Domenica 14 Ottobre 2012 - ore 01:00
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Martedì 9 Ottobre 2012 - Alta Valle Brembana, Alpi Orobie Bergamasche, nei pressi del Rifugio Fratelli Calvi (2.015 m s.l.m.). Dato il tempo mite dell’autunno di settembre e dei primi giorni di ottobre 2012, i classici colori autunnali è possibile scorgerli solo oltre i 1900-2000 m di quota dove “la natura comincia a cambiare volto”, con i larici e l'erba che cominciano a tingersi di giallo, di rosso e di arancione. Foto di Gino Galizzi, forumista valbrembana, http://www.valbrembanaweb.com |
Buona domenica a tutti dallo staff CML e ben ritrovati per una nuova edizione della "Prima Pagina"!
La settimana appena trascorsa, a cavallo tra la prima e la seconda decade di Ottobre 2012, è stata caratterizzata dal passaggio da un tipo di tempo mite e stabile (la classica “ottobrata”) ad un tipo di tempo progressivamente più grigio e piovoso dalla seconda metà della settimana appena trascorsa. Abbiamo così vissuto, probabilmente, gli ultimi giorni miti del semestre caldo (e più in generale della lunga fase calda iniziata a giugno 2012) per entrare lentamente (per qualcuno finalmente!) in un periodo più consono alla stagione autunnale.
A conferma di quanto appena riportato, ecco l’immagine della settimana che ci conferma come, dato il tempo prevalentemente mite della prima parte della stagione autunnale, i classici colori autunnali non solo non si vedono in ancora pianura, ma è oggi possibile scorgerli solo oltre i 1900-2000 m di quota, dove la natura ha cominciato a cambiare volto e a tingersi di giallo, rosso e arancione.
Ma vediamo ora più in dettaglio quanto accaduto nell’ultima settimana sul nostro territorio a livello meteorologico.
Domenica scorsa, 7 Ottobre, è stata una tra le giornate più miti e di bel tempo della prima decade di Ottobre, quando quindi “l’ottobrata” ha raggiunto il massimo dei suoi effetti; questo grazie al quadro sinottico caratterizzato dall’alta pressione, di matrice sub-tropicale, che si estendeva su buona parte dell’Europa centro-meridionale, e quindi sull’Italia; la giornata è stata quindi bella, e si sono registrate temperature decisamente miti per il periodo così che al piano le minime hanno oscillato attorno a 15-17 °C mentre le massime hanno oscillato tra 22-25 °C (sino ai 26,2 °C di Sermide, MN), regalandoci quindi una bella giornata festiva!
Da lunedì invece, l’ alta-pressione si è lentamente e progressivamente spostata verso Sud così che sull’Europa Centrale hanno cominciato a scorrere correnti umide atlantiche (che scorrevano appunto lungo il bordo settentrionale del promontorio anticiclonico stesso). Correnti atlantiche che, a varie riprese, hanno iniziato a lambire anche il centro-nord italiano anche se nella prima parte della settimana l’effetto principale sul nostro territorio è stato il progressivo aumento della nuvolosità con solo a tratti alcune deboli precipitazioni; il flusso atlantico ancora “alto” permetteva al nostro territorio l'azione di "riparo" delle Alpi. Temperature ancora miti per il periodo nonostante la copertura nuvolosa, così che nella prima parte della settimana le temperature massime al piano hanno spesso superato i 20 °C.
Il flusso perturbato atlantico ha continuato a scendere di latitudine nella seconda metà della settimana, arrivando ad interessare più direttamente l'Europa centrale e l’area mediterranea; all'interno di esso alcuni fronti nuvolosi organizzati hanno portato a fasi alterne peggioramenti del tempo su gran parte dell'Italia che hanno parzialmente interessato anche il nostro territorio così che da giovedì a sabato oltre al cielo grigio hanno cominciato a presentarsi sul nostro territorio anche alcune piogge, per lo più deboli con temperature in lento calo. Ieri sera invece, alcuni temporali stazionari hanno interessato una fascia compresa tra la Brianza occidentale e la media pianura bergamasca, portando localmente ad accumuli oltre i 20-30 mm (con punte di oltre 40 mm sulla Brianza).
E
come proseguirà il tempo nei prossimi giorni? Le ultime emissioni modellistiche ad oggi confermano come possa continuare il progressivo peggioramento delle condizioni meteorologiche a causa dell'abbassamento di latitudine del flusso perturbato atlantico, che dovrebbe portare alcune fasi instabili e piovose anche sul nostro territorio nei prossimi giorni, il primo dei quali dovrebbe interessarci dalla giornata di oggi e segnatamente nella giornata di domani, lunedì. Per gli ultimi aggiornamenti comunque vi consigliamo di seguire il nostro
Bollettino di Previsione ed i vari commenti degli esperti e degli appassionati sul nostro
Forum.
In attesa della stagione fredda (vera croce e delizia di molti meteo appassionati), vorremmo concludere l’editoriale riportando l’attenzione sui presunti effetti del
global-warming degli ultimi mesi, ad esempio sull’estensione dei ghiacci marini artici (che quest’anno ha raggiunto il minimo storico da quando si fanno registrazioni scientifiche). Una possibile conseguenza sul nostro territorio del global warming è riportata su un articolo del
Servizio Glaciologico Lombardo, che afferma come entro il 2050 vi sia il rischio concreto dell’estinzione dei ghiacciai lombardi. Infatti, il rate di fusione dei ghiacciai lombardi (dal 1991 al 2007 la perdita della superficie dei ghiacciai lombardi risulta del 24%) ha subito una ulteriore accelerata negli ultimi anni, tanto che di questo passo la
deglaciazione delle Alpi lombarde potrebbero arrivare entro il 2050, con conseguente cambiamenti anche sulla flora e la fauna alpina. Sempre a livello di global warming è però è curioso riportare come, d’altro canto, a fronte di un aumento del caldo degli ultimi anni nell’emisfero boreale, nello stesso periodo nella parte opposta del pianeta si è assistito alla situazione opposta, dato che
l'Antartide proprio nel mese di Settembre 2012 ha fatto registrare la sua nuova massima estensione di sempre; è infatti dal 1979, anno in cui sono iniziate le misurazioni satellitari, che la calotta antartide ha continuato a crescere, facendo registrare un +0,6%, con un trend di +0,9% per decennio (fonte:
3b meteo).
E a fronte di questi dati apparentemente contrastanti, stiamo a vedere come proseguirà la seconda parte della stagione autunnale, per poi vivere con passione la stagione fredda 2012-1013! Ci teniamo aggiornati.
Buona domenica e buona settimana a tutti.
Giuseppe Aceti - Staff CML