La prima settimana di Novembre 2009 è caratterizzata da un clima autunnale dinamico, con pioggia intermittente, prima neve sui monti e fresco. Riviviamo quel periodo grazie al dettagliato editoriale scritto dal nostro Giuseppe Aceti.
|
Martedì 3 Novembre: il Monte San Primo (CO) - 1686 mt La prima neve di stagione, ben visibile dalla pianura in veste autunnale, grazie all'aria tersa per la mattinata di Föhn. Fotografia scattata dal nostro collaboratore S. Vincenzi. |
Venerdì 6 Novembre 2009 - ore 19:00
Buona serata a tutti dallo staff CML e ben ritrovati per una nuova edizione della "Prima Pagina".
Storicamente, gli antichi Romani celebravano a fine ottobre la festa per la “Dea dei frutti”
Pomona, ringraziando la terra dei doni ricevuti e festeggiando la conclusione dell'epoca attiva del raccolto ed il termine della stagione agricola. Nella
Prima Pagina di venerdì scorso M. Dei Cas accennava ad una festa simile nella tradizione Celtica dove, a fine ottobre, si festeggiava "la fine dell'Estate, della stagione calda e del rigoglio della natura"; la tradizione degli antichi Celti festeggiava poi, nei primi giorni di Novembre, l’Anno Nuovo dove ci si preparava alla "stagione di tenebra, del freddo, del letargo e della stasi".
La nostra Regione dal punto di vista meteorologico sembra aver in parte seguito il calendario di tali “antiche tradizioni” così che ci siamo lasciati a fine ottobre con un clima autunnale gradevole, e a tratti mite, per poi ritrovarci ad inizio novembre con un clima autunnale decisamente più freddo, piovoso e “grigio”.
Infatti il tempo dell’ultima settimana di Ottobre, caratterizzato da un promontorio di alta pressione di matrice Africana sull’Europa Mediterranea con clima mite e assenza di piogge sulla nostra regione, ha visto un progressivo cambio di circolazione. Già nel week-end alcune infiltrazioni di aria fresca da est hanno interessato la nostra regione mentre da domenica il tempo ha cominciato ad essere condizionato da correnti occidentali atlantiche, con annesso il passaggio di alcune perturbazioni sulla nostra regione. Ma andiamo con ordine.
La prima perturbazione, quella più "attiva", è sopraggiunta Lunedì scorso 2 Novembre, quando una profonda depressione originatasi sul Golfo Ligure ha finalmente apportato maltempo diffuso associato ad un importante calo termico. Tutte le province lombarde hanno beneficiato di precipitazioni importanti, partendo mediamente dai 40-60 mm di Bergamo e di Monza e Brianza, ai 30-50 mm di Milano, Como e Lecco, ai 30-40 mm nella di Brescia, ai 20-40 mm di Lodi, Pavia, Varese e Cremona, ai 20-30 mm di Sondrio ed infine ai 10-25 mm di Mantova. Le temperature sono calate soprattutto in quota: l'ingresso di aria fresca nordatlantica si è fatto sentire con un progressivo abbassamento dello zero termico e con le prime nevicate di stagione. Lunedì infatti la neve è caduta in montagna fin verso i 1200-1300 mt. di quota, raggiungendo sulle Alpi un discreto accumulo (fino a 15-20 cm di neve a 1700-1800 metri); Martedì invece, l'allontanamento del minimo di pressione ha favorito una breve parentesi favonica, regalando l'unica giornata di sole della settimana.
Le correnti atlantiche hanno dominato lo scenario europeo: un'ampia conca depressionaria posizionata sull'Europa Occidentale continua da alcuni giorni ad inviare impulsi freschi ed instabili verso il bacino del Mediterraneo. La nostra Regione è stata quindi attraversata da nuovi passaggi perturbati, in un contesto di tempo spesso grigio, con nuove precipitazioni e con un clima che ha continuato a rimanere piuttosto freddo per il periodo. Mercoledì scorso una
seconda perturbazione atlantica ha attraversato velocemente la Lombardia durante la mattinata, portando deboli precipitazioni sparse sui settori settentrionali ed una nuova spolverata di neve in montagna ancora dai 1200-1300 mt di quota.
Ieri sera è quindi giunta la terza perturbazione della settimana in un clima che, nel frattempo, si è fatto ancor più freddo (con lo zero termico che si è portato attorno ai 1300 mt. di quota); quest'ultimo corpo nuvoloso ha portato precipitazioni diffuse su tutta la nostra Regione che si sono protratte in alcuni casi fino a questo pomeriggio, con quantitativi medi di pioggia piuttosto omogenei mediamente compresi tra i 15-25 mm, con punte significative una volta tanto sui settori sudoccidentali e soprattutto nel Pavese, dove proprio in città è stato raggiunto l'accumulo massimo di 40-45 mm. Da segnalare in particolare la ricomparsa della neve su Alpi, Prealpi e, stavolta in modo significativo, anche sull’Appennino nel sud della nostra Regione; la neve è stata segnalata mediamente attorno ai 1000-1200 mt di quota, con alcuni episodi di neve o neve mista a pioggia anche alle quote inferiori; gli accumuli della coltre nevosa hanno raggiunto e superato i 5-10 cm a 1300 mt di quota, i 20-30 cm a 1700-1800 mt per raggiungere punte fino a 50 cm (e oltre) intorno ai 2000 mt di quota.
Quanto si protrarrà ancora questo tipo di tempo? Sembrerebbe ancora per qualche giorno. Infatti, tra domani e Domenica è attesa una nuova perturbazione atlantica legata ad una profonda saccatura in discesa dal Nord Atlantico che dovrebbe favorire ancora una volta la tipica ciclogenesi sul Mar Ligure. Le nubi e le precipitazioni più intense seguiranno la traiettoria di spostamento del minimo depressionario e questo, come sempre, crea qualche incertezza. Visto poi che lo zero termico si manterrà piuttosto basso, sono ipotizzabili nuove nevicate a quote relativamente basse laddove vi saranno precipitazioni significative, sia sulla Alpi che sull’Appennino. Tempo fresco ed instabile probabilmente anche all'inizio della prossima settimana, grazie al persistere della circolazione depressionaria: per ogni dettaglio vi consigliamo di consultare gli aggiornamenti quotidiani del nostro
Bollettino di Previsione.
Non mi resta per il momento che salutarvi, augurandovi un buon fine settimana ed un buona prosecuzione del mese di Novembre, che potrebbe proseguire all’insegna della variabilità, del freddo e di altre precipitazioni. Il tutto anche per favorire la natura che, dopo un’estate lunga e calda, ha ora tutto il diritto di godersi un “meritato riposo”.
Giuseppe Aceti - Staff CML