pianura Lombarda. Verso le 21.30 una grandinata con cicchi delle dimensioni di albicocche (accompagnata da forti downburst) si è abbattatuta su Milano, in particolare sulla zona Est della città, creando seri danni alle automobili e i disagi alla viabilità. Incredibile davvero ciò che è successo ieri sera a Segrate (MI), dove un autentico fortunale con raffica max di ben 111 km/h (registrati dalla stazione del nostro Matteo Pillitteri) si è abbattuto sulla zona, seguito da una poderosa grandinata con chicchi simili a palle da golf e da pioggia con rrate max di ben 609 mm/hr!
I focolai temporaleschi, che in alcuni casi hanno presentato connotati di "supercella", si sono ripetutamente formati sulla Pianura Piemontese per dirigersi verso le Prealpi centro-occidentali pilotate dai forti venti in quota sudoccidentali. E’ probabile che un minimo orografico nei bassi strati sul Piemonte abbia per diverse ore favorito l’innesco alla genesi dei temporali in una colonna carica di energia convettiva. La convezione sarebbe stata poi esaltata dai forti venti in quota, un’accelerazione della corrente a getto che alleggerisce dall’alto la colonna d’aria risucchiando l’aria dai bassi strati.
Nella nottata la linea temporalesca, a dispetto del previsto passaggio da Ovest ad Est, ha invece seguito il canale del Varesotto e del Sottoceneri con massimo accumulo registrato a Massagno: ben 99 mm dalla mezzanotte di oggi Domenica 13 Luglio. Gli accumuli pluviometrici di questa notte si sono inspiegabilmente circoscritti ad Ovest di Como, capoluogo compreso e basso Lario, mentre come era nelle attese le piogge non hanno praticamente bagnato le terre dell’Oltrepo durante tutto il fine settimana. Ancora tanta pioggia in Valtellina e nelle valli adiacenti, con nuovi problemi connessi.
Mentre vi stiamo scrivendo alcuni residui temporali ad innesco probabilmente orografico stanno risalendo le vallate del Sottoceneri, la Valchiavenna e le Valli Brembana e Seriana, oltre che la provincia di Sondrio. Piove ancora in maniera decisa su gran parte del Canton Ticino, dove ormai in parecchie zone è stata triplicata o quasi la media mensile, e si sono già raggiunti addirittura i totali pluviometrici annuali, con evidenti disagi! Nella nostra stazione di Massagno-Lugano nord ad esempio (una delle aree in assoluto più colpite), per l'ennesima volta negli ultimi tempi sono state superate le tre cifre di accumulo. Ampie schiarite a stanno invece guadagnando terreno a partire da Ovest con cieli poco nuvolosi su buona parte della Pianura Padana centro-occidentale.
Un tipo di tempo molto "dinamico", confuso e difficilmente prevedibile. La presenza della saccatura in quota e di un modesto ingresso freddo renderebbe ragione ad un nuovo sviluppo temporalesco entro questa sera. Nella nottata i fenomeni dovrebbero quindi trasferirsi sui settori orientali della Regione. Questo per un previsto debole afflusso settentrionale secco ed inibente richiamato dal minimo depressionario al suolo in spostamento verso levante. La giornata di martedì vedrebbe poi un miglioramento più deciso grazie all’espansione di un promontorio dell’alta pressione delle Azzorre e un ingresso nordoccidentale in quota.
Temperature ancora inferiori alla norma, ma tempo in miglioramento almeno fino a metà settimana. Da sottolineare come in questi giorni sovente le zone settentrionali siano state interessate da clima molto fresco per il periodo, con valori spesso sottomedia, mentre sulla bassa pianura a causa della persistenza del sole e dell'assenza di nubi e precipitazioni abbia continuato a fare piuttosto caldo, con differenze termiche notevoli dunque da un capo all'altro della regione, anche se piuttosto normali in questo periodo dell'anno.
Vi ringraziamo per l’attenzione e vi auguriamo un buon inizio di settimana, nonostante (in molti casi) il maltempo.
Matteo Dei Cas, Simone Rossetto - Staff CML