|
|
|
|
.: Venerdì 22 novembre 2024
|
|
|
|
G. Aceti - Staff CML |
|
Dopo un Dicembre ed una buona parte di Gennaio fin troppo tranquilli, arriva finalmente l'Inverno! "L'Orso Russo", la figura degli inverni in vecchio stile sembra risvegliarsi ed invia una prima "zampata" fredda sull'Italia. E con il gelo arriva anche la neve, che a dire il vero questa volta ha accontentato solo la parte occidentale della Lombardia, oltre che tutto il Piemonte. Ma siamo solo all'inizio...freddo e neve caratterizzeranno in modo perntorio anche i primi giorni di febbraio. Editoriale carico di emozioni meteorologiche, quello del nostro Giuseppe Aceti! Buona lettura! Domenica 29 Gennaio 2012 - ore 22:30 Didascalia immagini. Finalmente l’inverno "vero" con freddo, neve e gelo, segnatamente sul nord-ovest lombardo e zone limitrofe. Nella prima immagine ecco come si presentava sabato sera la città di Como, con turbini di neve. Foto di Gabriele Asnaghi. Nella seconda immagine, ecco stamane la Rasa di Varese a 565 m slm con oltre 40 cm di neve fresca. Foto del forumista Dario821. La terza foto invece ci mostra come nell’alessandrino a San Salvatore Monferrato la neve abbia raggiunto i 50 cm anche al piano. Foto del forumista Dedo1976. | Buona serata a tutti dallo staff CML e ben ritrovati per una nuova edizione della "Prima Pagina"! Col novilunio di martedì 24 Gennaio è iniziato, per la cultura cinese, l'anno zodiacale del Drago d’Acqua, atteso da anni per “l’armonia tra gli elementi” e considerato speciale, simbolo del potere e della buona sorte; l’anno del Drago è infatti, da tradizione, vibrante, dinamico, colorato, generoso, onesto, eccentrico, emozionante e pieno di azione. Beh, sarà certamente un caso ma è proprio dalla metà della settimana appena trascorsa che le emozioni meteorologiche invernali “gelide e nevose”, dopo un’assenza quasi totale per l’intera stagione e quando ormai alcuni di noi avevano perso le speranze, hanno cominciato a mostrare i primi segnali! Così, la settimana appena trascorsa, dopo una fase iniziale continuata sulla falsariga dell’inverno fin qui trascorso (con tempo mite, cielo sereno e frequenti episodi favonici), da metà settimana, proprio in corrispondenza dell’avvio dell’anno del “Drago”, il quadro climatico e meteorologico pare essere finalmente mutato in chiave invernale! Anche le immagini scelta per questo editoriale vogliono mostrare quanto accaduto nel weekend sulla fascia occidentale della nostra regione e sul territorio confinante, con tanto di “neve, vento e freddo”. Ma vediamo un po’ più in dettaglio cosa è accaduto nell’ultima settimana sul nostro territorio a livello meteorologico. A livello sinottico, l’inizio della settimana è stato influenzato dalla posizione dell’anticiclone atlantico che, esteso tra Francia Spagna e vicino Atlantico, ha favorito la discesa di correnti nordoccidentali sul suo bordo orientale; afflusso di aria da nord che, impattando le alpi, ha creato per i primi giorni della settimana a più riprese sulla nostra regione condizioni favoniche. In particolare nella giornata di martedì 24 gennaio l’effetto favonico ha interessato quasi tutto il nostro territorio, portando le temperature massime a valori di 10-12 °C, fino a toccare i 13-14 °C su varesotto, monzese, e, un po’ a sorpresa, su pavese, lodigiano e cremonese. E da metà settimana ecco la “svolta”del tempo già citata in precedenza verso condizioni più dinamiche e, finalmente, di stampo invernale: il vasto campo di alta pressione centrato sulla Russia ha lentamente cominciato a far affluire aria più fredda da Est sull'Italia e quindi sulla nostra regione, inizialmente grazie anche al contributo di una depressione situata tra lo Ionio e la Grecia. Sulla nostra regione le temperature sono così cominciate a scendere lentamente per portarsi giovedì a valori attorno alla media per il periodo, con al piano valori minimi sotto lo zero (per lo più compresi tra -4 e -1 °C) e valori massimi attorno a 5-7°C. Una nuova discesa di aria fredda atlantica sull’Europa occidentale ha poi cominciato a muoversi lentamente verso Sud-Est nella giornata di giovedì, contrastato dalla presenza del vasto campo di alta pressione Russa e di una seconda area di alta pressione sull’Atlantico. Le 2 fasce di Alta Pressione hanno poi “tagliato” la discesa di aria fredda che è così andata in un cut-off; la goccia fredda conseguente, originata appunto da un nucleo di aria fredda di origine polare, ha così apportato, tra ieri sabato e stamane domenica 29 gennaio, un peggioramento che ha interessato prevalentemente il Nord-Ovest italiano. Tra ieri sabato ed oggi quindi le precipitazioni hanno interessato buona parte della nostra regione; gli accumuli però sono risultati entro i pochi mm su buona parte del territorio tranne che sull’estremo Nord-Ovest Lombardo (ed ancor di più sul vicino Piemonte), dove tra ieri ed oggi si sono avute precipitazioni che hanno superato i 10-20 mm. Grazie anche alle precipitazioni più consistenti, le precipitazioni su pavese, ovest milanese, varesotto, comasco e lecchese sono risultate a tratti nevose fino al piano. Gli accumuli nevosi sono risultati quelli tipici da “nevicata altimetrica” con il manto nevoso che è oscillato tra i pochi cm in pianura sino ai 40-50 cm di neve oltre i 400-500 m di quota (come nelle valli comasche e varesine). L’orografia associata alla posizione del minimo di bassa pressione ha favorito in particolare a livello precipitativo il basso piemonte e l’estremo sudovest lombardo, così che anche al piano su parte del pavese si sono misurati fino a 20-25 cm di neve, addirittura 50 cm nell’alessandrino (come visibile nell’immagine dell’editoriale). E some proseguirà il tempo negli ultimi giorni di Gennaio e con l’inizio del nuovo mese, l’ultimo della stagione invernale? Dalle ultime emissioni modellistiche pare confermato come il tempo settimana prossima continuerà ad assumere connotati sempre più invernali, con freddo intenso e, forse, altra neve. E’ infatti piuttosto certo l’arrivo del freddo intenso da martedì mentre per quanto concerne la neve i modelli non hanno ancora inquadrato bene la situazione anche se, ad oggi, pare che un paio di occasioni in settimana potrebbero esserci. Per tenervi a questo punto aggiornati e per scoprire se il freddo in arrivo sarà realmente “storico” come qualche modello lascia intravedere e se rivedremo la “dama bianca”, vi suggeriamo di seguire gli aggiornamenti del nostro Bollettino di Previsione ed i vari commenti degli esperti e dei vari appassionati sul nostro Forum. Ed in tema di emozioni invernali, come quelle vissute e quelle che probabilmente vivremo nei prossimi giorni, vi consigliamo gli approfondimenti del caso sul nostro Atlante dei climi e microclimi della Lombardia. Concludiamo l’editoriale ricordando che da oggi a martedì siamo, secondo leggenda, nei giorni più freddi dell’anno, i famosi giorni della merla. Visto che quest’anno pare come non mai azzeccata, ripercorriamo brevemente tale leggenda; molti anni fa una merla, con uno splendido e candido piumaggio, veniva regolarmente vessata da Gennaio, mese freddo e ombroso, che aspettava che lei uscisse dal nido in cerca di cibo per far piombare sulla terra freddo, gelo e vento. Stanca delle continue persecuzioni un inverno la merla, dopo aver fatto provviste di cibo, si rinchiuse nella sua tana con i suoi pulcini per tutto il mese di Gennaio, che aveva solo 28 giorni. L'ultimo giorno del mese la merla, pensando di aver scongiurate le cattiverie di Gennaio, uscì dalla tana con i suoi pulcini e si mise ad irriderlo. Gennaio si risentì molto così che chiese in prestito tre giorni a Febbraio e scatenò sulla terra bufere di neve, vento e gelo. La merla con i pulcini si rifugiò velocemente in un comignolo e lì restò al riparo per tre giorni. Uscì il quarto giorno salva, ma il suo bel piumaggio si era ormai annerito a causa del fumo, e da allora i merli rimasero per sempre con le piume nere. Ringraziandovi come sempre per l'attenzione, vi auguriamo una settimana invernale ricca di emozioni! Giuseppe Aceti - Staff CML
|
|
|
|
|