Editoriale relativo al tempo nei giorni a cavallo tra Marzo ed Aprile 2010, "condito" con una dettagliata "Ultim'ora" sul maltempo Pasquale, specie sulla parte occidentale della regione. Lavoro a cura di G. Aceti.
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Mercoledì 31 marzo 2010: Colecchio (PR). Una delle tante immagini significative di questa settimana “di passione” meteorologica: una cella temporalesca sulle campagne nel parmense. AUTORE DELLA FOTO: il forumista pro.meteo |
Buona serata a tutti dallo staff CML e ben ritrovati per una nuova edizione della "Prima Pagina"!
Gli ultimi giorni di marzo ed i primi giorni di aprile, quelli della Settimana Santa prima della Pasqua, non sono certo stati avari di emozioni; hanno anzi visto alternarsi sulla nostra regione, dal punto di vista meteorologico, molti fenomeni rilevanti, sia di stampo estivo che di stampo invernale, regalando ai molti meteoappassionati un cocktail meteorologico “completo ed appagante”: caldo, freddo, temporali, rovesci, grandinate, perfino supercelle e tornado, neve fino a quote basse, brina, vento forte (e a tratti un po’ di sole)! Usando una similitudine con la Settimana Santa che precede la Pasqua, anche per molti meteoappassionati quella appena trascorsa è stata una vera settimana … di passione!
La foto scelta per questa settimana rappresenta una di queste situazioni meteorologiche, piuttosto rare per il periodo ma molto “affascinanti”: si tratta di una cella temporalesca fotografata mercoledì 31 marzo nel Parmense; in quello stesso pomeriggio a poca distanza si è formato un vero e proprio tornado che ha provocato, come ovvio, numerosi danni!
Ma vediamo più in dettaglio quanto accaduto nell’ultima settimana a livello meteorologico.
A livello sinottico, per tutta la settimana, correnti ondulate atlantiche hanno interessato l'Europa centro-settentrionale e la nostra regione, determinando una spiccata variabilità del tempo con l'alternarsi di passaggi frontali a promontori mobili di alta pressione. Una vasta struttura depressionaria centrata sul Mare del Nord ha infatti convogliato diversi fronti freddi nord-atlantici verso l'Europa centrale; perturbazioni che hanno interessato, a fasi alterne, anche il Nord-Italia ed il nostro territorio.
Siamo così partiti domenica 28 marzo quando le temperature diurne, su buona parte della regione, hanno superato i 20 °C (in diversi casi per la prima volta nel 2010), anche per via di venti occidentali con effetto favonico su parte della regione.
Lunedì sera poi è giunta una prima, intensa, perturbazione atlantica, che soprattutto martedì ha apportato piogge e diffuse temporali su buona parte del territorio. Si sono così registrate precipitazioni abbondanti su tutta la regione; mediamente sono caduti 40-50 mm sulla provincia di Varese, 20-40 mm sulle province di Como, Milano, Monza - Brianza e Lecco, 10-30 mm sul Bergamasco, 5-20 mm sulle province di Lodi, Pavia, Brescia, Cremona, Mantova e Sondrio. La neve è caduta mediamente dai 1200-1300 mt. di quota, spingendosi più in basso nelle valli notoriamente più fredde e riparate; sono caduti mediamente da 10 a 30 cm di neve oltre i 1500 mt. di quota (ad esempio si sono misurati 31 cm a 1800 mt di quota a Valgerola – Pescegallo - SO).
Mercoledì 31 marzo la nostra regione ha visto temporaneamente bel tempo, almeno fino al primo pomeriggio, per un promontorio mobile di alta pressione mentre, dal tardo pomeriggio ed in serata rovesci e temporali hanno colpito localmente un po’ tutta la regione con accumuli comunque modesti; maggiormente interessata dai fenomeni è stata la parte orientale del Nord Italia, dove si sono localmente verificati temporali intensi con grandine ed anche
supercelle e tornado (come quello sviluppatosi, in provincia di Reggio Emilia, tra Cadelbosco di Sopra e Bagnolo in Piano).
Un nuovo fronte perturbato ha poi interessato il nostro territorio nella giornata di giovedì e, nonostante fosse il 1° giorno del nuovo mese (ovvero il pesce d’aprile) il tempo non ha certo avuto voglia …di scherzare. Le precipitazioni, prevalentemente sotto forma di
rovescio o temporale, hanno interessato tutta la regione ed i territori limitrofi portando un calo termico significativo, grandinate, vento sostenuto e perfino nevicate a quote basse. Trattandosi di rovesci temporaleschi, gli accumuli sono stati piuttosto irregolari sul nostro territorio; sono comunque caduti mediamente
5-15 mm di pioggia un po’ su tutta la regione; accumuli superiori, fino a
30 mm ed anche più, hanno interessato la Valtellina, la Valchiavenna, il Comasco orientale, il Lecchese e parte delle Orobie. La
neve è caduta mediamente dai 500-800 mt. di quota su Alpi e Prealpi accumulando tra 10 e 40 cm di neve fresca (gli accumuli maggiori si sono misurati in Valchiavenna, Valtellina e parte delle Orobie). La neve si è spinta fino a quote di collina ed è stata segnalata fin dai 500-600 mt di quota, ad esempio su Valtellina, Orobie e Prealpi Lecchesi; durante le precipitazioni più intense anche a quote inferiori, soprattutto sulle zone pedemontane, si è avuta per qualche minuto la sensazione di vedere neve tra la pioggia ma, verosimilmente, si è trattato di pioggia mista ad alcuni “splatters” ed a
frostgraupel.
Infine, sempre nel giorno del “pesce d’aprile”, si è assistito nel pomeriggio ad un fenomeno climatico curioso, anche se non così infrequente con queste configurazioni sinottiche, ovvero a differenze termiche in pianura fino a 15 °C tra l’alta pianura centro-occidentale a nord (sotto rovesci intensi e con temperature che si aggiravano tra 3 e 6 °C) e parte della pianura Pavese e Cremonese più a sud (in quel momento sotto l’azione inibente delle correnti da sud in discesa dall’Appennino e richiamate sulla Pianura Padana dal passaggio de fronte freddo, che su quell’area portava cielo sereno con effetto favonico e temperature fino a 17-18 °C).
In serata di giovedì e fino a parte di oggi, venerdì, il vento freddo da nord ha portato föhn o effetti favonici su buona parte della Lombardia (segnatamente sulla fascia settentrionale e su quella occidentale). Nella mattinata di oggi, venerdì, le temperature minime sono scese parecchio ed in diverse zone, un po’ su tutto il territorio ed anche in pianura (specialmente nelle zone più riparate o dove il vento settentrionale è cessato almeno per qualche ora), si registrata una piuttosto rara giornata di gelo ad Aprile, con la temperatura che è scesa appunto sotto lo 0 °C nei valori minimi, probabilmente per l’ultima volta nella stagione fredda 2009-2010 (almeno in pianura)!
E cosa ci riserva il
futuro? Dalle ultime emissioni modellistiche sembra confermato che il maltempo interesserà la nostra regione tra domani, sabato, e domenica, portando quindi verosimilmente una Pasqua bagnata un po’ su tutto il territorio. A Pasquetta il tempo dovrebbe gradualmente migliorare, soprattutto sulla parte occidentale della regione, e tale miglioramento potrebbe continuare per qualche giorno, con le temperature che dovrebbero tornare a salire, per la probabile estensione dell'alta pressione delle Azzorre verso l'Europa centrale, e quindi sul nostro territorio. Vista l’estrema dinamicità del tempo consigliamo comunque di seguirne l’evoluzione nei prossimi giorni leggendo i commenti e gli aggiornamenti sul
Forum, oltre che consultando gli aggiornamenti del nostro
Bollettino di Previsione.
Abbiamo quindi “rivissuto” le intense emozioni che la Settimana Santa appena trascorsa ci ha regalato, una settimana appunto “di passione”. Concludiamo, non potendo augurare una serena Pasqua, facendo a tutti i lettori, da parte dello Staff del Centro Meteorologico Lombardo, un sincero augurio per una felice S. Pasqua!
Vi ringraziamo come sempre per l'attenzione.
Giuseppe Aceti - Staff CML
ULTIM'ORA
5 Aprile 2010, ore 17:00 – Feste Pasquali con maltempo, soprattutto su ovest regione
Come previsto da alcuni giorni (vedi anche la
Prima Pagina di venerdì 2 aprile, di seguito), le festività pasquali sono trascorse sul nostro territorio (oltre che su buona parte dell’Italia) all’insegna del
cielo coperto quasi ovunque, del
vento e, segnatamente sulla parte occidentale della regione e zone limitrofe, da
precipitazioni abbondanti e da
freddo.
Infatti, dopo la parentesi di bel tempo del Venerdì santo, sabato 3 e Domenica 4 aprile (giorno di Pasqua) la nostra regione è stata interessata da un
fronte nord-atlantico che ha determinato un generale peggioramento del tempo. La perturbazione ha cominciato a portare le prime precipitazioni già da sabato, un po’ su tutta la regione, distribuendo accumuli maggiori sulla fascia nord-occidentale del territorio e fenomeni più scarsi sulla fascia orientale.
Domenica di Pasqua poi il sistema frontale ha dato i maggiori fenomeni, ancora una volta,
sull’ovest del territorio; a differenza di quanto previsto infatti, la perturbazione è rimasta stazionaria per diverse ore, con le nubi che continuavano a risalire da SW ma che, fino al tardo pomeriggio-sera, hanno concentrato le precipitazioni sull'ovest della regione. Solo in serata il minimo è traslato verso est, e le precipitazioni hanno interessato anche la parte orientale della regione, ma gli accumuli più significativi si erano ormai registrati su ovest regione.
La perturbazione ha esaurito i suoi effetti, in termini di precipitazioni, entro questa mattina, sostituita da venti secchi settentrionali che hanno regalato, su buona parte della Lombardia, un
Lunedì di Pasquetta soleggiato anche se ventoso.
A livello di distribuzione delle precipitazioni, vediamo gli accumuli medi per provincia registrati, durante tutto l’evento, dalle stazioni della rete CML.
Varese: 50-70 mm (con punta di 80 mm a Rovate Carnago)
Como e Ticino: 40-60 mm (con punte fino a 70 mm a Moltrasio lago)
Milano (Ovest) e Novara: 40-55 mm (con punte fino a 64 mm ad Ossona);
Lecco: 30-50 mm (con punte in Valsassina di 85 mm a Cremenno-Maggio)
Monza e Brianza: 30-45 mm
Pavia, Lodi e Sondrio: 25-35 mm (con punte di 109 mm a Chiavenna)
Cremona, Milano (Est) e Bergamo: 10-30 mm (con punte su Alpi e Prealpi fino a 50-60 mm)
Mantova: 10-20 mm
Brescia: 2-10 mm (con punte su Alpi e Prealpi fino a 25-35 mm)
Per quanto riguarda le nevicate, la quota neve durante tutto il peggioramento si è aggirata mediamente sui 900-1200 mt di quota (con lo zero termico a circa 1500 mt di quota), localmente e temporaneamente anche a quote più basse (nelle valli più riparate o durante i rovesci più intensi); sono poi stati segnalati episodi di neve bagnata o pioggia frammista a neve fino a 500-700 metri di quota.
Tra gli accumuli nevosi più significativi, dai dati a disposizione, si segnalano 60 cm a Campodolcino loc. Fraciscio (SO) e a Madesimo (SO), fino a 45 cm nel Sottoceneri oltre 1200 mt., 20 cm a Zambla (BG), 10 cm in alta Valtellina (Santa Caterina Valfurva e Oga).
Va infine segnalato come la giornata di Pasqua, nonostante fosse il 4 di aprile, sia stata decisamente fredda, segnatamente sull’ovest regione; in pianura infatti le temperature massime registrata sono state mediamente comprese tra 5 e 8 °C, valori che risultano ben al di sotto delle medie del periodo.
Dopo la Settimana Santa che l’ha preceduta quindi, anche la giornata di Pasqua è trascorsa all’insegna del tempo meteorologicamente instabile e dinamico …
Ed ora aspettiamo arrivi un po’ di bel tempo e di tepore primaverile…
Giuseppe Aceti - Staff CML