A fine Ottobre 2011 un forte peggioramento si riaffaccia sulla regione dopo settimane. Purtroppo esso coinciderà con una disastrosa alluvione tra Liguria ed alta Toscana. Editoriale di G. Aceti.
Giovedì 27 Ottobre 2011 - ore 23:00
Martedì 25 ottobre 2011. Per l’editoriale di questa settimana l’immagine scelta ci porta oltre i confini geografici della nostra regione. Ecco una delle immagini simbolo dell’alluvione che ha interessato il Levante Ligure e la Lunigiana. E’ la piazza del paesino di Vernazza (SP) Patrimonio Mondiale dell'Umanità - Parco Nazionale Area Marina Protetta delle Cinque Terre invasa da un vero fiume di acqua e fango che trascina con se le automobili, vicine alle barche fino a poco prima ancorate sulla terraferma! (Fonte: www.bolognatg24.it) |
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Buona serata a tutti dallo staff CML e ben ritrovati per una nuova edizione della "Prima Pagina"!
La quarta settimana del mese di ottobre 2011 si è assistito sulla nostra regione al passaggio da un clima fresco (quasi freddo per il periodo) dettato da condizioni di tempo stabile con afflusso di aria fresca dai quadranti orientali ad un clima piovoso più tipicamente autunnale. Con l’inizio della settimana infatti la nostra regione è stata (finalmente) investita dalla prima vera perturbazione autunnale che ha portato, segnatamente nella giornata di martedì, piogge diffuse, abbondanti e democratiche su tutto il nostro territorio (e non solo).
Vediamo meglio più in dettaglio cosa è accaduto negli ultimi giorni sul nostro territorio a livello meteorologico.
A livello sinottico, dalla seconda metà della scorsa settimana un campo di alta pressione si estendeva su gran parte dell'Europa centrale ed orientale; sulla nostra regione quindi il tempo è stato per lo più stabile, segnato dall’afflusso di aria fresca dai quadranti orientali. Per tutto lo scorso weekend quindi alternanza tra tempo sereno ed un po' di nuvolosità irregolare nei bassi strati (fenomeno piuttosto frequente e che accompagna l’ingresso di venti dai quadranti orientali sulla nostra regione). Il termometro ha quindi mostrato un calo termico piuttosto significativo sia al suolo che in quota (dove lo zero termico è sceso attorno a 1400 m di quota di domenica 23 ottobre, con -1 °C ad 850 hpa). Anche al piano si sono registrati valori piuttosto bassi per il periodo, dove per tutto il fine settimana la temperatura minima è oscillata tra 1 e 5 °C, mentre i valori massimi hanno stazionato per lo più tra 12 e 15 °C. Localmente si sono così registrate le prime temperature minime negative fino al piano anche se la frequente copertura nuvolosa notturna ha impedito un buon calo termico generalizzato; giornate di gelo quindi soprattutto nelle zone rimaste più a lungo sgombre nottetempo dalle nubi, come sulla fascia settentrionale ed occidentale della regione.
Il quadro sinottico andava poi a mutare radicalmente con l’inizio della settimana. Già da lunedì 24 ottobre un’ampia saccatura nord-atlantica andava a scivolare lungo il bordo orientale dell’Anticiclone delle Azzorre, “tuffandosi” sul Mediterraneo occidentale. Tale struttura depressionaria ha così favorito l’afflusso di correnti meridionali in direzione del nord-Italia, con aumento della nuvolosità e prime deboli precipitazioni già in giornata. Il maltempo ha poi raggiunto il clou nella giornata di martedì 25 ottobre, quando la perturbazione ha portato estese precipitazioni su tutto il centro-nord Italia, Lombardia compresa. In quota, la neve è caduta abbondante sui rilievi, scendendo sin fin verso i 1000-1200 m sulle Alpi più occidentali ad inizio evento (localmente anche più in basso) per cadere poi oltre 1400-1700 m sulla maggior parte dei rilievi Lombardi. La quota neve è andata poi ad aumentare col passare delle ore, stante l'apporto caldo ed umido delle correnti meridionali che accompagnavano il fronte, così che a fine giornata la neve si limitava a cadere sulla maggior parte dei rilievi oltre i 2000 m di quota.
Le precipitazioni sono poi terminate nella giornata di mercoledì, interessando prevalentemente la fascia orientale della regione anche se non sono mancati brevi rovesci sostenuti anche sulle altre zone. A fine evento è così stato possibile constatare, consultando i dati delle stazioni del Centro Meteo Lombardo, come si sia trattato della prima vera perturbazione autunnale che, oltre all’abbondanza delle precipitazioni, si è mostrata democratica su tutta la regione. La perturbazione ha infatti apportato tra 30 e 60 mm di pioggia in modo omogeneo su tutto il territorio, con quantitativi anche superiori sui rilievi (soprattutto quelli orobici, dove si sono superati i 150 mm ai 1955 m di Colere - Rifugio Albani).
Mercoledì 26 ottobre poi il sistema perturbato si allontanava verso levante, seguito da una rimonta alto-pressoria di una vasta area anticiclonica con il perno tra Russia e Ucraina; tale rimonta è poi proseguita nella giornata odierna ed ha di fatto posto le basi per una fase piuttosto stabile e mite; pare quindi che per almeno qualche giorno, week-end e ponte di Ognissanti compreso, possa prevalere il tempo stabile. Grazie all’alta pressione, anche le temperature sono risultate in aumeto così che siamo passati dai valori tardo autunnali di inizio settimana (martedì al piano in diverse località non si è saliti oltre i 8-9 °C nei valori massimi) a valori gradevoli di oggi, dove al piano le temperature massime hanno oscillato tra 14 e 17 °C. Attenzione però che la circolazione piuttosto stagnante, l’elevato tasso di umidità nei bassi strati, la scarsa ventilazione e l'irraggiamento notturno hanno già favorito stamane, e favoriranno nei prossimi giorni, il ritorno di banchi di nebbia e di foschie.
E dopo la festività di Ognissanti, col mese di Novembre, torneranno le piogge nel mese per tradizione tra i più piovosi dell’anno, come ad esempio riportato sull’Atlante del CML? Beh, ad oggi non è possibile prevederlo; vogliamo però suggerirvi, come sempre, di rimanere aggiornati sull’andamento del tempo e sulle previsioni consultando il nostro MeteoForum e gli aggiornamenti del nostro Bollettino di Previsione.
Tornando alla fase di maltempo che ha interessato il Nord Italia ad inizio settimana, non possiamo non aprire una doverosa parentesi su quanto avvenuto tra Liguria e Toscana nella giornata di martedì 25 Ottobre. Infatti, tra il Levante ligure in provincia di La Spezia e la Lunigiana in Toscana, una linea temporalesca in posizione quasi stazionaria ed autorigenerante ha dato luogo a violenti nubifragi, con alluvioni lampo; la furia dei rovesci e la loro lunga durata ha prodotto notevolissimi accumuli di pioggia al suolo con frane, molti danni per le flash floods (alluvioni lampo). A titolo di esempio riportiamo i dati registrati nel comune di Brugnato (SP) dove sono caduti 115 mm di pioggia in 1 ora, 280 mm in 3 ore e ben 510 mm di pioggia in 6 ore! (Fonte: Arpal). La furia del maltempo ha così portato almeno 7 morti ed ancora una decina di dispersi, diversi problemi alla circolazione (chiuse le autostrade A12 ed A15 e la ferrovia Parma-La Spezia), l’evacuazione di alcuni comuni (ad es. Monterosso e Vernazza nelle Cinque Terre) con quindi diversi sfollati, e diverse aree tuttora isolate. Tutto questo porta certamente a tutti noi profondo rammarico e dispiacere, soprattutto in virtù del fatto che la possibilità di tali fenomeni meteorologici estremi su tali zone erano stati previsti con oltre 2 giorni d’anticipo dalle autorità competenti, che avevano diramato per tempo una serie di allerte!
Anche l’immagine scelta per il presente editoriale è volutamente una delle immagini-simbolo del maltempo sulle Cinque Terre in Liguria; ecco la piazza del paesino di Vernazza (SP), Patrimonio Mondiale dell'Umanità e Parco Nazionale Area Marina Protetta delle Cinque Terre, invasa da un vero fiume di acqua e fango che trascina con se automobili e barche, tutte fino a poco prima ancorate sulla terraferma!
Ringraziandovi come sempre per l'attenzione, vi auguriamo un buon weekend e delle buone festività do Ognissanti!
Giuseppe Aceti - Staff CML