Arriva finalmente l'inverno, proprio in prossimità del ponte dell'Immacolata. La neve cade in pianura, anzi molto più che sulle Alpi. Naturalmente il tutto è accompagnato da un generale calo delle temperature sulla Regione. Leggiamo ora nei dettagli quanto è accaduto, grazie al puntuale intervento del nostro Livio Perego.
Domenica 9 dicembre 2012 - ore 21:00
Nell'immagine di sinistra: i fiocchi bianchi hanno iniziato a cadere leggeri nel primo pomeriggio di venerdì 7 dicembre imbiancando velocemente prati e superfici fredde: nella foto il centro di Legnano immortalato dal nostro forumista Alzo 80. Nell'immagine di destra: la copertura nevosa in pianura padana nel primo pomeriggio di domenica 9 dicembre vista dal satellite Modis: si nota il Piemonte a secco mentre tutta la pianura ad est del Ticino risulta imbiancata. FONTE: www.lance-modis.eosdis.nasa.com. |
Buona serata a tutti dallo staff CML e ben ritrovati ad una nuova edizione della Prima Pagina.
L'inverno meteorologico iniziato sabato 1 dicembre non ha tardato a manifestare i suoi effetti tipici in Lombardia, ed in questa settimana che va concludendosi oggi abbiamo potuto apprezzarne le diverse sfaccettature; dapprima freddo asciutto per venti di favonio, poi le prime temperature rigide nottetempo con forti gelate anche in pianura, poi la comparsa della regina dell'inverno ovvero la neve, dapprima timida e solo su alcune zone nella giornata di martedì 4 dicembre e poi più copiosa ad imbiancare il paesaggio nel pomeriggio/sera di venerdì 7 dicembre e, da ultimo, giornate terse e soleggiate ma fredde ed estremamente rigide all'alba con le prime giornate di ghiaccio al piano.
A livello sinottico la svolta è avvenuta proprio lo scorso fine settimana come già descritto nella scorsa edizione della Prima Pagina; le correnti umide e tiepide che ci hanno accompagnato a lungo durante il mite mese di novembre sono state sostituite da correnti più fredde di natura artico marittima in arrivo dal nord Europa, all'inizio sotto forma di favonio e poi, a metà settimana, con il passaggio di un primo debole cavo d'onda che, come ricordato poco sopra, ha permesso la comparsa dei primi fiocchi di neve stagionali fino a quote prossime alla pianura nella giornata di martedì. Quello di martedì è stato tuttavia un episodio di breve durata e assai localizzato, praticamente solo sulle zone pedemontane dal comasco al bresciano, mentre venerdì un fronte da nord-ovest molto rapido ha attraversato la nostra regione e, complice una colonna d'aria fredda ed estremamente asciutta ereditata da un episodio favonico del giorno prima, ha permesso ai fiocchi di neve di giungere intatti fino in pianura con accumuli interessanti e via via crescenti da nord-ovest a sud-est.
Analizziamo però più dettagliatamente tutti gli avvenimenti meteorologici di questa movimentata settimana.
Lunedì 3 dicembre la giornata è cominciata con temperature minime notturne piuttosto rigide in pianura e laddove il favonio del weekend era cessato: la nostra rete di stazioni ha rilevato infatti valori fino a -5°C nelle brughiere e nelle zone di aperta campagna, le zone ormai note a tutti i nostri lettori che si raffreddano di più; temperature molto rigide anche sulle Alpi dove l'azione del vento da nord era più diretta, Livigno infatti è scesa fino a -15°C.
In giornata sulle Alpi un debole fronte da nord ha provocato deboli nevicate sulle creste di confine mentre sulle prealpi ed in pianura velature e nuvolosità alta e sottile non hanno impedito gli ultimi tepori con temperature massime in alcuni casi sopra i 10°C; nella serata il fronte era già transitato ed i veloci rasserenamenti hanno riportato le temperature vicino allo zero.
Martedì 4 dicembre nuovo passaggio di un rapido fronte a nord delle Alpi, la cui parte più meridionale è però riuscita a penetrare sulle zone pedemontane lombarde provocando deboli precipitazioni; sono stati episodi fugaci e alquanto deboli ma che si sono manifestati in diverse forme; a tratti come nevischio, a tratti sotto forma di graupeln ma anche come pioviggine o neve mista a pioggia: accumuli trascurabili e solo in alcune zone la neve ha accumulato imbiancando leggermente prati e tetti. Nel pomeriggio le precipitazioni sono cessate ed il cielo si è rasserenato velocemente anche sotto l'incalzare di un nuovo episodio di favonio che ha fatto impennare la colonnina di mercurio sulle zone di nord-ovest maggiormente colpite dalla sua azione fino a 7°C/8°C.
Mercoledì 5 e giovedì 6 dicembre giornate simili e abbastanza tranquille, temperature minime al mattino di qualche grado sotto lo zero mentre in giornata ampio soleggiamento e temperature massime poco sotto i 10°C. Giovedì in serata nuovo impulso favonico da nord, che rappresenterà il jolly per predisporre la colonna d'aria all'arrivo della neve il giorno successivo.
Venerdì 7 dicembre la mattina appare prevalentemente grigia con temperature di qualche grado sopra lo zero ma il favonio di giovedì pomeriggio/sera ha lasciato in eredità tassi di umidità estremamente bassi, quindi aria secca e valori di wet bulb abbondantemente negativi. Un rapido cavo d'onda pilotato da correnti in quota da nord-ovest attraverserà il nord italia in poche ore preceduto da un blando richiamo umido in risalita dal Mar Ligure attraverso i valichi appenninici: la neve cade dapprima solo in quota, all'ora di pranzo vengono segnalate le prime virgae nevose sulle cime delle prealpi, dal primo pomeriggio la colonna d'aria si umidifica quel tanto sufficiente a far sì che la neve riesca a scendere fino al piano. Poco prima del tramonto, ad est del Ticino, i fiocchi di neve iniziano ad imbiancare prati e tetti e col sopraggiungere del buio si formano i primi accumuli superiori al centimetro. La precipitazione diventa moderata fino intorno alle 19,00 quando diventa debole e tende ad esaurirsi, cessando completamente dalle 21,00 a partire da ovest. A fine evento quasi tutta la regione avrà il suo manto bianco, molto esiguo nelle province di nord-ovest ed in Valtellina e via via più copioso dalla Brianza verso est e sud-est con il picco massimo nel cremonese e nel mantovano dove l'accumulo arriva a toccare i 15 cm. Da rilevare anche l'equivalente in acqua molto basso, caratterizzando quindi la nevicata come una di quelle ad elevata resa; pochi millimetri di pioggia, da 1 a 6 al massimo, si sono trasformati in parecchi centimetri di neve con un rapporto spesso di 1 a 5; merito esclusivamente della colonna d'aria estremamente asciutta, la temperatura infatti durante la precipitazione non era particolarmente bassa ed in genere prossima agli zero gradi.
Sabato 8 dicembre festa dell'Immacolata Concezione mattinata con ultimi residui di nuvolosità e temperature rigide, in alcune zone di pianura complice l'effetto albedo e alcune formazioni nebbiose la temperatura è rimasta sotto lo zero per tutta la giornata mentre sull'angolo nord-ovest della regione l'ennesimo episodio favonico ha portato le temperature in giornata fino a 8°C/9°C, con situazioni curiose nelle zone di confine colpite dal favonio e le altre al riparo: nell'arco di pochi chilometri si poteva passare da zone con temperature abbondantemente sopra lo zero ad altre zone con temperature ampiamente negative. In serata nelle zone non raggiunte dal favonio e maggiormente innevate, come il cremonese ed il mantovano, si è assistito ad un vero e proprio tracollo termico con temperature intorno alla mezzanotte in alcuni casi vicine ai -8°C°/9C°.
Oggi domenica 9 dicembre giornata radiosa e soleggiata ma con temperature minime pienamente invernali: valori fino a -11°C nel cremonese e ben sotto i -20°C nel solito polo del freddo lombardo ovvero la conca Livignasca, mentre in giornata grazie al soleggiamento temperature massime in risalita di qualche grado soprattutto sui colli e intorno ai laghi con valori fino a 7°C/8°C.
Per la nuova settimana cosa attenderci? l'inizio proseguirà sulla falsariga del weekend appena trascorso, quindi belle giornate assolate ma con temperature rigide soprattutto prima dell'alba e dopo il tramonto mentre per la seconda parte della settimana si profila un nuovo peggioramento del tempo che potrebbe portare a nuove bianche sorprese ma come sempre, a così lunga distanza, la previsione è incerta e necessita di ulteriori conferme.
Vi consigliamo pertanto di seguire gli aggiornamenti del bollettino meteo e gli interventi dei meteoappassionati sul nostro forum.
Da ultimo vi ricordiamo che il Centro Meteorologico Lombardo come tutti gli anni ha realizzato il bellissimo Calendario 2013 che è possibile acquistare da solo o in abbinamento ad una gustosa promozione con "l'Atlante dei climi e microclimi lombardi", la grande opera editoriale realizzata dalla nostra associazione: il loro acquisto può essere un bel regalo di Natale da fare ai propri cari o agli amici appassionati di meteorologia.
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La Prima Pagina invece tornerà puntuale fra sette giorni con una nuova edizione
Buona settimana a tutti.
Livio Perego - Staff CML