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.: Venerdì 22 novembre 2024
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M. Dei Cas - Staff CML |
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Protagonisti di questa prima parte di luglio, sempre l'instabilità. Temporali di ogni tipo: da quelli più tranquilli sui nostri monti, alle supercelle della Pianura Padana! Non è mancata purtroppo nemmeno la grandine, nota dolente del temporale che rimane uno tra i fenomeni più belli da osservare per un appassionato di meteorologia! Settimana quindi molto dinamica e complicata: Matteo Dei Cas vi propone qui una sintesi. Domenica 15 Luglio 2012 - ore 12:00 A sinistra: Martedì 10 luglio 2012: Una nuova supercella nella nostra "Storm-Valley" italiana, a distanza di pochi giorni! Qui siamo nella pianura padana occidentale, tra le risaie di vercelli. Si noti la presenza indiscussa della Wall-Cloud. FOTO di Andrea Colombo. A destra: Mercoledì 11 luglio 2012. Ennesimo temporale orografico nel sottoceneri, questa volta sotto una spettacolare luce serotina. Il mendrisiotto, tra l'altro, quella sera stessa è stato colpito da una violenta grandinata! FOTO del forumista Alex di Brusino. | Buona Domenica a tutti e ben ritrovati al consueto appuntamento con la Prima pagina! Il protagonista di questa ultima settimana - sulla nostra regione - non è stato tanto il caldo, quanto invece l'instabilità atmosferica che ha dato luogo più o meno tutti i giorni a rovesci e temporali. L'Italia ha continuato i rimanere divisa in due dal tempo meteorologico, a causa di un vero e proprio "braccio di ferro" tra l'alta pressione euro-mediterranea, ed un vortice ciclonico che staziona da più giorni sulle Isole Britanniche. Estate calda in grande stile quindi al centro-sud, con temperature costantemente elevate ed estremi massimi spesso attorno ai 36/38°C; Italia settentrionale invece sempre sotto il tiro delle correnti umide ed instabili in risalita dal Mediterraneo occidentale: nubi, piogge e temporali a carattere sparso hanno interessato a fasi alterne il nostro territorio, contenendo la risalita delle temperature verso valori estivi elevati. Le precipitazioni, come vederemo, si sono concentrate soprattutto sulla regione alpina e prealpina: in primis le Orobie e la Valtellina, dove i pluviometri delle nostre stazioni "hanno lavorato" pressocchè ogni giorno. Questo proprio per la totale assenza di una figura stabilizzante di alta pressione, tale da frenare la spontanea attività convettiva che si manifesta nelle ore più calde con i temporali di calore, nonchè il passaggio di veri e propri sistemi frontali atlantici, che con la loro coda hanno potuto lambire tutto l'arco alpino. Riassumiamo ora, il tempo di questi ultimi giorni, davvero movimentati. Una prima figura ciclonica mobile non molto profonda (nel nostro gergo "un cavetto d'onda") ha interessato le Alpi già lunedì scorso 9 luglio, apportando qualche temporale tra la Valchiavenna ed il versante retico della Valtellina. Martedì 10 luglio, invece, i temporali si sono presentati in modo più diffuso sul nostro territorio: i primi focolai già al mattino si sono innescati tra l'Alto Lario e le Prealpi lecchesi, per poi dirigersi verso le Orobie, la Valcamonica ed i monti del Garda; qualche cella ha invece percorso una traiettoria più settentrionale lungo la Valtellina. Si è trattato dei classici temporali di calore che, come sappiamo, non apportano un significativo ricambio di aria nei bassi strati ed alleviano solo temporaneamente la sensazione di afa. Nelle ore più calde si è quindi assistito ad una nuova ripresa temporalesca sui rilievi, sempre tra le Orobie e la Valtellina. Ben più caratteristico ed avvincente è stato invece quanto accaduto sulla pianura piemontese, nelle campagne di Vercelli. A distanza di pochi giorni, infatti, i nostri appassionati storm-chaser hanno potuto documentare un nuovo temporale a supercella, che ha percorso una traiettoria tipicamente "fuori dal coro" lungo l'asse che congiunge la Lomellina con il Pavese/Lodigiano, per poi raggiungere il Cremonese. Non vi sono dubbi circa la tipologia del temporale, caratterizzato da una rotazione ciclonica stretta (mesociclone) delle correnti ascendenti: del tutto inequivocabile la tipica wall cloud (foto di sinistra) sempre presente nei temporali a supercella. Il "mostro" avrebbe percorso zone di campagna non densamente popolate, creando per fortuna solo qualche danno all'agricoltura. Decisamente movimentata anche la giornata di mercoledì 11 luglio, moderatamente calda (temperature massime attorno ai 29/31°C, con punte di 32/34°C sulla Bassa) ed afosa. La presenza di umidità e nubi irregolari del tipo castellanus dimostrava una certa instabilità fin dal mattino, che di fatto nelle ore più calde è esplosa in una potente e diffusa "fioritura" convettiva. I temporali si sono presentati quasi ovunque grandinigeni, sia per l'elevata energia concentratasi nei bassi strati, sia per l'ingresso in quota di venti occidentali molto forti che "stirano dall'alto" la torre temporalesca ed esaltano la spinta delle correnti ascensionali. Da non dimenticare infine ulteriori episodi temporaleschi serali "nati" ai piedi dell'Appennino Pavese e destinati a percorrere la traiettoria della "Bassa" per spingersi verso il Lodigiano e Cremonese. Giovedì i nostri "meteo-appassionati" si sono presi una giornata di meritato riposo, grazie ad un temporaneo afflusso in quota di aria più secca e stabile di matrice anticiclonica. Intervallo dal clima davver gradevole, con temperature allineate alla media del periodo e quindi con estremi massimi in genere non superiori ai 28/30°C. Il cambio di guardia da un tipo di tempo sudoccidentale ad uno prettamente occidentale, ha introdotto il classico regime "atlantico" caratterizzato dal passaggio rapido di perturbazioni intervallate da promontori mobili di alta pressione. In genere, con questo tipo di tempo (approfondimento nell'Altante dei microclimi lomardi), le precipitazioni si concentrano più sulle zone montuose centro-orientali proprio per la conformazione dell'Arco Alpino che ostacola in parte le correnti perturbate. Piogge e temporali quindi con "distribuzione da manuale" sono state registrate nella giornata di venerdì 13 luglio, quando il passaggio di un sistema frontale atalantico ha scaricato precipitazioni lungo tutto l'asse della Valtellina (da Ovest ad Est) con accumulo medio di 20-30 mm. Precipitazioni che, in misura minore non hanno comunque risparmiato le zone montuose ad Est della provincia di Lecco, sconfinando solo raramente in pianura. Una nuova perturbazione, più decisa, ha attraversato la Lombardia ieri pomeriggio con temporali che localmente hanno interessato anche la medio-alta pianura: è il caso ad esempio del Varesotto, con Induno Olona in testa (oltre 60 mm) anche per il contributo della grandine. Significativa la piovosità tra l'Alto Lario e la Valsassina, nonchè in Valbrembana dove diverse nostre stazioni hanno registrato accumuli di oltre 40 mm nell'arco di un paio d'ore. Numerosi ancora una volta i rovesci che hanno colpito la Valtellina, dove in molti casi si è compiuto un vero e proprio "bis" della giornata precedente. Qualche pioggia residua, anche a carattere temporalesco, ha interessato questa notte ancora una volta i settori montuosi: dal Triangolo Lariano alle Prealpi Bresciane; dalla Valchiavenna all'Alta Valtellina. In questo momento però il sole splende su gran parte della Regione, annunciando la tanto attesa Domenica soleggiata e gradevole. Correnti più asciutte e stabili da nordovest ci permetteranno di vivere qualche giornata di bel tempo stabile e non eccessivamente caldo... ma a partire dalla metà della settimana vi consigliamo di tornare a consultare i nostri Bollettini di previsione, perchè probabilmente questo mese di luglio potrebbe essere tutt'altro che noioso! Grazie come sempre dell'attenzione, ed un caro saluto a tutti voi! Matteo Dei Cas - Staff CML
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