A metà del mese di Ottobre 2009 si assiste ad una fase contraddistinta da repentino calo termico, a causa della discesa di aria molto fredda dai quadranti settentrionali. Si passa così dal clima molto mite di inizio mese ad una fase fredda, con temperature improvvisamente ben al di sotto delle medie stagionali. Riviviamo quel periodo grazie al preciso editoriale del nostro G. Aceti.
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Giovedì 15 Ottobre: Prima brinata di stagione nel Comasco Fredda mattina in aperta campagna tra Olgiate C. e Gironico AUTORE: R. Cittadino |
Venerdì 16 Ottobre 2009 - ore 20:00
Buona serata a tutti dallo staff CML e ben ritrovati per una nuova edizione della "Prima Pagina".
Il luogo comune “non esistono più le mezze stagioni” è stato involontario protagonista anche della settimana appena trascorsa in Lombardia: infatti ad oggi, pur avendo già superato la prima metà della stagione autunnale, vi sono stati pochi “episodi meteorologici tipici” di tale stagione. E la settimana appena trascorsa non ha fatto eccezione: si è anzi assistito ad un repentino “cambio di stagione”, passando dallo scorso week-end dove abbiamo registrato temperature più consone ad una “tarda stagione estiva” alla metà di questa settimana dove le temperature registrate sono risultate più consone ad una “iniziale stagione invernale”, ma ancora una volta senza i connotati meteorologici tipici della stagione autunnale.
La conseguenza è che abbiamo dovuto tutti provvedere ad un repentino “cambio del guardaroba” e abbiamo dovuto accendere i riscaldamenti; in taluni casi si è addirittura assistito al passaggio dal condizionatore al riscaldamento in soli 5 giorni. Tra l’altro, tale repentino cambiamento delle condizioni atmosferiche ha portato diversi di noi ad avere sintomi della “meteoropatia” con sensazioni di disagio, mal di testa, dolori di varia natura.
Ciò nonostante le cose non vanno certamente meglio a Nord delle Alpi, dalla vicina Austria alle lontane pianure dell'Europa Centro-Orientale, dove la prima neve di stagione ha fatto un'insolita comparsa in "grande stile" come non accadeva in Ottobre da moltissimi anni.
Il tutto è da ascriversi al cambio di circolazione in quota che ha visto le prime avvisaglie gia nella notte tra Sabato e Domenica scorsi con la rotazione delle correnti in quota da NordOvest e con la conseguenza dei primi venti settentrionali e dei primi effetti favonici che, nel caso di Domenica, sono stati confinati ai canali che scendono dai passi alpini ed al bacino dei laghi della parte occidentale della regione. Da lunedì poi l'anticiclone centrato sulle Isole Britanniche (esteso dalla penisola Iberica alla Scandinavia) con associata ampia circolazione depressionaria sull'Europa centro-orientale, ha continuato a far affluire aria fredda dai quadranti settentrionali verso la nostra regione ed i vari impulsi hanno continuato, a fasi alterne, a portare episodi favonici per lo più sulle consuete aree centro-occidentali della media-alta pianura lombarda, ma con episodi che ad inizio settimana hanno coinvolto tutta la regione.
Lunedì scorso la nostra Regione è stata letteralmente “spazzata" da
un'irruzione di aria artica marittima per l’ingresso di un fronte freddo che ha portato episodi di neve fino a quote relativamente basse sulle Alpi di confine, sfondamento con alcuni piovaschi fin sulla media pianura e una linea temporalesca sulla bassa pianura. Il protagonista di questo “peggioramento del tempo” è stato essenzialmente il vento burrascoso da Nord, con valori localmente
superiori ai 100 km/h in montagna e “raffiche importanti” anche sulla Lombardia Centro-Occidentale: per i dettagli si ramanda all’
Ultim’ora del 12 ottobre 2009.
Dal punto di vista termico, le temperature rilevate dalle nostre stazioni della rete CML hanno registrato un calo significativo quantificabile, mediamente, in circa 10-12 gradi in 5 giorni; nelle zone pianeggianti si è passati dalle temperature minime di 14-16°C dello scorso Sabato 10 ottobre ai 2-3°C di ieri, mentre anche i valori massimi sono diminuiti rispettivamente da 22-23°C a 12-14°C.
Ripercorriamo ora in dettaglio l’andamento termico che ha caratterizzato questi ultimi giorni.
Il freddo si è fatto sentire in quota a partire da Lunedì scorso, quando sotto l’irruzione settentrionale si sono registrate le prime temperature minime negative in montagna, oltre i 1800 metri.
Il calo termico ha iniziato a propagarsi nei bassi strati a partire da Martedì, specialmente nelle zone di pianura più riparate dal vento: i valori minimi hanno raggiunto i 5-6°C mentre finalmente la colonnina di mercurio nelle ore pomeridiane non ha più raggiunto lontanamente i 20°C.
Mercoledì, poi, con l’attenuarsi del vento da Nord (soprattutto in pianura) le temperature sono calate ulteriormente a tutte le quote. In montagna si sono registrate temperature negative all’incirca dai 1000-1200 metri di quota in su; da segnalare infine i primi valori negativi anche in zone collinari particolarmente fredde e non esposte all’azione diretta del vento.
Ieri - Giovedì 15 Ottobre - l’ondata di freddo ha raggiunto il suo apice, con valori di temperatura negativi generalizzati in montagna, nonché nelle zone pianeggianti usualmente più fredde, perché meno esposte all’azione delle brezze notturne. In montagna ad esempio si sono registrate temperature minime decisamente invernali (ecco ad esempio i valori di alcune stazioni della rete CML: Livigno –12°C, Santa Caterina –10°C, Ponte di Legno, Alpe Arera, Rifugio Albani e Rifugio Curò –6°C; sempre in montagna si è poi registrata le prima giornata di ghiaccio stagionale attorno ai 2000 mt (ad es. la temperatura massima registrata nella stazione CML dell’Alpe Arera è stata di –1°C).
Da segnalare inoltre i primi valori negativi anche sull’Appennino e, più localmente, in collina ed in pianura con le prime brinate di stagione.
Ecco ad esempio i valori di alcune stazioni della rete CML: Sabbio Chiese (BS) –3°C; Vestone (BS) –2°C; Olgiate Comasco (CO), Besnate, Vizzola Ticino, Vedano Olona e Malpensa (VA) –1°C; Sondrio e Poggio Rusco (MN) 0°C.
Valori di temperatura altrettanto bassi anche questa mattina, sia pure già meno rigidi rispetto a ieri specialmente in quota.
Il vento ha comunque concesso una breve tregua soprattutto tra ieri ed oggi, ma già da questa notte e soprattutto domani è atteso un nuovo (e probabilmente ultimo) impulso di aria fredda da Nord con probabili venti moderati e forti di Föhn soprattutto su ovest Lombardia. Il freddo ci terrà compagnia ancora per qualche giorno, almeno fino all’inizio della prossima settimana, dopodichè i venti dovrebbero orientarsi dai quadranti meridionali, prospettando forse uno scenario radicalmente diverso del tempo sull’Italia. Nubi e piogge potrebbero finalmente tornare a farci visita come è tradizione dell’Autunno inoltrato… ma per l’evoluzione meteorologica relativa alla prossima settimana vi invitiamo a consultare gli ultimi aggiornamenti del nostro
Bollettino di Previsione, oltre ai commenti sul
Forum da parte dei “nostri tecnici”.
Vi ringraziamo come sempre per l'attenzione, e vi auguriamo un “caloroso” buon fine settimana.
Giuseppe Aceti - Staff CML