Lunedì 16 Maggio 2011 - ore 20:00
Buona serata a tutti dallo staff CML e ben ritrovati per una nuova edizione della "Prima Pagina".
Dopo diverse settimane prevalentemente asciutte o con solo fugaci e sporadiche piogge, l'evento più rilevante degli ultimi giorni ha riguardato la ricomparsa su buona parte del territorio regionale delle tanto agognate precipitazioni, pur in maniera piuttosto irregolare.
Ma ripercorriamo come di consueto le tappe salienti degli avvenimenti meteorologici sulla nostra regione di questi ultimi giorni.
Dopo il brusco calo termico che aveva interessato la regione nei primi due giorni della scorsa settimana (pur, ricordiamo, partendo da valori praticamente estivi registrati Domenica 8/5), le prime timide avvisaglie di un cambio di rotta delle condizioni meteo sono state avverite Mercoledì 11 in serata, quando abbiamo assistito ad un generale aumento della nuvolosità, seguito da qualche debole e locale rovescio su Alpi e Prealpi.
Giovedì 12 il tempo si è però nuovamente stabilizzato, e le temperature sono per l'ennesima volta risalite perentoriamente ovunque, con valori in alcuni casi nuovamente vicine ai 28-30 gradi, specie in bassa pianura Padana. Nel tardo pomeriggio tuttavia sono stati osservati quà e là nuovi rovesci piuttosto localizzati su Ticino meridionale, parte del Varesotto e sui versanti meridionali delle Orobie Bergamasche e Bresciane: il tutto causato dall'avvicinarsi del cavo d'onda depressionario accompagnato dalle prime correnti sud-occidentali in quota, apportatrici di aria caldo-umida instabile verso e Prealpi.
Venerdì la giornata è risultata interlocutoria, in attesa del "peggioramento" vero e proprio, ipotizzato da giorni dai modelli previsionali. In giornata in realtà il sole ha fatto spesso capolino, in attesa dei primi locali temporali, che si sono affacciati sul territorio a partire da sud-ovest all'ora di cena sino alla notte su Sabato, pur con accumuli modesti tra 5 e 15 millimetri su parte dell'alta pianura e delle delle zone pedemontane della regione. Da segnalare invece in alcune zone alpine e prealpine valori pluviometrici più elevati, sino a 30-35 millimetri in Valchiavenna e in alcune località Orobiche.
Nella giornata di Sabato abbiamo assistito ad una pausa dei fenomeni, con alternanza di schiarite ed annuvolamenti, ma nel pomeriggio, grazie alla notevole energia potenziale a disposizione, nuovi rovesci e temporali, come previsto (questa volta anche di moderata-forte intensità) hanno colpito varie zone Lombarde, seppur con accumuli estremamente disomogenei tra le varie aree.
Particolarmente colpita in questa occasione tutta la fascia pedemontana, con accumuli localmente sino a 40/50 mm su Varesotto, Comasco, Lecchese e Bergamasco, dove è stato segnalato anche qualche locale chicco di grandine, mentre al piano i fenomeni sono risultati temporaneamente meno intensi. L'instabilità è proseguita nella serata e nella notte su domenica, quando si è verificato il vero e proprio passaggio del fronte freddo da ovest verso est.
Stavolta i fenomeni più intensi hanno riguardato finalmente anche buona parte della pianura Padana, con le zone centro-orientali, inclusa la bassa pianura e le vicine province del basso Piemonte, che hanno potuto godere di temporali anche di moderata intensità. Su diverse province, escluse questa volta quelle di NW ormai fuori dai giochi, sono caduti dai 10 ai 30 mm di pioggia, con massimi sul Bresciano che ha toccato sulle Prealpi valori anche superiori ai 50 mm, ed è stata nuovamente segnalata la grandine.
All'alba di Domenica le prime schiarite per azione favonica si sono affacciate, come da attese, sull'angolo nord-occidentale della regione (con repentino aumento termico e drastica dimunizione dell'umidità relativa), mentre su tutte le altre aree persisteva una circolazione orientale: questo "scontro fra titani", come spesso accade, ha generato nubi molto scenografiche ma pochi effetti precipitativi, ad eccezione ancora delle province ad est dell'Adda. Notevoli le differenze termiche tra le zone sotto favonio, che godevano già di clima mite e gradevole, e le province poste a levante, specie nella bassa pianura sudorientale (es. Mantovano) che hanno visto una Domenica fresca e piuttosto perturbata. Da segnalare anche qualche nevicata in quota sulle Alpi.
Nel tardo pomeriggio anche questa residua instabilità si è smorzata del tutto e i cieli sereni si sono impadroniti della quasi totalità della regione, garantendo un tramonto dai mille colori, aria limpida e cristallina e temperature decisamente fresche, confermate anche dai valori minimi di stamane, scesi localmente anche vicini ai 5 gradi nelle zone a basse quote notoriamente più "rigide", seguiti poi da un nuovo aumento termico, ma con temperature ancora gradevoli e clima secco.
Per il futuro dovremmo vivere giornate ancora una volta al più soleggiate e sempre più calde (come ormai abitudine di questa prima parte dell'anno!) a causa del nuovo aumento della pressione atmosferica in area mediterranea, anche se nel corso della settimana potremmo assistere alla comparsa di un po' di instabilità soprattutto sui rilievi e nelle zone adiacenti, con a tratti anche qualche annuvolamento. Proseguirà dunque, dopo il rapido e non certo democratico guasto delle scorse ore, la tendenza a tempo secco, con deficit pluviometrico che, di giorno in giorno, si fa sempre più importante un po' su tutto il nostro territorio.
Buona settimana a tutti i meteoappassionati e appuntamento alla prossima edizione della Prima Pagina!
Simone Rossetto, Livio Perego - Staff CML