Dunque, nella giornata di oggi abbiamo un VPS (
Vortice
Polare
Stratosferico) con una struttura compatta, avente il centro motore tra Canada e Groenlandia, il tutto con un asse che va, appunto, dal Canada alla Siberia.
Ciò che si nota dalla mappa è che l'azione del VP è relegata solamente alle latitudini polari e sub-polari, infatti già a partire dal 55° parallelo i geopotenziali risultano relativamente alti.
Questa struttura va a caratterizzare il VP grossomodo fino alle quote troposferiche; vediamo questa mappa a 500hPa:
Una serie di fattori - elencati in questa stessa rubrica ma nell'aggiornamento precedente del 18/12 - determinano una pulsazione quasi meridiana in sede europea che va a porre le basi per una retrogressione fredda su gran parte del territorio europeo,
il tutto però si evidenzia solo alle basse quote troposferiche. Ma ora concentriamo l'attenzione su come si dovrebbe comportare il VPS col passare dei giorni; a tal proposito ho preparato questa animazione che mostra il VPS a 50hPa (piena Stratosfera) a partire da oggi fino ad arrivare a 180 ore.
Si nota come la struttura del Vortice Polare tenda a modificarsi
molto e in
breve tempo! Cosa succede in pratica? Succede che il lobo "guida" del VP, attualmente posizionato come abbiamo visto prima tra Canada e Groenlandia, tende a lasciare la sua posizione per lanciarsi verso Est finendo la sua corsa in
terra Siberiana.
Tale evoluzione è presto inquadrata anche alle quote più inferiori, ossia quelle troposferiche (500hPa in primis). Ho indicato con una freccia nera il nucleo "madre" del VP che si sposta dal Canada alla Siberia in accordo con ciò che succede più in alto.
Cosa succede alle basse quote troposferiche in presenza di questa situazione ed evoluzione del Vortice Polare? Considerando che l'azione della "grande trottola" perde d'intensità tra Islanda e Groenlandia
è auspicabile l'instaurazione di una sorta di blocco anticiclonico. Ma cosa possiamo dedurre qualcosa in più? Che so, per esempio l'intensità di questo blocco? Si, lo possiamo fare.
Prendiamo la quota di 50hPa e vediamo che differenze possiamo notare tra due mappe, una attuale e una in previsione a 8/9 giorni.
Con la freccia gialla ho voluto evidenziare la
differenza di gradiente di geopotenziali in area nord-atlantica; più il gradiente è rapido,
maggiore robustezza hanno le due figure che si contrappongono (basse pressioni e alte pressioni) nei medio-bassi livelli troposferici;
un gradiente minore significa una situazione più "blanda", caratterizzata quindi da una minore incisività del blocco.
Il tutto è evidenziabile nelle quote troposferiche, dove le proiezioni danno appunto un'alta pressione in sede Nord-atlantica e islandese con valori decisamente non trascendentali; un blocco con tali caratteristiche permette quindi un parziale mantenimento dell'azione del VP in sede atlantica, che si esprime poi in varie depressioni che si evincono però
solo nei bassi livelli troposferici, in quanto non supportati da bassi geopotenziali "tipici da Vortice Polare".
Il risultato è, quindi, un
VP molto attivo e poco disturbato in sede polare..ma la sua
vasta estensione (fenomeno assolutamente non presente negli ultimi 2 anni) permette l'insinuarsi di cellule di HP alle alte latidudini che vanno a modificare il regime di correnti - da occidentali a orientali - soltanto nei bassi livelli troposferici.
Al prossimo aggiornamento.