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Tempo finalmente dinamico; parentesi con forti temporali   Inserito il› 28/07/2010 20.23.17
 
Il caldo di Luglio non fa più paura, si volta pagina grazie ad una parentesi temporalesca piuttosto intensa, seguita da un ritorno del Föhn. Uno "spettacolare" contrasto tra masse d'aria diverse spazza via l'afa dalla nostra Regione, lasciando in qualche caso anche il segno: il tutto è descritto minuziosamente dal nostro Giuseppe Aceti.
 
 
 
Venerdì 23 luglio 2010,  ore 20.15. Brescia Fornaci. Shelf cloud maestosa sotto il temporale bresciano. AUTORE DELLA FOTO: il forumista FabioM85
Lunedì 26 Luglio 2010 - ore  17:45
 
 
Buona serata a tutti dallo staff CML e ben ritrovati per una nuova edizione della "Prima Pagina"!
 
La terza settimana di luglio è stata finalmente caratterizzate sulla nostra Regione da estrema dinamicità del tempo, non solo da caldo e afa che erano stati una costante della prima metà del mese di Luglio. La foto scelta questa settimana ne vuole rappresentare uno, ovvero una shelf cloud legata ai temporali che hanno colpito la nostra Regione venerdì 23 Luglio. 
 
Vediamo subito in dettaglio quanto accaduto nell’ultima settimana a livello meteorologico.
 
A livello sinottico, dopo il passaggio di una debole saccatura nella giornata di Sabato 17, che ha temporaneamente "spazzato" via l’afa (ma non dal caldo), già da domenica e per i primi giorni della settimana l'alta pressione è tornata a prendere possesso dell'area Mediterranea e della Nostra Regione. L’inizio settimana ha però visto una configurazione barica tale da favorire una ventilazione orientale nei bassi strati, così che la temperatura (mediamente in pianura attorno a 20 °C nelle minime ed attorno ai 30 °C nelle massime) associata al basso tasso di umidità ha mantenuto condizioni accettabili.
 
Da metà settimana invece il tempo sulla nostra Regione è stato caratterizzato dal lento avvicinamento di una perturbazione atlantica; le correnti sudoccidentali che l’hanno preceduta hanno così cominciato ad investire la nostra Regione, convogliano una massa d'aria relativamente umida e progressivamente più instabile. Mercoledì e giovedì quindi, temperature ed umidità in aumento e primi locali fenomeni di pioggia e temporali (con accumuli generalmente contenuti), segnatamente sulla parte occidentale della Regione ed in special modo sui rilievi. 
 
La saccatura di origine atlantica è poi transitata sulla nostra Regione nella giornata di venerdì e si è mostrata decisamente incisiva (anche grazie al maggiore impulso della corrente a getto), portando instabilità e temporali diffusi oltre che ad un rapido calo della temperatura. Così venerdì in mattinata si sono formati i primi temporali prefrontali da SW ad innesco orografico che, come tipico con queste configurazioni, sono andati a colpire principalmente il corridoio Alto Varesotto, Sopra e Sottoceneri, Alto Lario, Valchiavenna, Valtellina. Nel pomeriggio poi formazione di altri temporali sempre sulle zone montuose (Orobie, Valcamonica, Garda) mentre successivamente si è assistito all’innesco di una cella temporalesca sulla Brianza, seguito da inneschi più importanti sul Piemonte. L'innesco dinamico (grazie all’impulso più incisivo della corrente a getto ed alla convergenza nei bassi strati) ha così favorito il formarsi di temporali prefrontali in risalita dalla bassa pianura verso le Prealpi, con moto SW->NE. Si sono così avuti forti temporali su Ovest Milanese e poi su Bergamasco; le celle sono risultate generalmente grandinigene sulla media pianura. Infine, una vera linea temporalesca ha attraversato in serata la regione associata al passaggio del fronte freddo: maggiori fenomeni, come sempre in questi casi, sull’est Regione (e sul Nord-Est) mentre ad ovest il passaggio del Fronte ha posto fine ai fenomeni temporaleschi ed è stato associato all’ingresso del vento da Nord, dove l’afflusso di aria più fresca e secca è avvenuto sottoforma di corrente favonica.
 
Dal punto di vista degli accumuli, sempre piuttosto disomogenei anche a pochi Km di distanza trattandosi di fenomeni temporaleschi, con effetti “a macchia di leopardo”, segnaliamo, grazie alla rete CML alcuni degli accumuli più significativi durante i temporali di venerdì. La zona con i fenomeni più abbondanti è stata la provincia di Monza e Brianza, dove si sono rilevati 90 mm a  Seregno, 75 mm a Meda, 71 mm a Carate Brianza e 68 mm a Giussano. Altre aree con località che hanno fatto registrare accumuli significativi: il Milanese (55 mm rilevati a Malvaglio - Robecchetto con Induco), il Lecchese (55 mm a Colico), la provincia di Sondrio (56 mm a  Chiavenna e 54 mm ad Andalo Valtellina) ed il Bresciano (51 mm a San Felice del Benaco ed a Villa Carcina).
 
Tale passata temporalesca, con importanti grandinate e colpi di vento, ha provocato sulla nostra Regione e sul Nord-Est numerosi danni e problemi, oltre al decesso accidentale di alcune persone. Prima di entrare un po’ più nel merito dei danni e disagi rilevati, vorremmo solo brevemente appuntare come, a differenza di quanto riportato frequentemente dalla stampa e dai media, i danni legati ai temporali di venerdì non sono stati legati alla formazione di trombe d’aria (struttura analoga al tornado, ovvero una colonna d’aria in veloce rotazione antioraria con diametro fino a 150 metri, che può durare fino a 30 minuti, che porta con sé polvere, detriti o altro materiale in funzione della sua violenza) ma più realisticamente a dei forti temporali con presenza di downburst (ovvero una colonna d'aria fredda che, in rapida discesa dal cumulonembo, impatta al suolo perpendicolarmente con una violenta espansione orizzontale in tutte le direzioni e possibile formazione di un vortice rotante di vento ad elevata velocità e di opposte direzioni). Un bell’esempio di un downburst, meteorologicamente parlando, è quello occorso nel Padovano venerdì scorso.
 
Vediamo ora alcuni danni e disagi causati dai temporali, dal vento e dalle grandinate. Sulla Bergamasca segnalati numerosi danni, strade allagate, alberi sradicati, scantinati allagati e disagi alla circolazione automobilistica (fonte: L’Eco di Bergamo). Problemi poi nel Milanese con allagamenti e alberi abbattuti; in Valtellina si segnala il decesso di un uomo; nel Cremonese, problemi all'aeroporto del Migliaro e gravi danni nelle campagne con tetti scoperchiati, piante cadute, case allagate e disagi alla circolazione stradale e ferroviaria; nel Bresciano evacuato un condominio a causa del vento che ha danneggiato il tetto, oltre a diversi allagamenti in provincia; nel Mantovano, case scoperchiate, alberi sradicati, pali dell'illuminazione divelti, allagamenti e violente grandinate; in Veneto segnalato il decesso di un uomo nel Veronese ed una ventina di feriti nel Padovano; disagi e problemi anche in Friuli (fonte: Corriere della Sera). Tra l’altro, a seguito dei danni del maltempo, la Regione Veneto sta definendo la richiesta dello stato di calamità naturale per le zone colpite (Fonte: Ansa)
 
Passato il fronte freddo, il vento da Nord, sottoforma di Föhn sulla parte centro-occidentale della Regione, ha continuato ad interessarci anche nella giornata di sabato e di ieri, domenica, con raffiche fino 50-60 km/h; purtroppo, anche il vento ha portato alcuni problemi, su tutti il decesso di un uomo sul lago di Como (fonte: La Provincia di Lecco). Il vento ha quindi garantito un significativo calo dell’umidità e delle temperature così che oggi, lunedì 26 luglio, le temperature si sono riportate mediamente in pianura attorno ai 16-18 °C nei valori minimi ed attorno a 26-28 °C nei valori massimi, con un clima finalmente piacevole.
 
Dopo l’estrema dinamicità occorsa fino ad oggi, cosa ci riserva il futuro? Dalle ultime emissioni modellistiche sembra innanzitutto probabile che si sia ormai conclusa la lunga fase calda del mese di Luglio e che temperature piacevoli possano continuare anche per i prossimi giorni. A livello meteorologico,  nei prossimi giorni  l'evoluzione continua ad essere piuttosto incerta anche se la nostra Regione dovrebbe continuare ad essere interessata da una circolazione ciclonica di aria fredda, con forse un nuovo impulso perturbato nella giornata di giovedì. Si può quindi supporre un proseguimento della  settimana con tempo variabile, con la possibilità per qualche rovescio; vista però l’incertezza che al momento caratterizza i vari modelli di previsione, consigliamo di seguire l’evoluzione del tempo dei prossimi giorni attraverso i vari commenti ed aggiornamenti sul Forum, oltre che di consultare gli aggiornamenti del nostro Bollettino di Previsione
 
Concludiamo l’editoriale ricordando, con una sorta di Amarcord di Felliniana memoria, una usanza della civiltà rurale in auge diffusamente fino a pochi decenni fa quando arrivavano i grossi temporali, ovvero di suonare le campane, gesto fatto nella speranza di allontanarli e quindi di salvare i raccolti ma anche per allertare la cittadinanza del “pericolo” imminente e del fatto che con la natura … non si scherza e che va rispettata in tutte le sue forme. Tale usanza rimane in uso solo in alcuni paesini soprattutto di montagna, (può ancora capitare di sentir suonare le campane durante i temporali nei paesini di montagna del Trentino Alto Adige), dove i contadini del posto sono consapevoli che ciò non serva a molto contro i temporali ma così allertano la popolazione, alimentano la speranza che tutto vada per il meglio, oltre che si atteggiano con più timore, ma anche con più rispetto, nei confronti della natura stessa. Beh, se tale usanza fosse ancora diffusa capillarmente anche in pianura, probabilmente venerdì avremmo sentito suonare le campane su quasi tutta la Lombardia (e poi su tutto il Nord-Est); avremmo così dato la giusta attenzione ad uno degli effetti più violenti ed incontrollabili della natura, e l’allerta delle campane ci avrebbe forse permesso di evitare qualche disagio e forse … qualche vittima.
 
Non ci resta che augurarvi un buon proseguimento di settimana ...
 
 
Vi ringraziamo come sempre per l'attenzione.
 
 
 
Giuseppe Aceti - Staff CML
 
 
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