Dopo 2 mesi e mezzo di caldo e, su parte delle pianure, quasi 3 mesi di siccità, il cambio di stagione è quest'anno andato di pari passo con un deciso cambiamento del tempo. Piogge, temporali ed un deciso calo termico ci hanno così interessato proprio a cavallo del cambio di stagione. Riviviamo tale periodo grazie all'editoirale del nostro Giuseppe Aceti.
Domenica 2 Settembre 2012 - ore 00:00
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Venerdì 31 agosto 2012 - Maltempo diffuso da giovedì 30 agosto su tutto il nostro territorio, con alcuni forti temporali, talvolta grandigeni, come quello che venerdì nel tardo pomeriggio ha colpito il pavese; ecco il cielo visto da Lungavilla (PV)! Foto del forumista Nivo |
Buona domenica a tutti dallo staff CML e ben ritrovati per una nuova edizione della "Prima Pagina".
La settimana appena trascorsa, che è quella che ci ha traghettati dall’estate all’autunno meteorologico (autunno che, per convenzione, ha inizio l’1 di settembre) è quest’anno coincisa con un cambiamento del tempo “in linea” con il cambiamento stagionale da calendario. Dopo quindi 2 mesi e mezzo di estate calda ed asciutta caratterizzata dall'anticiclone euro-mediterraneo sostenuto a più riprese da alta pressione in quota di matrice subtropicale (segnaliamo in tal senso un documento d’archivio con i dati delle stazione della rete del Centro Meteo Lombardo del giorno più caldo dell’estate, ovvero di mercoledì 22 agosto), proprio l’ultimo giorno di agosto e poi ad inizio settembre abbiamo assistito alla classica “burrasca di fine estate” con un repentino passaggio da un clima caldo e secco ad una fase fresca e instabile, già di stampo autunnale. Tra l’altro, le piogge che sono cadute su tutta la regione sono state assolutamente preziose vista la ormai perdurante situazione di siccità nella quale versava buona parte del nostro territorio, segnatamente in pianura; va infatti ricordato come su alcune zone della nostra regione (segnatamente della bassa pianura) non pioveva in modo significativo da circa 3 mesi, con le ultime piogge registrate nei primissimi giorni del giugno scorso!
Ma vediamo ora più in dettaglio quanto accaduto nell’ultima settimana sul nostro territorio a livello meteorologico.
Dopo il veloce passaggio instabile e l'ingresso di correnti settentrionali del fine settimana scorso sulla nostra regione, la rapida rimonta di un robusto promontorio mobile di alta pressione (ancora una volta con una radice subtropicale) ha garantito sul nostro territorio condizioni di tempo stabile con cielo prevalentemente sereno fino alla giornata di mercoledì 29 agosto. A differenza di quelle precedenti però, questa nuova ondata di caldo subtropicale non è risultata particolarmente intensa e, soprattutto, non ha avuto vita lunga. Il clima quindi fino a giovedì si è mostrato di tipo estivo ma tutto sommato piacevole, con temperature minime tornate “fresche” (lunedì e martedì al piano le temperature minime hanno per lo più oscillato tra 13 e 17 °C, con Livigno Forcola che lunedì 27 agosto è scesa fino a -0,3 °C) e con temperature massime che, seppur in costante aumento sino a metà settimana, solo nella giornata di mercoledì al piano hanno raggiunto e superato i 30 °C, portandosi comunque tra 30 e 32 °C, senza quindi registrare picchi particolari.
Le basi per un deciso cambio di circolazione però andavano a formarsi proprio ad inizio settimana quando l'approfondimento di una circolazione depressionaria sulla Gran Bretagna, generato dalla discesa di aria più fredda dal Mare di Norvegia, portava alla disposizione delle correnti in quota dai quadranti occidentali e quindi al passaggio di qualche corpo nuvoloso sui monti più settentrionali già martedì e mercoledì. Giovedì invece, la perturbazione nord-atlantica associata ad una saccatura in quota, si avvicinava più direttamente alla nostra regione e ci interessava a partire dal pomeriggio. Precipitazioni diffuse su quasi tutta la regione, con in particolare la Lombardia centrale che ha visto gli accumuli più significativi, grazie ad alcuni canali precipitativi rigeneranti legati a linea di convergenza tra la risalita mite e umida da SE e le infiltrazioni più fresche ed asciutte che iniziano a penetrare attraverso i valichi Alpini. Su queste zone sono così caduti oltre 20-30 mm di pioggia, sino ai 65 mm di Perego loc. Galbusera Nera (LC).
Venerdì 31 agosto l’ingresso del fronte freddo ha determinato instabilità diffusa con un brusco calo delle temperature. Le precipitazioni sono state per lo più di tipo temporalesco, con accumuli quindi a macchia di Leopardo. Maggiormente colpita comunque la pianura (l'immagine dell'editoriale lo conferma), con diverse stazioni che hanno superato i 30-40 mm di pioggia giornaliera, sino ai 77 mm a Magherno (PV) ed ai 65 mm a Passarera di Capergnanica (CR). Come nelle attese la neve è tornata a scendere sin sotto i 2000m sulle Alpi, in particolare quelle Retiche; ai 1891 m di Livigno, durante i rovesci più intensi, sono caduti sino a 4 cm di neve. Temperature in calo significativo con le massime che si sono fermate al piano poco oltre i 20 °C!
Ieri, sabato, la saccatura è evoluta in un vortice freddo chiuso (cut-off ciclonico), ed è stazionata in giornata sul Mar Ligure, continuando ed influenzare il tempo su sulla nostra regione portando correnti instabili dai quadranti orientali, con nuove piogge e rovesci diffusi alternati a pause asciutte; ancora una volta le zone settentrionali, ai margini della circolazione ciclonica,sono risultate un po’ penalizzate in termini di accumuli. Sul nostro territorio sono caduti mediamente 15-30 mm di pioggia, con locali zone con accumuli più consistenti. Fresco a tutte le quote (la neve sui monti è scesa mediamente attorno ai 2000 m di quota), con diverse stazioni anche al piano che non hanno oltrepassato i 20 °C nelle temperature massime.
E come proseguirà questo inizio d’autunno? Le ultime emissioni modellistiche confermano come l’instabilità legata alla goccia fredda in quota dovrebbe continuare anche oggi, domenica, e probabilmente sino a circa metà della prossima settimana. E sul futuro del mese di settembre, se è vero un famoso detto popolare di settembre o porta via i ponti o secca le fonti aspettiamoci un prosieguo del mese “umido e bagnata”. Per tutti gli aggiornamenti vi consigliamo comunque di seguire il nostro Bollettino di Previsione ed i vari commenti degli esperti e degli appassionati sul nostro Forum.
Vorremmo concludere l’editoriale tornando sulla stagione estiva appena conclusa, e su alcune delle sue caratteristiche osservate più su scala mondiale. E lo facciamo citando un articolo del National Snow and Ice Data Center (Nsidc) degli Stati Uniti che evidenzia come l’estensione del ghiaccio attorno al Polo Nord dell’Artico abbia raggiunto quest’anno l’estensione minima mai osservata quantomeno dal 1979, battendo i record precedenti. L’estensione dei ghiacci stimata il 26 agosto scorso infatti, attraverso i dati raccolti dai satelliti, misurava 4,092 milioni di chilometri quadri mentre il precedente minimo di 4,17 milioni di chilometri quadri risaliva al 2007; va anche detto che, almeno sino a metà settembre, la Calotta Artica dovrebbe continuare a sciogliersi così che il record negativo è destinato ad assumere proporzioni ancor più evidenti. Ecco quindi che le temperature insolitamente elevate dell’aria e del mare che hanno caratterizzato i mesi estivi alle alte latitudini del nostro Emisfero hanno causato tale anomalo scioglimento, a conferma dell’estate insolitamente calda. Altra conferma del riscaldamento globale (global warming) causato dalle emissioni di gas serra prodotti dalle attività umane?
Buona domenica e buona stagione autunnale a tutti. Giuseppe Aceti - Staff CML