Ben ritrovati a tutti gli appassionati del tempo meteorologico con questa nuova edizione della Prima Pagina.
La settimana che si va a concludere oggi è stata contraddistinta dal ritorno delle
tanto sospirate pioggie tra la fine dello scorso weekend e la giornata di lunedì 19, precipitazioni che si sono concentrate soprattutto nella fascia nord-occidentale della regione; tuttavia la fase piovosa ha avuto vita breve e ben presto il tempo è ritornato al "soleggiato stabile", ormai una caratteristica dominante di questi ultimi mesi.
Come si accennava nella
precedente edizione della Prima Pagina, il tempo è cambiato a partire da sabato 17 marzo allorquando le correnti hanno cominciato a disporsi da sud-ovest, pilotando masse d'aria via via più umide ed instabili dal Mediterraneo verso la nostra regione; il tutto causato da una
blanda depressione in quota (in gergo una "goccia fredda") staccatasi dal vortice semipermanente polare, che si è poi posizionata fra le coste mediterranee francesi e spagnole. Il flusso di aria umida sudoccidentale ha avuto il suo apice tra la sera di domenica 18 e la mattina di lunedì 19 con rovesci di pioggia intensa, qualche temporale accompagnato anche da alcune deboli grandinate e neve a quote medio-basse che hanno colpito principalmente le province occidentali e quelle alpine e pedemontane. La posizione molto occidentale della "goccia fredda" infatti ha sfavorito le province orientali ed in particolar modo le zone di pianura del bresciano, del cremonese e del mantovano che sono rimaste pressochè all'asciutto. Quantitativi di pioggia interessanti viceversa sulle zone alpine e prealpine con punte di 45/50mm totali durante l'intero evento che si è esaurito completamente a partire dalla serata di lunedì 19.
Si è trattato quindi di un peggioramento che ha alleviato solo in parte il notevole deficit idrico accumulato negli ultimi mesi dalle varie zone della nostra regione e che ha riportato la neve sulle montagne fino a quote medio-basse:
la neve è caduta fino a quota 600/700 mt nell'Intelvese e nelle valli laterali del Canton Ticino mentre nelle altre zone alpine e prealpine la quota neve è stata più elevata ed in genere compresa tra 900 e 1200 metri, come le foto a corredo dell'editoriale mostrano. Nel contempo da rilevare anche i primi temporali dell'anno con alcuni tuoni e qualche grandinata, caratterizzata perlopiù da chicchi di piccole dimensioni (non superiori a 1cm di diametro) sebbene in taluni casi piuttosto fitte e durature, tali da imbiancare i terreni come quella avvenuta
nell'oggionese e puntualmente riportata dalle cronache locali. L'aria fredda che accompagnava il fronte perturbato si è riversata al suolo con le precipitazioni ed i susseguenti rasserenamenti nella notte su martedì 20, riportando le temperature verso valori tardo invernali poco prima dell'alba fino a raggiungere valori minimi inferiori a 5 gradi nelle brughiere e nelle zone riparate dalle brezze notturne.
Da martedì 20, giorno
dell'equinozio di primavera e primo giorno ufficiale della primavera astronomica (ricordiamo invece che la primavera meteorologica è cominciata l'1 marzo), la nuova
espansione dell'Anticiclone delle Azzorre verso l'Europa centrale ha riportato
cieli sereni e temperature di nuovo miti su tutta la nostra regione; temperature che si sono vieppiù alzate col passare dei giorni fino a superare abbondantemente i 20 gradi a partire dalla giornata di mercoledì 21 marzo. La nostra
rete di rilevamento infatti ci ha indicato punte di 22/23 gradi nelle giornate di giovedì e venerdì principalmente nelle province orientali di pianura (basso bresciano e mantovano) mentre nel resto della regione si sono raggiunti diffusamente i 20/21 gradi.
Ieri sabato 24 abbiamo assistito ad un lieve peggioramento del tempo questa volta sulle zone orientali della regione, principalmente sulle zone alpine e pedemontane; il tutto frutto del passaggio di masse d'aria instabili e leggermente più fresche che si sono fatte strada lungo il bordo orientale dell'anticiclone delle Azzorre, dando origine a
qualche temporale e ad alcuni rovesci, formatisi sui crinali orobici per poi scendere verso le zone pedemontane prima di dissolversi una volta giunti in pianura: abbiamo rilevato accumuli di pioggia modesti generalmente non superiori a 7/8mm: sul resto della regione prevalenza di sole e temperature nuovamente superiori ai 20 gradi.
Oggi domenica 25 giornata molto simile a quella di ieri con ampi spazi soleggiati mentre dal primo pomeriggio dalle zone montuose si è assistito allo sviluppo di brevi rovesci e qualche temporale in spostamento verso le zone di pianura; accumuli comunque entro il millimetro pressoché ovunque (più spesso qualche goccia "bagnastrada).
Per i giorni a venire non sembra possiamo attenderci cambiamenti di rilievo nel quadro meteorologico generale; giornate ampiamente soleggiate e molto miti continueranno a caratterizzare il tempo della nostra regione, anzi sarà probabile un ulteriore lieve aumento delle temperature nella parte centrale della settimana; per conoscere se andrà effettivamente così e per scoprire fin dove si spingerà la colonnina di mercurio aprite la nostra cartina real time e consultate il nostro quotidiano
bollettino meteorologico.
Vi attendiamo puntuali fra sette giorni per la prossima edizione della Prima Pagina.