Inizio d'anno con il bel tempo, poi modesta irruzione di aria fredda...ma niente più neve ormai, nemmeno nella "Calza della Befana". Riviviamo questi "sonnacchiosi" primi giorni dell'anno nell'editoriale di Matteo Dei Cas.
Venerdì 7 Gennaio 2011 - ore 17:00
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Gran bella giornata, quella di Capodanno! Molto frequentate soprattutto le nostre montagne: qui siamo al passo del Foscagno, in Alta Valtellina. Notevole l'afflusso di automobili che scendono verso Livigno. Il traffico e le "code serali" sono a volte un pedaggio "salato" da pagare quando il sole invoglia la gente a trascorre una giornata all'aperto, specialmente dopo quella serie interminabile di weekend grigi dello scorso autunno! FONTE: www.valtline.it | Epifania con la neve? E' rimasta solo in montagna quella caduta lo scorso Dicembre. La nostra regione è stata per lo più interessata da una nuvolosità bassa e "poco produttiva". Clima comunque grigio, freddo e tipicamente invernale. Qui siamo su una delle piste da sci del Lecchese, ai Piani di Bobbio in Valsassina a circa 1700 metri di altitudine. |
Buona serata a tutti e ben ritrovati per il primo appuntamento del 2011 con la "Prima Pagina"!
Prima settimana dell'anno davvero "riposante" dal punto di vista meteorologico: non vi annoieremo questa volta nel descrivervi "le peripezie del tempo" di questi ultimi giorni, perchè davvero non c'è molto da raccontare!
Capodanno con il sole su tutta la Regione: un bel regalo, specialmente per chi ha trascorso le vacanze in montagna! Veramente apprezzabile, se pensiamo soprattutto ai fine settimana grigi ed uggiosi che puntualmente si sono susseguiti a partire dall'inizio dell'autunno. Ringraziamo quindi questa volta l'
anticiclone delle Azzorre, comparso nello scenario italiano a partire dagli ultimi giorni dello scorso anno 2010. L'azione stabilizzante dell'alta pressione ha regalato oltre al sole sulle Alpi, anche qualche bella mattinata invernale "del tutto padana" sulle nostre pianure.
Inversione termica quindi, diffuse brinate estese fino alla fascia rivierasca dei nostri laghi, e qualche banco di nebbia sulla Bassa Occidentale fino alle porte del Capoluogo. Freddo al mattino, ma con temperature minime non troppo lontane dalla media, dell'ordine di -1/-4°C.
Tra Domenica 2 e Lunedì 3 Gennaio è arrivata la
prima irruzione fredda dell'anno: tecnicamente si è trattato di un rientro dall'Europa Centro-Orientale di
aria artica marittima, in parte "continentalizzata", decisamente più fredda in quota che non nei bassi strati. Paradossalmente i primi sbuffi da Est hanno rotto l'inversione termica sulle nostre pianure, innalzando in diversi casi le temperature minime fin sopra lo zero. Questo grazie anche alla nuvolosità bassa stratocumuliforme piuttosto compatta che ha invaso il Catino Padano, contenendo l'escursione termica.
Freddo nelle vallate alpine, specialmente nelle zone in ombra come nella media Valtellina; aria ancora più pungente in montagna, per effetto delle correnti che, non dovendo alle alte quote aggirare la chiostra alpina, hanno mantenuto una componente settentrionale. Da segnalare i -23°C di minima registrati lunedì mattina a Livigno Forcola: un valore certamente notevole, ma non ancora eccezionale.
Giornate grigie ed uggiose anche quelle di Martedì 4 e Mercoledì 5 Gennaio; dapprima una debole perturbazione da Ovest ha regalato qualche "fiocco di neve sparso" sulle nostre Prealpi, ma senza accumuli apprezzabili. Il cielo poi si è mantenuto costantemente molto nuvoloso, con temperature ovunque piuttosto basse (Minime comprese tra -2/0°C e massime tra 1/2°C) e "cielo perennemente da neve". Notte della "Befana" piuttosto stellata con termometri in calo ovunque sottozero, quasi a preparare "il terreno" all'imminente "comparsa" della Dama Bianca, tanto attesa e "quasi promessa" ai nostri meteoappassionati.
L'epifania ha invece portato con sè tante, tante nubi basse e compatte, ma niente neve...se non qualche episodio sporadico tra il monte ed il piano, che non merita nemmeno di essere descritto. Se da una parte le condizioni "di partenza" a livello di temperatura ed umidità erano davvero favorevoli ad una bella nevicata ed anche di buona qualità, sono state proprio le precipitazioni a farsi desiderare per tutta la giornata.
Aria umida è entrata tra i 1500 ed i 3000 metri sovrapponendosi al cuscino freddo padano, ma
in quota ha insistito una componente blandamente anticiclonica, tale da inibire lo sviluppo di corpi nuvolosi bene organizzati, costituiti da
Altostrati e Nembostrati, dai quali cadono le precipitazioni più consistenti e redditizie. Nonostante il cielo apparentemente tanto imbronciato, la sola presenza di
Strati e Stratocumuli ha permesso la caduta di una pioviggine sopraffusa e niente di più.
Le temperature in diversi casi sotto lo zero hanno dato orgine all'insidiosissimo fenomeno del
Verglas, che ha colto impreparati soprattutto gli abitanti del NordOvest. La
pioggia e la pioviggine congelantesi sono infatti un po' più comuni sulla Bassa Pianura, dove l'aria fredda ristagna più a lungo nei bassi strati. Questa volta però sono stati segnalati, tra la tarda sera di ieri e questa mattina, numerosi "tratti ghiacciati" ed anche qualche incidente ad auto e pedoni sulle strade del Comasco, della Brianza, del fondovalle Valtellinese, del Bergamasco e del Bresciano. Pensate che un fenomeno di questa entità nelle zone sopra citate non si verificava dal lontano Natale del 1999! Segnalato tra l'altro il
Verglas anche sulla medio-bassa Valtellina fino a quote di media montagna, ed è la prima volta da quando esiste la nostra Rete di stazioni!
Nella tarda mattinata di oggi la situazione è comunque rientrata nella normalità perchè, accanto al rapido riscaldamento in quota dovuto all'incalzare delle correnti sudoccidentali, anche al suolo la colonnina di mercurio ha iniziato la sua graduale risalita sopra lo zero.
Si è quindi conclusa ufficialmente, e per alcuni forse in modo un po' deludente, la prima fase fredda dell'anno; questo fine settimana sembra volere assumere i connotati grigi ed uggiosi abituali degli ultimi tempi. Pioviggine e foschia di nuovo su tutta la Lombardia, non solo al piano, ma anche in montagna. Inevitabile il
rapido innalzamento termico in quota dovuto all'invasione di una massa d'aria
subtropicale marittima, come testimoniato dalle nostre stazioni di montagna che hanno registrato temperature positive fino a 2000 metri di quota. Impressionante pensare all'escursione termica registrata a St Moritz Samedan, risalita da -17°C a +2°C nelle ultime ventiquattro/trentasei ore, a testimonianza di un flusso mite sudoccidentale davvero aggressivo!
In questo momento pioviggina o piove debolmente in modo sparso su tutta la regione, ed anche nelle nostre stazioni di alta montagna: la stessa Livigno ha raggiunto nel primo pomeriggio una temperatura di 4°C, mentre sulle nostre pianure si registravano valori ancora compresi tra 1 e 2°C! Con le temperature in aumento, si sono poi registrati anche i primi accumuli pluviometrici apprezzabili, provvisoriamente dell'ordine di 2-5mm distribuiti in modo quasi omogeneo su tutta la Regione. Precipitazioni sopraggiunte troppo tardi, quasi una beffa per i meteoappassionati e gli amanti della neve!
Nulla di buono in vista, come già anticipato sopra, per i prossimi giorni. Pioggia in pianura e neve in montagna solo ad altitudini relativamente elevate, anche se un modesto raffreddamento in quota già Domenica sera potrebbe riassestare il manto nevoso almeno nelle nostre rinomate località sciistiche. Il tutto in prospettiva sul medio termine di un periodo piuttosto mite ed umido.
Grazie come sempre per l'attenzione, buon anno e buon rientro dalle Festività!
Matteo Dei Cas - Staff CML