La primavera di quest'anno continua ad essere molto movimentata: temporali, neve in montagna e soprattutto bruschi sbalzi di temperatura. Nell'arco di un giorno si passa quindi dalle maniche corte ad un giubbotto pesante e la "mezza stagione" torna a fare parlare di sè. Ecco uno scorcio dell'Aprile 2010, descritto vivacemente dal nostro Simone Rossetto.
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Domenica 11 Aprile 2010: notare l'aspetto "acciotolato" delle nubi che traccia il rinetro da Est di aria artica marittima...e tanti rovesci a spasso per "rovinare" la Domenica di tanti Lombardi... |
Lunedì 12 Aprile 2010 - ore 19:00
Buona serata a tutti dallo staff CML e ben ritrovati per una nuova edizione della "Prima Pagina"!
Niente da fare: questa primavera 2010 non ne vuole sapere di mostrare più di tanto il suo lato mite e piacevole!
Come ai "vecchi tempi" infatti, si sta riproponendo quest'anno la dinamicità della "vera" primavera Lombarda, troppe volte trascorsa all'insegna del caldo anomalo e della scarsità di precipitazioni nell'ultimo ventennio...
Stiamo vivendo dunque una stagione "vecchio" stampo (così come tutti gli ultimi mesi e buona parte degli ultimi 3 anni), caratterizzata -come giusto che sia- da estrema variabilità del tempo e delle condizioni termiche, anche se è giusto precisare che forse in linea generale ha fatto e fa un pò più fresco del dovuto, con temperature spesso sottomedia.
Gli unici giorni di "tregua", ovvero caratterizzati da tempo stabile e mite (dopo il forte maltempo che aveva interessato soprattutto i settori occidentali a Pasqua), in realtà si sono vissuti la scorsa settimana, grazie ad un'area di alta pressione di origine subtropicale, che ha stazionato anche alle nostre latitudini.
In particolare, si è passati da temperature massime comprese tra 18 e 20 gradi nelle giornate di Lunedì 5 e Martedì 6 (con forte favonio a Pasquetta all'ovest), a valori molto miti soprattutto Venerdì 9 e Sabato 10 sino a 21-24 gradi alle basse quote, grazie anche (specie sui settori settentrionali) ad un lieve effetto favonico, che ci ha permesso tra l'altro di trascorrrere il raduno per i 10 anni della nostra associazione accompagnati da una splendida e calda giornata. La natura ha potuto così regalarci finalmente le prime fioriture decise e suggestive sotto al sole primaverile, anche se il tutto appare ancora molto in ritardo rispetto alla norma, a causa del fresco costante delle scorse settimane.
Ma il bel tempo, come detto, ha dovuto lasciare spazio, nel week-end appena trascorso al perentorio ritorno delle nubi, e soprattutto ad un calo termico davvero eclatante nel giro di poche ore. L'ingresso di aria fredda di origine artico-marittima dai quadranti nord-orientali infatti, avvenuto nella notte tra Sabato e Domenica (inizialmente con favonio nella parte nord della regione) ha prodotto nella giornata di ieri ed in quella odierna fenomeni di spiccata instabilità, specie sui rilievi ed a ridosso di essi.
Segnaliamo, in particolare, il maltempo che ieri mattina si è accanito sui settori centro-orientali della Lombardia, con precipitazioni più intense nella Bergamasca. Ecco qualche accumulo significativo registrato dalla nostra rete: Cenate 29,7mm, Alzano L. 21,3mm, Paladina 19,8mm, Brusaporto 19,4mm e via dicendo. Nelle altre zone di levante, dal Bresciano al Mantovano passando per la Valtellina, sono stati rilevati accumuli generalmente intorno o inferiori ai 10mm. Un locale temporale pomeridiano con grandine ha interessato anche la zona della Malpensa, mentre nel resto dei settori occidentali i fenomeni sono risultati più sporadici. Anche oggi qualche rovescio locale, localmente grandigeno, ha interessato vaste porzioni del territorio esclusa la medio-bassa pianura Padana, anche se in maniera decisamente meno significativa rispetto a ieri.
La neve, come spesso capitato nelle ultime settimane, è scesa a quote "interessanti" su Alpi e Prealpi, specie laddove i fenomeni sono risultati più intensi; in alcune zone i fiocchi bianchi hanno rifatto la loro comparsa anche sotto i 1.000 metri di quota, specie ieri mattina sulle Orobie. Interessante notare come nel pomeriggio di Domenica, nelle zone di montagna e collina, le temperature massime spesso non abbiano superato i 10 gradi, con cali dunque nell'ordine dei 10/15 gradi rispetto al giorno precedente: uno sbalzo termico davvero notevole! Anche nel pomeriggio odierno, in concomitanza con i rovesci, alcune province hanno potuto osservare temperature tra 5 e 10 gradi, con clima dunque decisamente "frizzante".
Per quanto riguarda il proseguimento della settimana, possiamo dire rapidamente che almeno per i prossimi 2/3 giorni la situazione non cambierà di molto, dato che il tempo rimarrà sostanzialmente variabile, con instabilità pomeridiana concentrata soprattutto sulle aree montuose (anche se non vi saranno precipitazioni diffuse ed il sole potrà vedersi in più di una occasione). Le temperature risulteranno ancora piuttosto fresche, specie nelle zone interessate da maggiore nuvolosità ed eventuali precipitazioni, vieppiù miti verso la pianura.
Vi ringraziamo come sempre per l'attenzione, augurandovi un buon proseguimento di settimana.
Simone Rossetto - Staff CML