Buona giornata a tutti, buon anno e ben ritrovati per questo primo appuntamento del 2012 con la Prima Pagina!
Poche novità da raccontare anche questa volta, ultimi giorni che chiudono un'annata meteorologica senz'altro poco emozionante: poche configurazioni perurbate, scarse irruzioni di aria fredda (e pure invasioni di aria calda), rari gli episodi di vero maltempo o le ondate di freddo.
Le temperature medie annue sono risultate generalmente di almeno un grado sopra il valore medio quinquennale, gli accumuli pluviometrici tra i più poveri del quinquennio 2006-2011 in opposizione alle ultime tre annate molto più ricche (ammontare vicino o superiore ai 2000mm); meno vivace infine anche il vento filato annuo, quasi tutto attribuibile alle brezze, visto il numero esiguo di episodi sinottici degni di nota.
Il tutto è stato da attribuire alla presenza costante e consolidata di una cintura altopressoria subtropicale (oceanica e talvolta mediterranea) che per diversi mesi consecutivi ha coivolto il nostro Paese, tenendo lontane le perturbazioni, limitanto gli ingressi freddi da Nord e tanto più le retrogressioni da Est. Se escludiamo, guarda a caso i mesi di Giugno e di Luglio freschi ed instabili, possiamo appunto dire di avere vissuto una primavera, un autunno ed un inizio inverno dal carattere spiccatamente anomalo sia nell'aspetto termico che pluviometrico.
Nulla di nuovo come abbiamo anticipato nel titolo, ad eccezione delle nostre Alpi, dove localmente abbiamo assistito a nevicate anche importanti e non proprio inaspettate! La stessa foto scelta per questa edizione di Capodanno ci riporta ad una tradizionale atmosfera di festa e vuole essere un augurio a tutti voi di un' annata 2012 più carica di emozioni meteorologiche!
L'alta pressione delle Azzorre ha dominato il tempo di tutta questa settimana uscente, dirottando anche l'ingresso di un paio di perturbazioni atlantiche in modo tale da "saltare" buona parte della Lombardia, risparmiandone in alcuni casi i "paradisi bianchi" delle Alpi.
Le festività di Natale e S. Stefano, tutt'altro che invernali, sono state caratterizzate da una rimonta anticiclonica poderosa e soprattutto ben strutturata a tutte le quote. La pressione al suolo ha raggiunto il record annuo di 1038/1039 hPa, normalmente raggiunto nei mesi invernali a causa del contributo dell'aria fredda e densa che "pesa" nei bassi strati.
Il Föhn ha soffiato sui settori centro-occidentali durante la Vigilia e la notte di Natale, ripulendo l'aria e regalando una giornata molto soleggiata che ha favorito la risalita delle temperature massime fino a 12-13°C. Con il cessare del vento la temperatura è poi bruscamente calata nelle zone di pianura tradizionalmente più fredde, tant'è che la mattina di S.Stefano si è respirata aria frizzante invernale per qualche ora con temperature fino a -4/-2°C sulla Bassa e nelle brughiere occidentali. Diverso invece il discorso delle temperature massime, ditribuite molto più omogenamente attorno ai 10°C su quasi tutta la Regione, favorite da uno strato di inversione termica molto esiguo "che è saltato" con il soleggiamento...come avverrebbe in effetti in primavera!
A partire da mercoledì 28 la struttura di alta pressione è andata via via indebolendosi, nonostante il cielo pressocchè sereno su tutta la Regione e le temperature sempre miti.
Giovedì 29 poi, il transito di una debole perturbazione atlantica con traiettoria nordoccidentale ha dato luogo ad una nuvolosità irregolare più intensa sulle Alpi con qualche "fiocco di neve sparso". In pianura si è consolidata l'inversione termica con qualche banco di nebbia nel Pavese/Sud Milanese e gelate mattutine un po' più diffuse.
Venerdì 30 Dicembre un nuovo più intenso impulso nordoceanico ha raggiunto le Alpi, questa volta sostenuto da un'intensa
corrente a getto, che ha permesso alla nuvolosità ammassatasi a Nord delle Alpi (Stau) di "stirarsi" verso Sud e "sfondare" nelle nostre vallate alpine italiane di confine.
Nevicate questa volta più importanti sulle Alpi generalmente oltre i 600 metri: accumuli più consistenti nel Sopraceneri (fino a 40 cm), seguiti da Valchaivenna ed Alta Valtellina (Madesimo e Bormio attorno ai 5 cm); imbiancate anche le Orobie, qualche traccia di neve, mista a pioggia, anche nel Varesotto a quote basse.Sulle pianure centro-occidentali il tempo si è presentato mite (temperature massime fino a 9/11°C) e soleggiato, grazie al solito copione del Föhn, ormai relativamente "di casa" in questi ultimi tempi.
Tendenza favonica con stau a nord delle Alpi e sfondamento insistente in Valtellina/Valchiavenna e Sopraceneri, anche ieri 31 Dicembre. Nuove nevicate, come previsto, hanno interessato le nostre sopracitate stazioni sciistiche lombarde: unico angolo della regione dove si è potuto di fatto assaporare il volto più bello dell'inverno! Sulla predemontana prealpina tempo soleggiato e mitigato dalle brezze da Nord, più freddo - soprattutto al mattino - sulla medio-bassa pianura, dove la colonnina di mercurio ha generalmente raggiunto i -3/-1°C.
Questa notte il tempo è migliorato anche sull'Arco Alpino e le temperature si sono innalzate sensibilmente portanto lo zero termico sopra i 2000 metri: il tutto, grazie ad un promontorio mobile di alta pressione che garantirà un primo giorno dell'anno mite e soleggiato su tutta la Lombardia...
in attesa di una settimana probabilmente più dinamica dal punto di vista meteorologico. Un nuovo peggioramento del tempo più organizzato dovrebbe sopraggiungere già domani apportando non solo neve sulle Alpi, ma anche piogge più democratiche sulla pianura; forse qualche altra sopresa meterologica potemmo poi ritrovarla anche nel "calzino della Befana"...ma non vogliamo andare troppo in là, ed anzi vi rimandiamo come di consueto alla consultazione quotidiana del nostro
Bollettino di Previsione.