Partendo dal presupposto che dai 70hPa in giù non ci sono e non ci saranno novità per almeno una settimana, concentriamo la nostra attenzione più in alto. Si tratta di quote ben lontane da noi, che quindi difficilmente provocano nell'immediato effetti sul tempo che poi noi osserviamo tutti i giorni....ma se uno studioso della Stratosfera oggi dovesse aprire le mappe di previsione rimarrebbe "sconvolto". Vediamo perchè.
Dunque, prendiamo la quota di 1hPa, moooolto lontano da noi. Oggi la situazione è questa:
Il VPS (Vortice Polare Stratosferico) viaggia tranquillo in prima armonica, con una struttura leggermente ellittica. Si tratta della classica struttura del VPS in questo periodo dell'anno, bello compatto con centro a cavallo del Polo geografico. I venti zonali sono quindi occidentali.
Ora, attenzione a quello che potrebbe succedere (il condizionale è d'obbligo perchè si tratta di previsioni non di certezze!):
Nell'arco di un tempo relativamente breve (9 giorni) si passerebbe da un VPS forte e compatto ad un VPS....scomparso. Dall'animazione si nota come si vada a creare un maestoso doppio forcing - europeo e aleutinico - il quale va a "segare" in due il VPS, lasciando in sede polare un robusto anticiclone che va ad
invertire completamente i venti zonali sull'emisfero! Negli ultimi due frame si nota, infatti, come l'anticiclone polare piloti i "resti" del VPS da Est a Ovest.
Presa così com'è, questa è la classica evoluzione da Major Warming, ossia il riscaldamento stratosferico più potente in assoluto il quale richiede, appunto, l'inversione totale dei venti zonali con l'instaurarsi di un'area di alta pressione laddove dovrebbe agire un'area di bassa pressione.
Ecco qui l'animazione relativa alle temperature, sempre alla stessa quota:
Rapido e imponente l'aumento termico in sede polare! Anche qui, negli ultimi due frame, si nota come
i due "poli" del VPS invertono il loro movimento naturale.
Bene, questo è ciò che potrà accadere a 1hPa...ma noi sappiamo che la "grande massa gelatinosa" chiamata Vortice Polare si estende fino a tutta la Troposfera, quindi fino ai 500hPa circa. Una modifica a quote così "spaziali" potrà andare a creare cambiamenti anche più in basso? Al momento secondo me è impossibile saperlo, sarebbe inutile tentare di fare qualsiasi tipo di previsione....però si può cominciare a vedere se il CRACK abbia le intenzioni di trasferirsi gradualmente più in basso. A tal proposito, ecco l'evoluzione termica anche ad altre quote.
5hPa - oggi:
5hPa - 190 ore:
10hPa - oggi:
30hPa - oggi:
30hPa - 9 giorni:
Si nota la tendenza ad una progressiva espansione del "CRACK" verso il basso, fino alla quota di 30hPa (una quota già interessante per capire eventuali ripercussioni in Troposfera).
Per ora mi fermo qui, non credo serva andare oltre...non nascondo una certa enfasi nell'esporre queste mappe di previsione, d'altronde
rappresentano qualcosa di davvero eccezionale per quanto riguarda le dinamiche stratosferiche del Vortice Polare;
si sta parlando del grande MMW (Major Midwinter Warming)...e queste mappe lo mostrano in tutta la sua potenza.
Sarà un'altra ottima occasione per capire qualcosa in pù di cosa succede là in alto, così lontano da noi...
ciao a tutti