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15 Gennaio - Inverno da “mezza stagione”, poi freddo   Inserito il› 15/01/2012 21.07.53
La prima metà dell'inverno 2011-2012 trascorre all'insegna del tempo prevalentemente asciutto e mite; stagione fredda quindi più "autunnale" o "primaverile"! Verso la metà di gennaio finalmente l'ingresso di aria fredda da est sul nostro porta al primo periodo freddo dell'inverno. Riviviamo tale periodo grazie all'editoriale del nostro Giuseppe Aceti
 
Domenica 15 Gennaio 2012 - ore  23:00
 
 
 

Riassunto visivo del clima per come si è presentato nella prima metà di Gennaio 2012. La prima immagine a sinistra è la carta della neve al suolo in Europa dell’11 Gennaio 2012 che evidenzia l’assenza di neve su praticamente tutta l’Europa (fatta eccezione per la fascia a nord delle Alpi e l’estrema fascia settentrionale) (Fonte: www.wetterzentrale.de). L’immagine centrale evidenzia gli effetti da “mezza stagione autunnale” che abbiamo osservato nei primi giorni di gennaio, con il ritrovamento di funghi porcini attorno ai 1600 m di quota ai Piani dell’Avaro in Alta Valle Brembana sulle Orobie (Fonte: www.valbrembanaweb.com). La terza immagine mostra invece gli effetti da “mezza stagione primaverile” come la fioritura anticipata di piante e fiori, come la primula veris, che chi si è aggirato in campagna e nei boschi soprattutto collinari ha potuto osservare (Fonte: www.enrosadira.it) 

 
 
Buona serata a tutti dallo staff CML e ben ritrovati per una nuova edizione della "Prima Pagina"!
 
Per buona parte della seconda settimana del nuovo anno il clima sulla nostra regione si è presentato nuovamente sulla falsariga della stagione invernale per come si è vissuta fino a questo punto, ovvero con un clima decisamente “poco invernale” con tempo mite, molto assolato, senza nebbia e con scarse precipitazioni. Clima quindi che ha continuato a presentare caratteristiche più “da mezza stagione” che non da stagione invernale.
 
Anche le immagini di apertura scelte per questo editoriale vogliono riassumere visivamente la stagione invernale per come si presentava entro metà di gennaio: la carta della neve al suolo in Europa che mostra come non vi sia neve su praticamente tutta l’Europa (fatta eccezione per la fascia a nord delle Alpi oltre che sulla fascia più settentrionale dell’Europa stessa). Aspetti “da mezza stagione” di stampo autunnale che abbiamo osservato nella prima metà di gennaio sul nostro territorio come il ritrovamento di funghi porcini a quote di media montagna, oltre i 1600 m di quota. Ed infine aspetti “da mezza stagione” di stampo primaverile, (segnatamente sulla fascia pedemontana e collinare) come la fioritura anticipata di alcune piante come il nocciolo e di alcuni fiori come le primule, i crochi e le violette; ricordiamo in merito che le primule solitamente fioriscono in primavera, dal mese di marzo al mese di maggio.
 
Ma vediamo un po’ più in dettaglio cosa è accaduto nell’ultima settimana sul nostro territorio a livello meteorologico.
 
A livello sinottico, la settimana appena trascorsa ha visto sul nostro territorio fino a ieri sabato 14 gennaio l’alternarsi di correnti settentrionali a tutte le quote (piuttosto miti per il periodo) e l’Anticiclone delle Azzorre. Tale quadro sinottico ha così favorito la prosecuzione della fase stabile, mite ed assolata iniziata dal weekend scorso, interrompendo il breve periodo dinamico che aveva contraddistinto la prima settimana dell’anno (vedi Prima Pagina precedente).
 
Fino a martedì quindi le correnti settentrionali hanno favorito venti di föhn o con effetto favonico fin sulla fascia pedemontana della regione, segnatamente sulla fascia occidentale della Lombardia. Le correnti favoniche hanno avuto gli effetti più evidenti nella giornata di martedì 10 gennaio quando i valori termici, già miti e “di stampo primaverile” dei giorni precedenti, si sono spinti sul Nord Ovest fino a più di 10°C oltre le medie del periodo raggiungendo i 16-17 °C nei valori massimi e spingendosi fino ai 18,6 °C di Erba (CO) ed addirittura i 18,9 °C di Lecco San Giovanni! I venti settentrionali sono poi tornati sulla nostra regione anche nella giornata di venerdì 13 gennaio.
 
Mercoledì e giovedì invece il campo di Alta pressione delle Azzorre ha raggiunto la massima estensione lungo i meridiani, abbracciando buona parte dell'Europa centro meridionale dal medio Atlantico ai Balcani. Condizioni quindi di caldo diffuso in quota (lo zero termico nel radiosondaggio di Milano Linate di mercoledì 11 gennaio stazionava poco sotto i 3000 m di quota, con 3,8 °C a 850 hpa) mentre al piano, grazie all’inversione termica, almeno nei valori minimi, si è tornati sotto lo zero! 
 
 
Domenica 15 Gennaio 2012. Finalmente una giornata invernale, come a Peschiera Borromeo (MI). Foto del forumista cerex
Fino a questo punto quindi, poco di nuovo rispetto a quanto già vissuto per la maggior parte della stagione invernale 2011-2012. Per fortuna però che tra ieri, sabato ed oggi la rimonta anticiclonica sull'Europa occidentale verso il Mare del Nord ha provocato la discesa di aria fredda dai quadranti settentrionali verso l'Europa orientale e parte di quest'aria fredda è entrata da Est in Valpadana, dando luogo finalmente ad un diffuso calo delle temperature e ad un clima più consono all’inverno. Così ieri, e soprattutto oggi, temperature in deciso calo, con minime al piano che si sono spinte fino attorno a -6 e -7 °C e massime più fredde. In pianura poi è tornata la nebbia. Oggi quindi in pianura si è registrata una giornata di ghiaccio (diffusamente su milanese, pianura bergamasca e bresciana e cremonese) con località dove la temperatura massima è stazionata attorno ai -2 °C. Tra l’altro oggi la nebbia e le temperature basse hanno favorito in pianura la formazione di galaverna (condensazione diretta e immediata di cristalli di ghiaccio su oggetti più freddi) e di neve chimica (le particelle solide  nell'atmosfera che fungono da nuclei di condensazione provocando la formazione e la caduta al suolo di neve pur col cielo sereno) così che frequentemente il paesaggio si è mostrato  imbiancato (come possiamo vedere nell’immagine di fianco)! Freddo anche in quota , fino ai -22 °C di Livigno Forcola registrati stamane.
 
E come proseguirà il tempo nella seconda metà di Gennaio, il mese più freddo dell’anno? Dalle ultime emissioni modellistiche pare confermato come il calo delle temperature già in corso possa continuare a mantenere almeno per qualche giorno i valori in linea con quanto atteso per il periodo. E poi? Ad oggi i vari modelli lasciano intravvedere la possibilità di una certa dinamicità del tempo, ma se questo vorrà dire freddo e se potremo vedere anche la neve in pianura (assente ormai dal dicembre 2010) ad oggi non è possibile saperlo; accontentiamoci per ora di questo primo cambiamento che, data la situazione dalla quale arriviamo, pare già un ottima cosa! Per tenervi aggiornati e per scoprire come proseguirà il tempo nella seconda metà di gennaio, vi suggeriamo di seguire gli aggiornamenti del nostro Bollettino di Previsione ed i vari commenti degli esperti e dei vari appassionati sul nostro Forum. Se poi vorrete approfondire i vari “precedenti” di una stagione invernale così mite e secca, vi consigliamo di consultare il nostro prezioso Atlante dei cimi e dei microclimi di Lombardia.
 
Concludiamo l’editoriale riportando un paio di notizie sulla tanto amata “dama bianca”! Innanzitutto, l’eccezionalità del clima “non-invernale” di questa stagione fredda comincia a creare non pochi problemi, anche economici; tra le varie notizie spunta quella secondo la quale la Regione Piemonte stia valutando la richiesta dello stato di calamità naturale per parte delle stazioni sciistiche piemontesi date le ingenti perdite economiche data l’assenza di turismo (fonte: Repubblica). D’altro canto invece, una notizia curiosa: una piccola area di Milano da giovedì scorso (quando ancora il clima era decisamente mite!) è ricoperta da una coltre di neve dato che nel Parco Sempione sono state disputate tra ieri ed oggi alcune gare valide per la Coppa del mondo di sci di fondo, il “Race in the city”. In questo caso, non si è tratto di neve caduta dal cielo sulla città meneghina, ma di neve (per lo più artificiale) portata con i camion direttamente dalla Val Brembana. Curiosa la coincidenza per la quale il clima, dopo lunghi periodi di “caldo”, è tornato di stampo invernale proprio in coincidenza con la manifestazione stessa!
 
Ringraziandovi come sempre per l'attenzione, vi auguriamo un buona settimana ed un buon proseguimento della stagione invernale.
 
 
Giuseppe Aceti - Staff CML
  
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