Ultimi giorni dell'autunno meterologico sempre all'insegna del bel tempo. Condizioni di staticità che però iniziano a "pesare": in Pianura Padana e nelle grandi città per il progressivo deterioramento della qualità dell'aria, sulle Alpi per la totale assenza di neve. Continua l'egemonia dell'alta pressione, che nel complesso ha caratterizzato la quasi totalità della stagione. Nonostante i pochi "fatti" da raccontare, l'Editoriale del nostro Giuseppe Aceti si presenta come sempre condito di nozioni ed aneddoti. Buona lettura!
Domenica 27 Novembre 2011 - ore 07:00
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Mercoledì 23 Novembre 2011 - Piazzatorre loc. Torcole (BG), 1850 metri slm, nel cuore delle Orobie. Il panorama sulle montagne, comprese le vette oltre i 2000 m di quota, è ancora desolatamente brullo! FONTE: www.valbrembanaweb.com |
Buona giornata a tutti dallo staff CML e ben ritrovati per una nuova edizione della "Prima Pagina"!
Anche la terza decade di novembre 2011 ha visto protagonista sulla nostra regione un tipo di clima asciutto e mite (soprattutto in montagna, ma non solo), il tutto grazie alla solita Alta Pressione che non accenna a volerci lasciare. La stagione autunnale, come del resto buona parte di tutto il 2011 fino ad oggi, pare quindi continuare con una situazione sinottica simile, all’insegna appunto dell’Alta Pressione. L’autunno mite tra l’altro, pare ormai essere piuttosto frequente negli ultimi anni in Europa tanto che anche la migrazione di diverse specie di uccelli acquatici dai paesi scandinavi starebbe avvenendo con circa un mese di ritardo rispetto a 30 anni fa; lo dice una ricerca pubblicata sul Journal of Ornithology secondo la quale, a causa del clima sempre più caldo, oche, anatre selvatiche e cigni rimanderebbero le migrazioni e, a causa dei cambiamenti climatici, avrebbero ormai cambiato le loro abitudini.
Anche l’immagine scelta per l’ultimo editoriale della stagione autunnale richiama la situazione mite e siccitosa di questo periodo, assolutamente evidente guardando verso le nostre montagne che sono ancora desolatamente brulle fino praticamente al limite dei ghiacciai perenni!
Vediamo comunque un po’ più in dettaglio cosa è accaduto nell’ultima settimana sul nostro territorio a livello meteorologico.
A livello sinottico, tra lo scorso weekend e l’inizio della settimana l’Alta pressione presente sull’Europa Centro-Orientale vedeva un debole cedimento ed arretramento verso oriente a causa di una saccatura atlantica, che è poi andata ad interessare in maniera più diretta il Mediterraneo meridionale. La depressione formata sul mediterraneo ha così fatto affluire un po’ di aria umida in quota e, da lunedì a mercoledì, il cielo anche sulla nostra regione si è presentato a tratti nuvoloso, senza comunque registrare precipitazioni.
Le precipitazioni purtroppo si sono invece presentate ancora una volta sull’Italia meridionale, dove il maltempo tra martedì e giovedì si è accanito con intensi nubifragi e, come accaduto poche settimane fa in Liguria, Toscana e Campania, portando 3 morti, questa volta nel messinese.
Tornando sul nostro territorio, fino a martedì l’Alta Pressione, con le conseguenti inversioni termiche, ha portato nebbie diffuse; almeno al piano quindi nel weekend scorso ed all’inizio della settimana si sono potute registrare temperature più consone per il periodo, con le minime negative e con le massime che, nelle zone di media e bassa pianura interessate dalle nebbie diurne, non hanno superato i 3-4 °C.
La circolazione sull’Europa, da metà settimana, ha poi visto l’Alta pressione irrobustirsi nuovamente; dalla congiunzione tra l'alta pressione delle Azzorre e l'Anticiclone Europeo si è così venuto a formare un robusto ponte anticiclonico esteso dalla penisola Iberica fino all'Europa orientale. E’ così proseguita la fase di tempo stabile ed in montagna si è assistito ad un ulteriore aumento della temperature, che hanno raggiunto valori molto miti per la stagione.
Anche al piano da metà settimana si è “rotta” l’inversione termica, cosi le nebbie si sono diradate e le temperature sono tornate a salire arrivando, tra mercoledì e venerdì, quasi ovunque sopra lo 0 °C nei valori minimi (comprese per lo più tra 1 e 3 °C) e tra 11 e 14 °C nei valori massimi.
L’ultimo weekend autunnale è quindi iniziato con clima mite e limpido in montagna e sulle zone pedemontane e lacustri mentre sulle zone di pianura stanno lentamente tornando foschie e nebbie, progressivamente più persistenti.
E come proseguiranno gli ultimi giorni autunnali? E come avrà inizio l’inverno meteorologico? Beh, alle ultime emissioni modellistiche non si intravedono particolari stravolgimenti del tempo fino alla fine del mese, data la probabile persistenza del ponte anticiclonico tra Penisola Iberica ed Europa orientale; per l’inizio di dicembre non si esclude invece un possibile ritorno quantomeno di una certa dinamicità del tempo, anche se è troppo presto per poter dire se torneranno pioggia e neve sul nostro territorio, assenti ormai da troppo tempo! Per tenervi aggiornati vogliamo suggerirvi, come sempre, di seguire l’andamento del tempo e le previsioni consultando gli aggiornamenti del nostro Bollettino di Previsione ed i vari commenti sul nostro Forum. Se poi vorrete seguire l’imminente stagione invernale avendo sott’occhio dati, mappe e commenti sugli inverni appena trascorsi, vi consigliamo di consultare il nostro prezioso Atlante dei cimi e dei microclimi di Lombardia; atlante che, date le imminenti festività natalizie, potrebbe diventare una valida e stimolante idea-regalo per i tanti meteo appassionati!
Concludiamo l’editoriale citando doverosamente la seconda edizione della Giornata Nazionale dell’Albero (che chiude l'International Year of Forests dell’ONU), che si è celebrata in Italia lunedì 21 novembre, per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della valorizzazione dell’ambiente e del patrimonio arboreo e boschivo per la tutela della biodiversità, il miglioramento della qualità dell’aria, il contrasto ai cambiamenti climatici e la prevenzione del dissesto idrogeologico (temi purtroppo di attualità anche nella settimana appena trascorsa, visto quello che è accaduto nel messinese!). Da recenti studi emerge tra l’altro un fatto curioso, cioè che l’Italia è ancora tappezzata di boschi splendidi e che negli ultimi 50 anni la superficie forestale è addirittura raddoppiata (prevalentemente per l'abbandono delle aree rurali e la riconquista da parte del bosco di quei territori che una volta erano coltivati o abitati). Fondamentale però cercare di preservare questo patrimonio e gestirlo in modo adeguato; come diceva infatti Kahlil Gibran agli inizi del secolo scorso “Gli alberi sono liriche che la terra scrive sul cielo”.
Ringraziandovi come sempre per l'attenzione, vi auguriamo un buon inizio settimana ed una stagione invernale ricca di soddisfazioni meteorologiche!
Giuseppe Aceti - Staff CML