Quasi tutta la pioggia dell'intero mese di Novembre è caduta proprio negli ultimi due giorni dell'Autunno 2009! L'episodio perturbato è stato davvero intenso, ma non verrà ricordato come eccezionale, in quanto fortunatamente si è risolto in maniera abbastanza veloce. Si provi infatti ad immaginare se ad esempio gli oltre 150 mm di pioggia caduti in alcune località delle Orobie Lecchesi, Bergamasche e Bresciane si fossero aggiunti ad un mese già contraddistinto da forti precipitazioni...e magari con uno zero termico ancora più alto! Si sarebbe ripetuto il Novembre 2002, ancora impresso nella memoria di molti abitanti dell'Alta Lombardia! Così non è stato nemmeno quest'anno, nonostante questa paerentesi di forte maltempo, sopraggiunta su tutto il nostro Territorio nel contesto del peggioramento più importante che ha caratterizzato quest'autunno, nel complesso mite e non particolarmente piovoso. Ma perchè tanta pioggia e tanta neve si sono concentrate tutte tra il 29 ed il 30 Novembre? Nel tardo Autunno è relativamente frequente un "tipo di tempo" caratterizzato dall'incursione di una profonda saccatura atlantica nel Mediterraneo Centro-Occidentale: un vero e proprio canale di bassa pressione che progredisce lentamente verso levante, in quanto il suo cammino è spesso ostacolato dalla presenza di un'area di alta pressione sui Balcani. Un corpo nuvoloso proviene quindi da Ovest attrraverso la Francia, ma anzicchè attraversare rapidamente il nostro Paese le nubi scorrono dal Mediterraneo verso le Alpi per uno o più giorni. Il sistema frontale sembra "quasi stazionario" ed è preceduto da un intenso flusso meridionale, tiepido e carico di vapore. Le nubi e le precipitazioni interessano tutta la Pianura Padana, ma i nuclei più intensi si fermano a ridosso delle Prealpi in quanto trovano la strada sbarrata dalle montagne. Ecco quindi che piove intensamente, a volte sottoforma di rovesci monsonici, sempre sulle solite zone: in questo modo si spiegano i 224.8 mm di Capovalle (BG), i 207.5 mm di Montecampione (BS), piuttosto che i 184.4 mm di Barzio (LC). Piogge in pianura accompagnate da colpi di tuono anche in piena notte perchè l'afflusso proveniente dal Mare Nostrum contiene molto vapore che rende l'aria nei bassi strati potenzialmente instabile: laddove la convergenza con aria più secca o la semplice presenza dei monti crea l'opportuno innesco, ecco che i "temporali fuori stagione" insorgono quasi dal nulla, affogati nell'estesa coltre nuvolosa, cogliendoci quindi di sorpresa. E la neve? Manca per l'appunto solo la "Dama Bianca" a completare il quadro perturbato di quest'ultima giornata di Autunno. Ebbene la forma nevosa ha dovuto obbedire ai capricci delle correnti meridionali, proprio quel famigerato scirocco che anche questa volta ha soffiato impetuoso, facendo impennare i termometri sul lembo sudorientale della Lombardia, come ad esempio nel Mantovano, con Sermide che ha registrato un valore massimo di 17.1°C. E' naturale quindi immaginare un limite delle nevicate generalmente elevato, specialmente lungo i primi contrafforti montuosi che delimitano la Pianura Padana. Di fatto la neve è caduta a quote relativamente più bassa nelle zone Alpine più settentrionali, essendo queste riparate dal richiamo meridonale mite. In questa situazione l'Alta Valchiavenna ha giocato ancora una volta bene le sue carte: precipitazioni abbondanti e persistenti hanno trovato la strada sbarrata a Madesimo, dove una vera e propria "bufera di neve" ha scaricato 85 cm di neve in ventiquattro ore che si sono aggiunti agli oltre 30 cm caduti nella giornata precedente! Onore anche alle nostre montagne dell'Alta Valtellina che, raggiunta qualche ora più tardi dalla perturbazione, si è dovuta "accontentare" di un manto nevoso dello spessore di 40-50 cm...rappresentando così il primo regalo dell'Inverno o meglio l'ultimo omaggio dell'Autunno! |