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.: Venerdì 22 novembre 2024
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L. Perego - Staff CML |
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2 fasi distinte nella terza settimana di Gennaio: fase "invernale" con freddo, nebbia e "neve da nebbia" per buona parte della settimana e poi, verso il weekend, nuova fase mite e favonica. Riviviamo tale periodo grazie all'editoriale del nostro Livio Perego Domenica 22 Gennaio 2012 - ore 22:30 Didascalia immagini. Ecco alcune delle immagini più significative della parentesi invernale della settimana appena trascorsa, col gelo intenso che ha interessato soprattutto la pianura. L'immagine di sinistra è di martedi 17 Gennaio, ed è stata scattata a Castelnovate di Vizzola Ticino (MI) col fiume Ticino in veste Invernale (foto di Stefano Anghileri). La seconda immagine è di Giovedì 19 Gennaio ed è stata scattata nel “triangolo” tra Sedriano, Vittuone e S.Stefano Ticino (MI), una delle zone più colpite dalla “neve da nebbia” che ha accumulato localmente fino a 4-5 cm. Foto del forumista Alzo 80 | Buona serata a tutti dallo staff CML e ben ritrovati ad una nuova edizione della "Prima Pagina". La settimana appena conclusa è stata caratterizzata dal punto di vista metereologico da due distinte fasi con caratteristiche ben diverse l'una dall'altra. Come già accennato nella parte finale della precedente edizione, i primi giorni di questa settimana fino a giovedì sono stati contraddistinti da freddo intenso e persistente con ripetute giornate di ghiaccio abbinato, soprattutto in pianura, a presenza di nebbie diffuse che a più riprese hanno creato il fenomeno della "neve da nebbia"; da giovedì invece l'ennesima corrente da nord-ovest ha spazzato i cieli lombardi riportando temperature miti e atmosfera limpida scalzando il cuscino di aria fredda nei bassi strati dei giorni precedenti. Ma analizziamo brevemente le condizioni sinottiche che hanno determinato queste due fasi distinte. Come ormai sapranno gli affezionati lettori di questa rubrica, le sorti meteorologiche della nostra regione vengono dettate ormai da molte settimane dall'anticiclone delle Azzorre che domina la scena meteorologica di questo inverno sulle nostre regioni con i suoi movimenti facendo affluire masse d'aria di origine diversa sui nostri territori. Ebbene lo spostamento, o meglio l'espansione, dell'anticiclone verso l'Europa centrale e il mare del Nord avvenuto nelle giornate di venerdì 13 e sabato 14 gennaio ha permesso ad una massa d'aria fredda di scorrere sul suo bordo orientale e di affluire lentamente in pianura padana attraverso la porta della bora al confine con la Slovenia. Il culmine del raffreddamento è avvenuto lunedì 16 quando poco prima dell'alba quasi tutta la Lombardia presentava valori di temperatura inferiori allo zero, solo alcune zone affacciate sui grandi laghi prealpini resistevano con temperature positive. Il punto di svolta da questa situazione di freddo intenso si è avuta invece giovedì 19 quando il solito anticiclone delle Azzorre si è ritirato dall'Europa centrale posizionandosi tra Francia e Atlantico facendo affluire aria più mite nord atlantica verso la nostra regione: in conseguenza di ciò abbiamo assistito dapprima ad un netto rialzo termico in quota e poi con la progressiva rotazione delle correnti a nord-ovest ad una nuova fase di favonio sulle zone centro-occidentali della regione, rimescolando l'aria tra alte e basse quote, disperdendo le tenaci nebbie che persistevano da giorni sulle zone di pianura con conseguente rialzo termico anche in queste ultime e le abituali nevicate sulle zone settentrionali di confine in parziale sconfinamento verso la Valtellina e le Orobie. Queste due fasi di tempo diverse e distine tra loro hanno determinato, la prima, accumuli di brina, galaverna e come detto di neve da nebbia decisamente inusuali come testimoniano le foto a corredo di questo articolo: sebbene a prima vista si possa pensare che siano istantanee scattate al termine di una normale nevicata, in realtà sono state scattate in una ristretta zona a ridosso dei comuni di Sedriano, Vittuone e Arluno dove il fenomeno della neve da nebbia ha avuto la sua massima intensità con accumuli su ogni superficie fino a 4-5cm accompagnato da 4 giornate consecutive di ghiaccio e valori di temperature minime nell'ordine di -6°C/-8°C gradi: altri fenomeni simili ma meno consistenti si sono verificati tuttavia in molte altre zone di pianura, non solo in Lombardia. Nella seconda fase le temperature massime di venerdì 20 gennaio, quindi a poche ore di distanza, complice l'irrompere della fase favonica hanno raggiunto picchi di +13°C/+14°C mentre all'opposto in alta Valtellina nevicava copiosamente. La nostra regione come ci insegna il prezioso "Atlante dei climi e microclimi della Lombardia" si conferma dunque un territorio soggetto a tipo di tempo molto diversi a seconda delle zone e che possono variare in modo significativo nel breve volgere di pochi giorni o addirittura ore. Archiviata questa prima fase dalle caratteristiche fredde di questa anomala stagione invernale 2011/2012 cosa attenderci per la nuova settimana? Dopo una domenica soleggiata e caratterizzata da temperature miti diurne complice l'ennesima fase con “effetto favonico” sul nostro territorio (con nuovamente temperature massime che al piano hanno superato i 14 -16 °C), i primi giorni della settimana non vedranno scossoni nel quadro meteorologico generale mentre la seconda parte della settimana potrebbe risultare nuovamente più fredda e con qualche nuvola in più in attesa forse di una svolta più radicale delle sorti di questo inverno 2011/2012 sia a livello di temperature che a livello di precipitazioni che potrebbe avvenire nella settimana a cavallo tra gennaio e febbraio, ma di questo ci sarà tempo per parlarne prossimamente. Per tutti gli aggiornamenti sulle previsioni vi rimandiamo come d'abitudine alle quotidiane emissione del bollettino meteorologico a cura del nostro staff di previsori e per le tendenze a più lunga scadenza alle discussioni del nostro forum. A tutti i lettori della Prima Pagina rinnoviamo l'appuntamento con la prossima edizione tra sette giorni Livio Perego - Staff CML
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