Ricostruzione dettagliata di quella che oitrà essere ricordata come "la più importante" fase di maltempo dell'Autunno 2011! Precipitazioni intense e naturalmente democratiche, pochi i disagi in Lombardia. La vera e disastrosa alluvione ha invece colpito il Capoluogo Ligure. Editoriale di L.Perego e M.Dei Cas.
Giovedì 10 Novembre 2011 - ore 21:00
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Lunedì 7 Novembre 2011 - Un ciclone "tropical-like" si avvita con elevata longevità tra la Costa Azzurra e le Baleari. Il mare caldo dell'autunno e la presenza di una divergenza in alta troposfera avrebbero contribuito alla nascita di questa vera e propria "bomba mediterranea"! FONTE: www.sat24.com |
Buona serata a tutti gli appassionati meteo e ben ritrovati per questa nuova edizione della Prima Pagina!
Con ieri, Mercoledì 9 novembre, si è ufficialmente concluso il lungo periodo piovoso durato quasi una settimana, che ha investito gran parte dell'Italia ed in particolare il Centro-Nord, con effetti in molti casi drammatici come le cronache di questi giorni hanno testimoniato.
Ripercorriamo brevemente la successione degli eventi che hanno colpito la nostra Regione: la responsabile di questo fase di maltempo è stata una zona di bassa pressione di origini artiche che all'inizio del mese si è distaccata dalle latitudini più settentrionali dell'Atlantico, iniziando il proprio cammino verso il Mediterraneo occidentale, dove è giunta nella giornata di giovedì 3 novembre.
Aria umida ha iniziato ad affluire in direzione della nostra regione, manifestandosi inizialmente solo con nuvolosità alta e senza precipitazioni, ma dalla serata di giovedì le prime pioviggini hanno iniziato ad interessare la Liguria e parte dela Lombardia; nella notte di venerdì 4 novembre un flusso di correnti particolarmente umide di estrazione sub-sahariana da Sud-Ovest si è intensificato rapidamente, apportando una prima fase di marcato maltempo sulla Liguria, in particolare sul Capoluogo. Già alle prime luci dell'alba, Genova si è trovata "sotto il tiro di violenti temporali" che si sono rigenerati in continuazione a ridosso della costa, imperversando fino al pomeriggio. Impressionanti gli accumuli (fino ad oltre 500 mm giornalieri) hanno provocato esondazioni di torrenti, allagamenti, distruzione e purtroppo anche qualche morto! La Lombardia però è stata interessata in maniera più marginale, ad esclusione degli estremi settori occidentali (alto Varesotto e Canton Ticino) e meridionali (Oltrepo pavese) dove le piogge sono risultate più copiose, con accumuli ben superiori a 70mm e punte intorno ai 100mm.
Sabato 5 novembre le piogge ha guadagnato terreno verso est, coinvolgendo quasi tutta la Lombardia; le correnti, ora sciroccali attivate dal minimo di pressione Mediterraneo, hanno concentrato gli accumuli maggiori ancora una volta verso le province più occidentali e meridionali della regione: valori di pioggia superiori a 100mm si registrano ancora su Varesotto, Canton Ticino e basso Pavese ma molte altre zone raggiungono valori di pioggia notevoli e vicino ai 100mm come Milanese occidentale, Comasco, zona laghi e prealpi orobiche.
A partire da sabato sera la zona di bassa pressione si è spostata verso la Sardegna, approfondendosi: questo ha indotto un'ulteriore intensificazione dei venti di Scirocco sulla Pianura Padana. Le piogge più intense si sono concentrate quindi sul Piemonte; Domenica 6 Novembre si sono verificate esondazioni di fiumi e torrenti (specialmente nell'Alessandrino), e naturalmente anche il Po si è innalzato di livello, creando solo qualche preoccupazione. In Lombardia sono caduti accumuli decisamente più modesti e maggiormente concentrati ancora una volta sull'Ovest e sulla province meridionali con punte raramente vicine ai 50mm.
Tra la notte e la mattinata di lunedì, le piogge sono diventate più sporadiche, ma un ulteriore peggioramento si è ripresentato nel pomeriggio in concomitanza con una leggera risalita del minimo di pressione, che si è protratto per altri cinque giorni, assumendo connotati simili ai cicloni tropicali (si veda la foto scelta per questa edizione). Nuclei di precipitazioni anche temporalesche sono risalite da Sud, colpendo un po' tutta la regione dal tardo pomeriggio, con accumuli ancora importanti e nel Genovese - già alluvionato - dove sono caduti altri 200 mm di pioggia.
Da martedì pomeriggio 8 novembre finalmente il ciclo vitale della area depressione ha iniziato la sua fase di declino: piogge sparse residue sulla nostra Regione, che poi sono cessate quasi del tutto; qualche precipitazione è caduta di nuovo sul Ponente Ligure, l'area italiana più vicina al ciclone "tropical-like".
Mercoledì mattina, 9 novembre, ampie zone di sereno hanno conquistato la nostra Regione innalzando notevolmente le temperature, che si sono portate fin verso i 18°C nelle zone di pianura, ponendo "la parola fine" al prolungato periodo piovoso.
Complessivamente le piogge più copiose hanno colpito l'alto Varesotto/Verbano, Canton Ticino e Oltrepo Pavese con accumuli totali di circa 300mm e punte verso i 320/330mm, la restante parte della provincia di Varese, il Comasco centro-occidentale e il Milanese occidentale con punte di 250/260mm e via via valori decrescenti proseguendo verso Est fino ai circa 70mm del Mantovano e della zona Garda.
Storia a sè la Valtellina, e soprattutto l'alta Valtellina, dove praticamente non ha quasi piovuto; S. Caterina Valfurva si è distinta per un accumulo totale di soli 7mm, ma tutta l'area a nord di Tirano ha visto accumuli totali inferiori a 25mm. Questo accade però di frequente con le correnti da SudEst che trovano la strada sbarrata dal gruppo dell'Adamello.
Per i prossimi giorni ci attendiamo tempo buono, probabilmente nebbioso e brumoso in pianura, più soleggiato sulle aree Pedemontane e sui colli in genere con temperature miti di giorno.
Livio Perego, Matteo Dei Cas - Staff CML