Lo scenario barico sul continente Europeo si predispone per una seconda “ondata di freddo” sulla nostra regione della stagione fredda 2010-2011 (dopo la prima occorsa tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre) dal giorno di S. Lucia, lunedì 13 dicembre. In questo giorno infatti la meridianizzazione dell’Anticiclone delle Azzorre, disposto con asse tra Islanda e Portogallo con massimi di pressione sulle isole Britanniche, pone le basi per un affondo di un’irruzione d’aria artica-marittima alle basse latitudini. La nostra regione comincia così ad essere interessata da correnti nordorientali, con una prima diminuzione delle temperature e venti di föhn sulle aree centro-settentrionali del nostro territorio. Il quadro barico rimane sostanzialmente immodificato per i giorni successivi; lungo il bordo orientale dell’anticiclone delle Azzorre continuano, dalle alte latitudini, a sopraggiungere nuclei d’aria artica-marittima, che subentrano sulla nostra penisola dai quadranti nord-orientali. Tempo stabile, soleggiato e limpido, e progressiva diminuzione delle temperature, che risentono di una sorta di progressiva “continentalizzazione” della massa d’aria fredda. Da mercoledì 15, quando ormai il freddo intenso ha cominciato a raggiungere anche gli strati medio-bassi dell’atmosfera e quando l’afflusso di aria fredda si indebolisce temporaneamente, col tempo stabile cominciano ad affermarsi le nebbie su alcune aree di pianura (prevalentemente sulla fascia centrale e meridionale del territorio); a causa del freddo, conseguente formazione di galaverna ed alcune località che hanno fatto registrare una giornata di ghiaccio. Giovedì 16 Dicembre è quindi risultato un giorno ulteriormente e particolarmente freddo su tutta la regione, più evidente su buona parte della pianura in quanto il calo termico a seguito dell’aria fredda era ormai generalizzato e la nebbia ha portato a far registrare valori diurni al piano frequentemente al di sotto dello 0 °C, con giornate di ghiaccio diffuse e, per via della nebbia, fenomeni di galaverna con scenari invernali diffusi davvero suggestivi. Riviviamo quella giornata con i valori registrati dalle stazioni della Rete CML dove possiamo osservare come la maggior parte delle stazioni di pianura, segnatamente della fascia centrale e meridionale del territorio, abbia registrato la nebbia e, a livello termico, una giornata di “ghiaccio” significativa, con valori massimi che spesso non sono andati oltre i –1 / –4 °C (fino ai –4,6 °C a Robbio, nel Pavese). Possiamo anche apprezzare l’entità del freddo entrato sul nostro territorio sia dai valori minimi (in pianura per lo più compresi tra –6 e –9 °C) e dai valori registrati in quota (fino ai – 22,5 °C di Livigno Forcola). Vediamo di seguito in dettaglio le temperature ed i fenomeni di nebbia registrate sul territorio di giovedì 16 Dicembre 2010, monitorato attraverso la rete CML. |