Anche Agosto, come del resto i mesi precedenti dell'estate 2011, inizia all'insegna di un tempo spiccatamente instabile. Non mancano ancora una volta danni dovuti al maltempo, specialmente quelli dovuti ai nubifragi del Bresciano e della Brianza che hanno causato qualche allagamento. Le correnti poi si dispongono dai quadranti settentrionali: con il calo delle temperature, arriva però il bel tempo. Editoriale di Giuseppe Aceti.
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Venerdì 5 agosto Brescia, tarda serata: l’ingresso della struttura temporalesca scatena forti temporali con “vivace” e spettacolare fulminazione. Foto del forumista rickybs |
Martedì 9 Agosto 2011 - ore 23:00
Buona serata a tutti dallo staff CML e ben ritrovati per una nuova edizione della "Prima Pagina"!
La prima decade di agosto 2011 ha visto sul nostro territorio un tempo che, soprattutto nei giorni a cavallo del week-end del 6-7 agosto, è stato decisamente instabile; instabilità che, vista la stagione, si è spesso presentata con rovesci e temporali, localmente intensi. Nonostante le precipitazioni in occasione dei temporali non presentino quasi mai accumuli “democratici”, il maltempo occorso nei giorni scorsi ha interessato, in varie fasi, un po’ tutto il territorio lombardo portando quindi instabilità “diffusa”, non così frequente in agosto.
Ma vediamo ora più in dettaglio cosa è accaduto negli ultimi giorni sul nostro territorio a livello meteorologico.
A livello sinottico, mercoledì scorso 3 agosto la fascia di alta pressione estesa dalla Scandinavia all'Italia si indeboliva per il passaggio di un fronte di instabilità che ha interessato prevalentemente l’area alpina e prealpina della regione, Orobie in particolare. Su queste zone i temporali hanno così portato, a macchia di leopardo, 30-40 mm di pioggia fino ai 55 mm caduti a Roncobello loc. Capovalle (BG). A livello termico, giornata estiva con valori minimi al piano per lo più compresi tra 17 e 21 °C e valori massimi compresi tra 29 e 32 °C. Il giorno successivo, giovedì, il tempo si ristabilisce per una temporanea espansione di un promontorio mobile di alta pressione sulla nostra regione, con temperature stazionarie.
Da venerdì 5 agosto ha invece avuto inizio una fase perturbata (protrattasi per 4 giorni fino a ieri, lunedì 8 agosto) con accentuazione dell'instabilità sulla nostra regione a causa di un nuovo afflusso di correnti umide ed instabili da W/SW collegate ad un profondo centro depressionario in azione tra Nord-Atlantico e Gran Bretagna; tali correnti hanno contrastato con la massa d'aria calda e umida preesistente sul nostro territorio ed in risalita dalle latitudini meridionali. Durante il periodo in questione il maltempo ha colpito in modo piuttosto diffuso tutto il territorio lombardo anche se trattandosi di fenomeni per lo più temporaleschi o legati a rovesci, gli accumuli finali sono risultati in alcuni casi disomogenei anche tra località poste a pochi km di distanza.
Così, dal pomeriggio di venerdì 5 agosto e fino alla mattinata di sabato un primo passaggio instabile ha portato temporali sparsi dalla media pianura fino alle zone montuose più settentrionali della regione. I temporali sono risultati localmente di forte intensità e accompagnati da grandinate e raffiche di vento sostenute. La zona maggiormente colpita è risultata la zona meridionale della provincia di Monza e Brianza, l’area attorno al lago maggiore ed un’area estesa tra la fascia meridionale della provincia di Varese ed il basso comasco, dove sono caduti diffusamente fino a 60-80 mm di pioggia. Da registrare su tutti il temporale che ha interessato la città di Monza (con 138 mm di pioggia caduti in poco tempo e numerosi danni ad abitazioni e automobili per allagamenti e alcuni alberi sradicati dal vento) e, più ad est, il temporale che ha interessato la Franciacorta (con oltre 130 mm di pioggia caduti in breve tempo, a Cazzago San Martino frazione Barco). La foto scelta per questo editoriale vuole rendere anche visivamente l’ingresso sul bresciano della struttura temporalesca; ingresso che è stato spesso accompagnato da intensa e spettacolare fulminazione.
Il weekend è poi proseguito all’insegna dell’instabilità così che sabato si sono registrati nuovi rovesci e temporali diffusi, segnatamente su medio-alta pianura, area pedemontana e fascia prealpina con accumuli frequentemente di 20-30 mm di pioggia. Domenica 7 agosto invece l’instabilità ha interessato, oltre al Ticino e alla zona attorno al lago Maggiore, il basso milanese, parte del pavese e del cremonese e la bassa bergamasca con accumuli che hanno in taluni casi superato i 40 mm.
Lunedì 8 agosto infine si sono registrati nuovi rovesci in nottata su varesotto, milanese, brianza e lecchese con accumuli fino 20-30 mm. Nel pomeriggio poi la saccatura che interessava la nostra regione e tutta l'Europa centro settentrionale lasciava lentamente spazio a venti secchi settentrionali. Come conseguenza, l’ingresso di tali venti secchi ha così favorito la formazione di una dry-line temporalesca (un ingresso di aria molto secca alle quote superiori che crea una linea d'instabilità che transita dopo il passaggio del fronte freddo) che ha attraversato la nostra regione da nord-ovest verso sud-est, portando temporali veloci ma localmente forti su alessandrino, pavese, lodigiano, bassa bergamasca, bresciano e mantovano. Dalla serata di lunedì poi, e per tutto oggi, venti settentrionali hanno cominciato a “spazzare” la regione, che sull’angolo nord-occidentale hanno assunto caratteristiche di föhn. Il vento da nord ha portato anche ad una diminuzione della temperatura, già sensibile sia nelle temperature minime che in quelle massime soprattutto nelle zone meno esposte ai venti di föhn.
E cosa ci riserva il futuro? Dalle ultime emissioni modellistiche pare confermato un graduale aumento della pressione atmosferica per i prossimi giorni, con tempo stabile e soleggiato, per una graduale espansione dell'anticiclone delle Azzorre verso levante, in un contesto comunque fresco e col caldo che solo lentamente tornerà sulla nostra regione. Per rimanere comunque aggiornati sull’andamento del tempo e per avere conferma di un ritorno di condizioni più prettamente estive (dopo una stagione estiva che, finora, non ha comunque mostrato eccessi) vi consigliamo, come sempre, di seguire i vari commenti ed aggiornamenti sul Forum, oltre che di consultare gli aggiornamenti del nostro Bollettino di Previsione.
In conclusione, visti i forti temporali ed i nubifragi che hanno interessato anche la nostra regione nell’ultimo week-end, vorremmo brevemente porre l’attenzione sui fenomeni meteorologici estremi, e provare a chiarire se sia vero che siano in aumento e se le attività dell’uomo ed il conseguente riscaldamento climatico ne siano responsabili. Su tali questioni la prestigiosa rivista scientifica Nature ha pubblicato sul numero 7334 intitolato "Il fattore umano" (Volume 470 Number 7334 pp 305-430 17 February 2011) alcuni studi recenti che confermano come “i fenomeni meteorologici estremi siano aumentati di 3,5 volte dal 1900 ad oggi e come il riscaldamento climatico prodotto dall'attività umana ne sia il grande responsabile”. A detta dei ricercatori “lo studio è la prima conferma che l'aumento dell'intensità delle precipitazioni è legato al riscaldamento dell'atmosfera e che in futuro dovremmo aspettarci eventi ancora più violenti”. A conferma di tale studio, anche il monitoraggio affidato all'Ibimet (Istituto di biometeorologia del CNR) conferma che “anche in Italia si è osservato un aumento dei fenomeni molto intensi soprattutto dall'inizio degli anni '90 ad oggi”. Forse quindi, i fenomeni estremi che ancora una volta abbiamo raccontato nel presente editoriale potrebbero essere destinati ad aumentare ulteriormente nei prossimi anni …
Ringraziandovi come sempre per l'attenzione, vi auguriamo una buona prosecuzione della stagione estiva e , per i più fortunati, delle vacanze!
Giuseppe Aceti - Staff CML