Una fase constraddistita da tempo grigio, mite e brumoso, con giornate letteralmente "anonime" alle basse quote, interessa nella metà di Novembre 2009 la Lombardia. Riviviamo quel periodo tramite l'editoriale di M. Dei Cas del 21/11/2009.
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Giovedì 19 Novembre: Veduta dal M.te Rai (LC) - mt.1261 Dal mare di nubi basse che avvolge l'Alta Pianura emergono le Prealpi: sullo sfondo si staglia la sagoma del Resegone. |
Sabato 21 Novembre 2009 - ore 13:00
Buon pomeriggio a tutti dallo staff CML e ben ritrovati per una nuova edizione della "Prima Pagina".
Anche questi ultimi giorni - come del resto la scorsa settimana - sono stati caratterizzati da un tipo di tempo piuttosto monotono e sbiadito, con prevalenza di tonalità grigie e molta umidità. Non stiamo parlando delle tipiche nebbie della Val Padana, quanto di un cielo quasi sempre coperto e di un clima uggiuso. I tracciati delle nostre stazioni si sono rivelati "piatti" sia nel campo termico ed igrometrico (con escursione delle temperature molto contenuta), quanto nell'andamento anemometrico poco significativo anche nelle zone di montagna più esposte al vento.
Questo è in effetti il tipo di tempo che si verifica in Novembre in presenza di un'area di alta pressione subtropicale. La settimana uscente è stata infatti caratterizzata dal persistere di una vasta campana anticiclonica di natura nordafricana: una configurazione tipica dell'estate degli anni 2000, che a suo tempo avrebbe apportato un'intensa ondata di calore su tutta la nostra Penisola. In queste circostanze di fatto le nostre Isole Maggiori hanno rivissuto uno scampolo d'estate (temperature pomeridiane fino a 27-28°C in Sicilia e Sardegna), mentre le Regioni Settentrionali si sono ritrovate con un clima brumoso e grigio.
Nubi basse stratificate hanno chiuso i cieli della nostra Regione, regalando qualche schiarita solo nelle ore centrali. Questo ha contribuito ad appiattire la distribuzione delle temperature sul nostro Territorio, oltre a conentere logicamente l'escursione termica. Nel corso della settimana le temperature in pianura si sono aggirate mediamente tra gli 8/10°C della notte ed i 12/14°C del pomeriggio. L'afflusso da SudOvest quasi costante di aria umida tra i 1000 ed i 2000 metri di quota ha favorito lo sviluppo di nubi basse che hanno ostacolato il raffreddamento notturno per irraggiamento e quindi lo sviluppo delle classiche "nebbie padane".
Da ieri sera invece, grazie ad una nuova pulsazione dell'alta pressione nordafricana, è sopraggiunta aria più secca che ha rimescolato per qualche ora la "nebbia alta", dissipandola almeno in parte. Laddove il cielo si è rasserenato le temperature sono calate questa notte in maniera piuttosto decisa, raggiungendo i 2-3°C nelle brughiere occidentali. La nebbia è comparsa finalmente - pur in maniera piuttosto irregolare - nella media e bassa pianura, in particolare questa mattina sul Piemonte, anche se mentre vi stiamo scrivendo si segnala un nuovo innalzamento della coltre nebbiosa ed una giornata nuovamente brumosa.
Bellissime giornate invece in montagna, dove il mare di nubi basse adagiato ai piedi degli escursionisti regala sulle Prealpi panorami davvero suggestivi. In quota l'aria è ferma, ma molto asciutta perchè l'alta pressione "schiaccia" l'aria avvitandola verso il basso: questo comporta un riscaldamento per compressione che impoverisce l'umidità e dissipa la foschia, permettendo un buon soleggiamento. Davvero elevate le temperature massime sulle Alpi: si pensi ad esempio ai 13.7°C raggiunti ieri a Livigno (quasi 2000 metri), mentre nel cuore della Pianura Padana (in libera atmosfera) lo zero termico si aggirava oltre i 3500 metri!
Due parole riguardo alle precipitazioni: pressocchè assenti ad eccezione di una pioviggine diffusa sulla Regione (accumuli di 1-2 mm) nella giornata di Lunedì 16 Novembre, in corrispondenza dell'ingresso di un modesto impulso umido marittimo non perturbato, che è penetrato in Pianura Padana seguendo il letto delle correnti sudoccidentali che delimitavano il margine della campana anticiclonica. Qualche "aerosol" in forma più sporadica è stata segnalata sull'Alta Pianura (Brianza e Bargamasca) anche nella giornata di Giovedì 19 Novembre, specialmente sulla Pedemontana dove gli strati bassi hanno assunto maggiore consistenza.
Tutti vorrebbero al più presto rivedere il sole, mentre gli appassionati di meteorologia attendono una svolta verso un clima più dinamico; scontenti ovviamente anche gli abitanti delle grandi città che da giorni respirano un'aria sempre più deteriorata. Ma fino a quando il tempo seguirà questo andamento? Un primo ricambio d'aria è atteso tra domani sera e lunedì, grazie ad una debole perturbazione atlantica che riuscirà a scalfire temporaneamente l'alta pressione. Un peggioramento più deciso, o meglio una svolta verso il tardo-autunno si prospetta invece a partire dalla seconda parte della prossima settimana, forse per la gioia degli amanti della montagna e degli sport invernali.
Auguriamo a chi ha del tempo libero di potere trascorrere questo bel sabato pomeriggio in montagna...mentre per il momento non ci resta che salutarvi, ringraziandovi come sempre per l'attenzione.
Matteo Dei Cas - Staff CML