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Lunedì 15 Febbraio 2010: Valleve - Alta Valle Brembana (BG). “Spada di Damocle”: stalattite di ghiaccio naturale lunga 45 metri e del peso di oltre 50 tonnellate, pendente dal bordo superiore di un anfiteatro roccioso. Anche la natura ha voluto travestirsi regalandoci una delle innumerevoli meraviglie… in omaggio al carnevale! AUTORE DELLA FOTO il forumista Valbrembana. |
Sabato 20 Febbraio 2010 - ore 15:30
Buon pomeriggio a tutti dallo staff CML e ben ritrovati per una nuova edizione della "Prima Pagina"!
Durante la settimana appena trascorsa, quella di carnevale, il tempo non ha certo avuto voglia di scherzare ed ha continuato a “fare sul serio” regalandoci l’ennesima settimana di questo inverno caratterizzata da un'elevata dinamicità e da repentini cambiamenti del tempo, con freddo, neve, pioggia, vento, sole … Settimana quindi dinamica, tipica della stagione tardo-invernale e che è il presupposto del prossimo cambio di stagione! Poco soddisfatte quindi le speranze che, almeno nella settimana di carnevale, la stagione invernale si quietasse un poco “travestendosi” e mostrando effetti più piacevoli per poter vivere una tranquilla settimana carnevalizia anche all’aria aperta.
Anche la foto scelta per questa settimana vuole rendere un omaggio
alla settimana di carnevale appena trascorsa. Abbiamo preso spunto dalle innumerevoli meraviglie che la natura ci offre; si tratta di una “
spada naturale di ghiaccio” lunga 45 metri, pendente dal bordo superiore di un anfiteatro roccioso in Alta Valle Brembana , con la quale la natura ha voluto “travestirsi” … in omaggio al carnevale stesso!
Ma vediamo di analizzare in modo più approfondito la settimana “dinamica” appena trascorsa dal punto di vista meteorologico.
Dopo le nebbie nella Conca Padana di sabato scorso, 13 febbraio, domenica un debole flusso di correnti umide meridionali dal Mar Ligure ha dato luogo a deboli precipitazioni con scarsi accumuli, con pioggia mista a neve o brevi nevicate sulle pianure dell’ovest regione e paesaggio brevemente imbiancato localmente sulla fascia pedemontana dai 300-400 mt. di quota.
Lunedì temporaneo periodo di stabilità atmosferica mentre da martedì un flusso di correnti occidentali in quota, attivato da una vasta area ciclonica sulle Isole Britanniche, ha cominciato a far affluire, a più riprese, aria via via più umida verso le Alpi. Così, martedì un debole impulso perturbato ha portato nuvolosità diffusa e persistente su tutta la regione, con deboli precipitazioni e con segnalata nuovamente la comparsa di neve sull’alta pianura e sulla fascia pedemontana, con paesaggio che, localmente, si è nuovamente imbiancato dai 300-400 mt circa di quota in su (lo zero termico è infatti stazionato attorno ai 500 mt).
Mercoledì poi, e fino alla mattinata di giovedì, un sistema perturbato più organizzato d'origine mediterranea ha portato un peggioramento più significativo del tempo su tutta la regione con piogge diffuse in pianura e neve a quote di bassa montagna, con paesaggio imbiancato dai 700-800 mt di quota su Alpi e Prealpi ed Appennini (localmente e temporaneamente anche a quote inferiori). Solita eccezione per la neve che è comparsa, seppur bagnata, anche a quote di pianura sull’estremo angolo sud-occidentale dell’Oltrepò Pavese e nelle limitrofe zone dell’Alessandrino. Sono caduti mediamente sulla medio-alta pianura della Lombardia Occidentale 20-35 mm, su Bergamasco, Lodigiano e Pavese 15-25 mm, mentre sulla Lombardia Orientale e sulla Valtellina sono caduti mediamente da 5 a 15 mm. Gli accumuli nevosi, dai 1000-1200 mt di quota, sono stati di circa 10-15 cm sulle Orobie ed in Valtellina fino a raggiungere e superare i 30 cm sulle Prealpi Lecchesi.
Giovedì in giornata tempo asciutto ma già dal pomeriggio si è formato un profondo minimo di pressione sui mari circostanti alle Baleari che è traslato piuttosto velocemente verso Nord-Est (nella giornata di venerdì la pressione sulla nostra regine è scesa sotto i 990 hpa); in serata quindi entra una nuova e più incisiva perturbazione che porta instabilità diffusa tutto il Centro-Nord Italia con maltempo significativo. Pioggia copiosa in pianura e neve abbondante in montagna. La quota neve risulta variabile con accumuli significativi generalmente sopra i 1000-1200 mt di quota su Alpi, Prealpi ed Appennini ma con sconfinamenti fin verso i 700-800 mt durante i rovesci più intensi. Anche per questa perturbazione si sono avute locali nevicate con accumulo fino al piano sull’estremo angolo sud-occidentale Pavese e sulla confinante Provincia di Alessandria. Sono caduti mediamente su tutta la Regione da 25 a 45 mm di pioggia, con accumuli maggiori sulla fascia occidentale, segnatamente su Pavese e Lodigiano. Gli accumuli nevosi segnalati hanno visto circa 50 cm di neve fresca sull’appennino Pavese dai 1200 mt di quota, 10-15 cm sulle Prealpi a 1300 mt di quota fino a 30-40 cm e oltre dai 1600 mt di quota.
In nottata, per concludere, le piogge sono cessate da Ovest e nel corso della mattinata odierna le schiarite si sono estese a gran parte della Regione con l’ingresso del vento di föhn sulla fascia occidentale della Regione.
Infine, anche dal punto di vista delle temperature la settimana trascorsa … non ha certo scherzato: repentini cambiamenti, freddo invernale e tepore inizio-primaverile. Si è così passati da lunedì scorso dove le temperature registrate presentavano valori invernali ( minime in pianura mediamente comprese tra –4 e -2 °C e massime che hanno oscillato tra 3 e 5 °C; freddo anche in quota con S. Caterina Valfurva che ha registrato una temperatura minima –17,5 °C) a giovedì quando le temperature si sono portate su valori quasi primaverili ovunque, con le temperature minima in pianura quasi ovunque sopra lo 0 °C e con i valori massimi che, in molti casi dopo più di 2 mesi, hanno superato i 10 °C.
E cosa ci riserva il futuro? Dalle ultime emissioni modellistiche sembra che il bel tempo possa continuare fino al tardo pomeriggio di domani grazie ad un promontorio mobile di alta pressione. Già in serata di domani però i modelli vedono la possibilità di un nuovo peggioramento che dovrebbe riportare le precipitazioni su buona parte della Regione e riportare la neve anche a quote basse. Vista l’estrema dinamicità del tempo consigliamo comunque di seguire l’evoluzione del tempo domenicale e della prossima settimana leggendo i commenti e gli aggiornamenti sul
Forum, oltre che consultando gli aggiornamenti del nostro
Bollettino di Previsione.
Concludiamo da dove siamo partiti, sottolineando come la settimana carnevalizia appena trascorsa sulla nostra Regione abbia appassionato i molti amanti della meteorologia e come, con una metafora, essa possa essere paragonata alla più famosa maschera bergamasca, ovvero “arlecchino”. Infatti, dal punto di vista meteorologico la settimana appena trascorsa ce ne ha fatte vedere “di tutti i colori” accostando, anche a breve distanza temporale, tipi di tempo anche molto diversi tra di loro. E chissà che, almeno meteorologicamente parlando, “l’arlecchino meteorologico” possa continuare ancora un po’… come del resto possibile visto il prossimo passaggio dall’Inverno alla Primavera.
Non ci resta che salutarvi, ringraziandovi come sempre dell'attenzione ed augurandovi un buon fine Settimana
Giuseppe Aceti - Staff CML