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.: Venerdì 22 novembre 2024
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M. Dei Cas - Staff CML |
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La terza settimana di giugno 2012, che di fatto ci ha traghettati nell’estate astronomica col solstizio d'estate, è stata caratterizzata da una fase di bel tempo estivo, con temperature significative ma non eccezionali. Non sono poi mancati i locali temporali di calore, talvolta intensi. Riviviamo tale periodo grazie all’editoriale del nostro Matteo Dei Cas Domenica 24 Giugno 2012 - ore 18:00 A sinistra: Martedì 19 giugno: il protagonista della prima ondata di calore dell'Estate 2012. Si tratta di un'onda di alta pressione di stampo subtropicale ben strutturata in quota, con i colori rossi che abbrracciano il nostro paese e denotano la presenza di aria calda. FONTE: www.wetterzentrale.de A destra: Giovedì 21 giugno: i temporali sottovento alle Alpi Occidentali si sono presentati sistematicamente quasi tutte le sere. Qui in particolare si osserva un poderoso sistema temporalesco grandinigeno che si è abbattuto sul Torinese, causando danni anche nel Capoluogo. FONTE: www.sat24.com | Buona serata a tutti e ben ritrovati al nostro consueto appuntamento con la Prima pagina! Si parla sempre di estate, anzi di una prima autentica ondata di calore definita "africana" che ha coinvolto per alcuni giorni gran parte del nostro Paese. Una fase di bel tempo estivo con temperature certamente significative, ma non eccezionali e nemmeno destinate a protrarsi per lunghi tempi, almeno sulla nostra Regione! L'Italia sembra in effetti divisa in due, un po' come vuole la nostra tradizione climatica: estate mediterranea che prosegue indisturbata al Centro-Sud (dove i termometri raggiungono ogni giorno valori fino a 36/38°) e dove si può giustamente parlare di caldo torrido; clima più variabile sul Nord-Italia con caldo di tipo afoso, intervallato da qualche infiltrazione più fresca e da una modesta instabilità diurna sui rilievi montuosi. I nostri "meteo-appassionati" più esperti affermano che stiamo vivendo una sorta di "braccio di ferro" tra l'impronta anticiclonica sub-tropicale - responsabile dei picchi termici più importanti - ed il famoso anticiclone delle Azzorre, che lascia a tratti spiragli di frescura e di variabilità. L'anticiclone africano con i suoi appellativi mediatici più fantasiosi e leggendari di per sè non esiste: sul suolo surriscaldato del Sahara, dove l'aria è meno densa, non posssiamo infatti ritrovare i massimi di pressione al suolo. Le condizioni in quota semmai, o meglio la solida struttura dell'onda sub-tropicale che si innalza fino ad altitudini importanti, sono i veri responsabili delle più importanti "fiammate estive". Ma tralasciamo ora questi aspetti di meteorologia generale, per ripercorrere quanto accaduto in quest'ultimi giorni. La prima parte della settimana è stata improntata dal respiro anticiclonico subtropicale, in particolare il Nord-Italia è stato interessato da un regime di correnti sud-occidentali calde ed umide. Tempo buono e caldo in pianura, ma anche afoso; importante l'andamento diurno della nuvolosità e dei fenomeni: quasi ogni giorno, infatti, si sono innescati dei temporali sottovento alle Alpi occidentali, destinati poi ad interessare sistematicamente la Val d'Ossola, il Sopraceneri, la Valchiavenna e la medio-alta Valtellina. In queste zone ha in pratica piovuto quasi ogni giorno, sia pure con accumuli generalmente ad una cifra. Si è trattato di temporali di calore piuttosto intensi, ma a vita breve e quasi sempre destinati a declassare sottoforma di piovasco nelle zone di pianura. Fenomeni quindi che non hanno certamente alleviato la calura estiva, ma al contrario hanno peggiorato la sensazione di afa serale e notturna, specie nei centri urbani. Da segnalare comunque il nubifragio accompagnato da grandine e forti colpi di vento che ha colpito Torino, la sera di giovedì 21 Giugno, causando qualche danno in città. I temporali piemontesi, come quelli delle Alpi Retiche, si sono presentati quasi ogni giorno, sconfinando raramente sull'Alta Pianura dove al più si è sentito solo un certo ricambio d'aria dovuto alle raffiche di vento provenienti dai temporali meno lontani. Il caldo ha quindi proseguito con oscillazioni non particolarmente significative: il picco termico si è registrato martedì scorso 19 giugno, con valori massimi compresi ovunque tra i 31/33°C e punte fino a 34/36°C come sempre nelle provincie di Cremona e di Mantova. Per quanto riguarda il disagio notturno, il primato spetta a mercoledì 20 giugno: elevate le temperature minime (attorno ai 21/23°) e fino a 25°C a Milano centro; altresì importante la crescita dei valori di Dew Point registrati dalle nostre stazioni che hanno raggiunto i 21/23°C, indice di forte disagio da afa, avvertito soprattutto nella Lomellina e nella limitrofa pianura piemontese, patria delle risaie. Dopo la celebrazione del solstizio estivo - caduto quest'anno nella notte del 21 giugno - l'anticiclone euro-mediterraneo ha ceduto il passo al collega azzorriano, e con esso si è ridimensionata l'ondata di calore sulla nostra Regione. La figura di alta pressione oceanica ha permesso qualche infiltrazione di aria più fresca ed instabile sulla regione alpina, con qualche sconfinamento sulla vicina pianura. Venerdì notte ad esempio qualche sbuffo di vento in caduta dalle Alpi ha ripulito per qualche ora l'aria, alleviando la sensazione di afa. Tra la notte e la mattinata di ieri, sabato 23 giugno, un debole fronte freddo ha poi accarezzato l'Arco Alpino apportanto rovesci e temporali di nuovo da Ovest verso Est, con maggiore interessamento della Valtellina. Nel primo pomeriggio poi, è toccato il turno delle Prealpi, con qualche temporale sempre sui settori centro-orientali: questa volta tra le Orobie e la Valcamonica con accumuli anche localmente importanti (55 mm a Capovalle, 92 mm a Colere). Le zone di pianura si sono rifatte "alla grande" dal punto di vista temporalesco nel tardo pomeriggio, con fenomeni anche di forte intensità sui settori occidentali della Lombardia. Sistemi temporaleschi importanti, anzi, hanno letteralmente sorpreso anche l'Emilia-Romagna ed il Triveneto! La causa di questa fenomenologia, in parte prevista, sarebbe probabilmente da attribuire all'ingresso in quota di una debole figura ciclonica che si sarebbe comportata come una fonte di innesco. Grandine e forti colpi di vento non hanno comunque risparmiato la nostra Regione: in serata i chicchi di ghiaccio - di medie dimensioni - hanno flagellato il basso Varesotto, creando diversi danni in particolare nelle aree circostanti all'Aeroporto della Malpensa. Quest'oggi la situazione si presenta decisamente più tranquilla, con una nuvolosità variabile "innocua" che disturba il soleggiamento e contribuisce a contenere le temperature non oltre ai 30°C su buona parte della Lombardia, fatta eccezione alle zone notoriamente più calde. Il tutto in vista di una graduale stabilizzazione del tempo nei prossimi giorni, causa una nuova rimonta dell'alta pressione. Questo significa ritorno del caldo? Lo saprete consultando ogni giorno i nostri Bollettini di previsione, o più specificamente la Rubrica dedicata alle temperature. Grazie a tutti per l'attenzione e buon proseguimento!
Matteo Dei Cas - Staff CML
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