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.: Venerdì 22 novembre 2024
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G. Aceti - Staff CML |
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Il gelo e la nebbia, protagonisti dello scenario lombardo nella settimana da lunedì 18 gennaio a sabato 23 gennaio, sono stati un prodotto “genuinamente padano”, creatosi secondo la tipica tradizione della nostra climatologia. A livello sinottico, la presenza per diversi giorni dopo metà gennaio di una figura anticiclonica di matrice azzorriana ed il persistere di una ventilazione molto debole ha favorito un ristagno dell'aria nei bassi strati, dando luogo ad un'inversione termica che è andata gradualmente consolidandosi. Il persistere poi di deboli correnti settentrionali in quota ha inibito lo sviluppo della nuvolosità bassa irregolare. Il raffreddamento notturno per irraggiamento ha così favorito, oltre al freddo, lo sviluppo degli strati nebbiosi, che gradualmente hanno acquistato “spessore” e che si sono impadroniti di zone sempre più estese della nostra regione. Così, la nebbia che ad inizio settimana ha interessato la media-bassa pianura, con il trascorrere della settimana si è spinta sempre più a nord, conquistando anche la fascia Pedemontana fin verso i 500 mt circa di altitudine. Il culmine della nebbia, e del freddo ad essa associato, è stato raggiunto nella giornata di Giovedì 21 gennaio, che è risultato "una giornata di ghiaccio" in molte località della pianura e della Pedemontana grazie al persistere della coltre nebbiosa per tutto il giorno; una solida ed inattaccabile inversione termica ha intrappolato la nebbia per tutta l'estensione del Catino Padano. Riviviamo quel giorno con la tabella dei dati di Giovedì 21 Gennaio 2010 delle stazioni della rete CML; da tale tabella possiamo osservare sia l’estensione della nebbia che le numerose località che hanno fatto registrare una giornata di ghiaccio. Come normale in queste situazioni, in montagna il cielo si è mantenuto generalmente sereno. | programming by EDOARDO BRAMBILLA | |
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