Martedì 23 Agosto 2011 - ore 17:00
Buona giornata a tutti e ben ritrovati per una rapida edizione della Prima Pagina!
Nello scorso aggiornamento, datato esattamente 8 giorni fa, il nostro Matteo Dei Cas aveva aperto con un titolo eloquente. "Finalmente un po' di bel tempo", aveva scritto.
Il tutto poichè l'estate 2011 sino a quel momento era trascorsa all'insegna di clima spesso gradevole ed era stata contraddistinta da tempo sovente "dinamico", in particolar modo in montagna.
Una estate che a detta di molti ricordava quelle più fresche degli anni '70 o '80, dopo tanti eccessi di caldo registrati negli ultimi due decenni: dati confermati anche dalle medie termiche delle varie stazioni, incredibilmente in linea con le medie storiche dei tempi che furono.
Ebbene, nel giro di pochi giorni, ci ha pensato il tempo a stravolgere completamente tutto, "regalando" alla Lombardia ed all'intero centro-nord Italia una delle ondate di caldo, se non la più intensa, addirittura dalla storica estate del 2003, famosa per la persistenza del caldo e per i suoi picchi da record (il più famoso l'11/8/2003) nella leggenda della climatologia Lombarda e non solo.
La ormai abituale, ed ormai tristemente abituale alta pressione di origine nord-africana (ormai un classico nell'era del Global Warming e dei cambiamenti di configurazione sul mediterraneo rispetto al passato) ha iniziato gradualmente ad investire da sud-ovest l'Italia, con effetti come spesso capita maggiori sul centro-nord del nostro Paese.
Dopo un Ferragosto caratterizzato inizialmente da temporali anche forti su Alpi, Prealpi e fascia pedemontana, sia ad ovest che ad est (con accumuli sino a 50-70 mm su Bresciano e Comasco) ma con rapido miglioramento a partire dai settori occidentali, abbiamo assistito ad un incremento sempre maggiore delle temperature, in particolare da Martedì 16, con raggiungimento di valori altissimi ed abbondantemente superiori alle medie stagionali.
In particolare, tra ieri ed oggi, le temperature sono oscillate alle basse quote dai 31/35 gradi delle zone Prealpine e pedemontane (con minimi sulle zone lacustri risultate più fresche), ai 34/37 della media pianura, sino addirittura ai 37/39 gradi della bassa pianura sud-orientale, con il Mantovano che è risultata la zona più "rovente" in assoluto. Ieri, per esempio, gli estremi termici della rete CML hanno indicato una punta di ben 39.8°C presso la centralina di San Benedetto Po (MN) ed una minima di ben 26.3°C a Milano-Cadorna, ed anche mentre vi scriviamo i valori non si sono discostati di molto. Gran caldo anche in quota con assenza assoluta di temporali e valori eclatanti. Tali picchi spesso sono stati raggiunti con valori di umidità relativa piuttosto alti, causando forte disagio per l'afa, specie la notte.
Il tempo dunque nel giro di pochi giorni ha cambiato letteralmente faccia: nulla di nuovo in un clima che ormai ci sta abituando sempre di più alle estremizzazioni. Caldo che tra l'altro persisterà ancora probabilmente sino alla fine della settimana, con rischio di temporali per ora limitato solo ai rilievi ed in particolar modo solo a partire dalla giornata di Venerdì. Insomma, notizie non proprio confortanti per chi lavora all'aperto o soffre particolarmente temperature del genere (come ad esempio gli anziani).
Nel frattempo, in attesa di un cambiamento più deciso delle condizioni atmosferiche, con il tanto auspicato ritorno a valori termici più gradevoli, vi ringraziamo per l'attenzione, augurandovi un buon proseguimento di settimana.
Simone Rossetto - Staff CML