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19 settembre - E' arrivata la "rottura stagionale"!   Inserito il› 26/09/2011 10.46.02
Partentesi di diffuso maltempo “autunnale”, con freddo, pioggia e neve fino a quote medie,  tra il 17 ed il 19 settembre. Riviviamo tale periodo grazie all’ “appassionato” editoriale dei nostri Livio Perego e Simone Rossetto.


Lunedì 19 Settembre 2011 - ore  20:00
 
 
Lunedì 19 Settembre 2011  -  Livigno (SO):  Eccellente nevicata "fuori stagione" nella celebre località Alpina, dove sono caduti ben 27 cm di neve fresca tra la sera di domenica e la mattinata - FONTE: www.meteocam.it
Ben ritrovati a tutti gli appassionati di meteorologia con una nuova edizione della Prima Pagina CML.
 
Dopo una prima parte del mese di Settembre caratterizzata da tempo ancora prettamente estivo e decisamente anomalo per ciò che concerne i valori di temperatura (soprattutto nelle ore diurne), finalmente è giunta in Lombardia la tanto attesa "rottura stagionale".
 
A partire infatti dal tardo pomeriggio di sabato 17 settembre (proprio mentre il CML presentava per la prima volta l'importantissima opera dell'Atlante dei climi e microclimi della Lombardia), lo scenario meteorologico regionale ha radicalmente mutato i propri connotati, salutando in maniera probabilmente definitiva l'estate 2011, sostituita perentoriamente dall’ingresso della stagione autunnale, grazie ad un classico e scambio meridiano di masse d'aria.
 
La settimana passata infatti ha visto ancora il predominio di un campo di alta pressione di matrice azzorriana (ben strutturato anche in quota), che ha garantito come detto in precedenza giornate ben soleggiate e decisamente calde al pomeriggio, con punte anche superiori ai 30-32 gradi sulle province di pianura come d'abitudine in questi casi.
 
Le piogge sono state assenti per tutta la settimana, tranne una fugace apparizione tra la serata di domenica e la notte/prima mattina di lunedì, laddove alcuni temporali, con la presenza locale di qualche chicco di grandine, ha bagnato le zone prealpine e alpine a causa del passaggio di un modesto cavo d'onda. Gli accumuli sono risultati estremamente irregolari da zona a zona: punte di addirittura 60 mm sono state registrate su alcune zone prealpine e pedemontane orobiche, ma con valori in rapida diminuzione più ci si avvicinava alle zone padane.
 
Poi, come previsto, un atteso e radicale mutamento nelle condizioni meteorologiche si è presentato nella giornata di sabato: l'approssimarsi all'arco alpino di una saccatura con un nocciolo freddo intenso si è fatta strada dall'Islanda muovendo verso la Francia e l'arco alpino, raggiungendolo appunto nel pomeriggio di sabato 18. Essa ha innescato i primi temporali a partire dai settori occidentali (Milanese, Comasco, Lecchese e Brianza) ed i primi rovesci nel tardo pomeriggio, dopo una prima parte di giornata caratterizzata ancora da ampie aperture e temperature vicine ai 30 gradi, con clima piuttosto afoso.
 
Con il passare delle ore la depressione di origine islandese ha guadagnato terreno verso la nostra regione, scavando un minimo di pressione al largo delle coste liguri, che ha inviato a più riprese (dapprima durante la sera e la notte, e poi durante tutta la giornata di domenica) diversi nuclei perturbati molto attivi e forieri di intense precipitazioni esaltati dall'orografia lombarda.
 
Essi, pur con alcune pause, hanno colpito in modo massiccio ancora una volta principalmente le zone alpine, prealpine e pedemontane centrali ed orientali, oltre che le vicine pianure. Alla fine della giornata i valori di pioggia cumulata sono risultati davvero cospicui: la nostra preziosa rete di rilevamento ci ha segnalato infatti numerosissime località con accumuli di pioggia ben superiori ai 100 mm nelle 24 ore, che hanno surclassato quindi anche in maniera consistente la media pluviometrica dell'intero mese di settembre!
 
Traducendo in numeri, in vetta alla classifica degli accumuli più abbondanti è salita la zona Orobica, con Colere (BG) che ha accumulato quasi 200 mm di pioggia (198), seguita dal rifugio Curò (BG) con 194 e poi da Valcava (LC) con 144 mm. Tuttavia una lunghissima serie di stazioni ha fatto registrare valori compresi tra 100 e 140 mm un po' in tutte le province montuose, con epicentro tra il Lario, la Valtellina (compresa l'alta valle), le Prealpi Bergamasche e la Valcamonica.
 
Altri accumuli notevoli prossimi o superiori ai 100 mm hanno raggiunto alcune località dell'alta pianura (tra alto Milanese, Brianza, Comasco, Lecchese e Bergamasco), come per esempio accaduto nel Saronnese, dove a Cesate (MI) un violento nubifragio ha scaricato diverse decine di mm di pioggia in poco tempo nel tardo pomeriggio provocando allagamenti di cantine, rendendo inagibili sottopassi stradali e bloccando diverse auto. Le precipitazioni sono risultate fortemente decrescenti verso la bassa pianura e verso le estreme zone nord-occidentali.
 
Ulteriore caratteristica di questo evento di forte maltempo è risultata la drastica diminuzione delle temperature, avvenuta a partire dalla seconda parte di domenica, accompagnata da forti raffiche di vento freddo proveniente dai quadranti settentrionali. Ciò ha permesso alla neve di ricomparire di gran carriera sui rilievi alpini, anche a quote piuttosto basse per il periodo: imbiancate infatti località come Livigno (SO, ben 27 cm caduti in paese sino a stamane!), S. Caterina Valfurva (SO), con spolverata di neve anche ai 1.500 m slm di Madesimo (SO), oltre che su tutte le cime alpine e prealpine al di sopra dei 1800-2000 metri di quota.
 
Rovesci di pioggia, vento molto forte e temperature in sensibile calo sono proseguiti nella notte e nella prima mattina di lunedì, ancora una volta con massimi pluviometrici nel comparto Orobico/Valtellinese, accompagnati o seguiti da ulteriori raffiche di vento prossime anche ai 100 km/h sulle zone settentrionali, salvo poi lasciare spazio ad un graduale miglioramento a partire da ovest, con l'instabilità relegata ai settori più meridionali ed orientali della regione. Il clima odierno è risultato decisamente più fresco dei giorni passate, con massime che hanno perso improvvisamente anche più di 10 gradi rispetto a quelle anomale registrate la scorsa prima dell'evento perturbato. Stamane sul fondovalle Valtellinese, più riparato dal vento rispetto alle altre province, si sono raggiunti valori minimi vicini ai 5°C anche alle basse quote.
 
La settimana dovrebbe proseguire all'insegna di giornate parzialmente soleggiate, e dopo questa parentesi decisamente fresca di inizio settimana con giornate più tiepide ed in linea con le temperature del periodo, rimandiamo tutti gli appassionati come sempre al nostro Bollettino meteo per seguire l'evoluzione meteorologica della settimana.
 
Appuntamento tra sette giorni con la prossima edizione della Prima Pagina.
 
 
Livio Perego, Simone Rossetto - Staff CML 
 


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