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Martedì 6 Giugno 2011: dal satellite si nota la vasta circolazione depressionaria che interessa gran parte del continente. FONTE: www.sat24.com |
Martedì 6 Giugno 2011 - ore 18:00
Buona giornata e ben ritrovati al consueto appuntamento con il nostro editoriale.
Il dato saliente degli ultimi giorni è senza dubbio stato il ritorno in grande stile delle piogge che mancavano sul nostro territorio in maniera regolare, escludendo il break temporalesco di Venerdì 27 maggio, da molte settimane.
Le piogge non sono ricomparse, come a volte capita nel periodo estivo, prevalentemente nelle zone montuose o limitrofe, ma un po' ovunque, anche in tutta la pianura Padana, con accumuli tutto sommato piuttosto "democratici" da zona a zona a seconda dei giorni.
Tale ritorno all'instabilità ha senza dubbio alleviato la natura che iniziava a manifestare graduali segnali di sofferenza dopo più di due mesi decisamente siccitosi, ma purtroppo si è manifestato anche in maniera negativa in alcune, limitate zone regionali, dove temporali e nubifragi particolarmente intensi hanno provocato danni (anche ingenti) e purtroppo addirittura anche una vittima, come vedremo più avanti. Ma riavvolgiamo ora, come di consueto, il nastro degli eventi meteo e analizziamo meglio ciò che è successo giorno per giorno.
Lunedì 30 Maggio la giornata è risultata assolata su tutta la regione; da segnalare temperature minime fresche al mattino con valori vicini ai 10 gradi nel fondovalle Valtellinese e nelle solite zone di aperta campagna e nelle brughiere.
Martedì 31 ha rappresentato il giorno del cambiamento del tempo: una zona di bassa pressione si è isolata nel mediterraneo centrale tra la Spagna e le coste Africane, facendo affluire sull'Italia correnti umide capaci di apportare le prime deboli piogge ed i primi rovesci a macchia di leopardo un pò su tutte le regioni: a fine giornata sono stati registrati accumuli generalmente modesti non superiori a 10 mm. Alcune zone tuttavia, segnatamente la Valtellina e le province più sud-orientali della regione restano escluse da queste prime precipitazioni.
Mercoledì 1 Giugno la goccia fredda iberica si è spostata verso est, coinvolgendo maggiormente anche la nostra regione: di prima mattina la nostra rete di rilevazione rilevava già accumuli mediamente sui 10-15 mm su gran parte della regione. Si sono registrate altresì temperature piuttosto fresche e addirittura sulle montagne di Piemonte e Valle d'Aosta, più vicine al cuore della goccia fredda, la neve è ricomparsa abbondante ed in modo inatteso fino a quote intorno ai 1500-1700 metri ed occasionalmente anche a quote molto inferiori, come per esempio nei dintorni di Aosta città (mista!). A fine giornata gli accumuli hanno raggiunto valori medi intorno ai 20-40mm (con punte anche sino a 50) salvo, sulle estreme zone sud-orientali, dando sollievo -come detto il precedenza- alle assetate campagne che stavano andando incontro a notevoli problemi di siccità.
La giornata di Giovedì 2 giugno (festa della Repubblica e primo giorno del lungo ponte festivo) si è aperta con un fenomeno piuttosto anomalo per il periodo, ovvero la nebbia fitta che ha fatto la sua comparsa su alcune zone di pianura tra Milanese, Lodigiano e Cremonese all'alba e al primo mattino. Per il resto la giornata ha visto finalmente l'arrivo della pioggia e di qualche temporale anche sulle zone sud-orientali della regione che in precedenza erano state in gran parte saltate: a fine giornata il Pavese, il Piacentino, il Cremonese ed il Mantovano hanno registrato accumuli (seppur irregolari come da prassi quando si tratta di temporali e rovesci estivi) fino a 20 mm, mentre sul resto della regione il tempo è risultato variabile, con temperature nella media del periodo.
Nella notte di Venerdì 3 nuovi temporali e nuove piogge sparse hanno conquistato molti settori: in giornata poi il parziale soleggiamento diurno ha favorito nuovi focolai temporaleschi nel pomeriggio, che hanno localmente anche qualche disagio per allagamenti come sul Novarese e nel Milanese occidentale in serata. Gli accumuli sono risultati piuttosto disomogenei come ovvio in questi casi, si va da punte vicine ai 45 mm ai confini con il Piemonte ad accumuli più modesti (2-5mm) su Est regione e fascia Alpina.
Copione simile anche nella notte e nella mattinata di Sabato 4 Giugno, con nuovi temporali e rovesci che stavolta hanno interessato principalmente la parte Pedemontana/Prealpina centro-occidentale della regione apportando velocemente apporti pluviometrici di 20-30 mm diffusi. I fenomeni temporaleschi sono tornati in regione nel proseguio della giornata, con tuoni fragorosi e anche qualche locale grandinata: alcune aree vicine ai rilievi a sera si sono ritrovate con pluviometri che segnavano anche 50 mm.
Domenica 5 Giugno ci si aspettava maltempo piuttosto diffuso specialmente sui settori centro-settentrionali: in realtà le due zone ad aver avuto accumuli notevoli, ed anche come dicevamo prima una buona dose di problemi e disagi, anche gravi, sono state l'Oltrepò Pavese e la provincia di Brescia.
Su tali aree infatti, tra la tarda mattina ed il pomeriggio,
violenti temporali con piogge abbondanti e forti grandinate hanno
ingrossato rapidamente torrenti e piccoli fiumi. Alcuni di questi in
Oltrepò Pavese (zona non particolarmente predisposta ad accumuli abbondanti in poco tempo, a causa della particolare tipologia del terreno) e in particolare a
S.Maria della Versa (PV) hanno provocato
allagamenti e purtroppo anche il
decesso di un'anziana signora sorpresa in casa dalla furia di acqua e fango (
dettagli dal sito de "La Provincia Pavese").
Devastante anche la
grandinata che ha colpito sempre la zona dell'Oltrepò, e che ha provocato seri danni all'agricoltura locale.
Situazione simile anche nel Bresciano, ed in particolare in Franciacorta, dove però per fortuna non sono stati registrati particolari danni o problemi alle persone. Sempre parlando di Domenica, i pluviometri della rete CML hanno rilevato proprio sul Bresciano con punte fino a 80 mm. Altre zone come l'Oltrepò Pavese ed il Mantovano hanno registrato sino a 55-60 mm; 25-30 mm sono caduti invece su Lomellina e Orobie Bergamasche, con accumuli decrescenti man mano che ci si spostava verso nord-ovest.
Anche la settimana si è aperta all'insegna dell'instabilità, che ha interessato ancora una volta soprattutto le zone centro-orientali della regione nella giornata odierna, come testimoniano i 15/30 mm caduti sino ad ora su Lodigiano, Cremonese, Mantovano (ma le precipitazioni hanno interessato, pur in maniera minore spostandosi verso W-NW, un poì tutte le province). Tempo instabile e particolarmente fresco (da segnalare oggi temperature massime decisamente basse per il periodo, tra 15 e 20°C al piano!) che dovrebbe continuare ancora per qualche giorno.
Livio Perego, Simone Rossetto - Staff CML